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16/08/2008

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Lesina Marina e le ferie dei funzionari

Clicca per Ingrandire Primo faccia a faccia tra l’Amministrazione comunale di Lesina e il Comitato della Marina nato per difendere gli interessi dei proprietari delle case. Sul tappeto dell’incontro svoltosi in Municipio il dissesto idrogeologico del sottosuolo su cui poggia il villaggio che d’estate conta circa 20mila abitanti. Dissesto causato dallo scioglimento delle rocce gessose su cui agiscono le acque del mare che trovano facile accesso da alcune fessure lungo il canale Acquarotta.

Al mini vertice in Comune hanno partecipato l’assessore alle attività produttive Mario Basile (il sindaco Giovanni Schiavone è stato costretto a dare forfait per esigenze personali) e una delegazione del Comitato composta da Nazario D’Angelo, Vincenzo Fortarezza e Rosa Nicoletta Tomasone. Una chiacchierata utile per fare il punto della situazione anche alla luce della recente assemblea svoltasi a Lesina Marina in cui l’Amministrazione municipale ha ripercorso le tappe della vicenda che questa estate ha avuto il suo exploit ma che trova le sue radici nel passato.

Alla giunta il Comitato ha rinnovato la richiesta di concedere una proroga ai venti giorni concessi dal Municipio ad alcune centinaia di proprietari di case e amministratori di condomini per presentare istanze tecniche supportate da perizie con cui attestare la buona salute del sottosuolo più che degli edifici. Infatti, l’iniziativa dell’ufficio tecnico si è resa necessaria perché nessun condominio presenta lesioni ma comunque i fabbricati, costruiti su aree a rischio, potrebbero essere ingoiati nel momento in cui il sottosuolo cedesse per il dissolvimento dello strato roccioso. «Abbiamo ancora una volta ribadito - spiega Fortarezza - che i proprietari non hanno alcuna intenzione di pagare le parcelle perché si tratta di oneri che ricadono sulle istituzioni».

Durante la riunione si è parlato anche del possibile utilizzo dei 400mila euro stanziati dalla giunta regionale per effettuare i rilievi ormai pomo della discussione. «Purtroppo - riprende Fortarezza - il concomitante periodo estivo non sta di certo facilitando il nostro lavoro. Il consigliere regionale Francesco Damone ci ha appena comunicato di essersi portato all’ufficio dell’Autorità di bacino per rivolgere uno specifico quesito sulla somma, e cioè se parte dei 400mila euro possono essere utilizzati per effettuare rilievi nel sottosuolo delle case a rischio. Purtroppo Damone non è riuscito nell’impresa perché il dirigente dell’Autorità di bacino è in ferie. Insomma, se ne parlerà al suo rientro a fine mese». Richiesta peraltro già avanzata nel corso dell’assemblea. Per il sindaco Schiavone la somma non può essere impegnata diversamente da quanto stabilito dalla giunta regionale.


 La Gazzetta del Mezzogiorno

 

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