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15/08/2008

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ITINERARI PER VERI TURISTI – 3

Clicca per Ingrandire Cave dell'Erba, Apricena, ex Cave di Pirro Nord: ha già restituito numerose ossa appartenenti a più di cento specie animali. Fra le altre: la tigre dai denti a sciabola, il mammut, il rinoceronte, la iena gigante, oltre manufatti prodotti dall'uomo preistorico all'incirca un milione e mezzo di anni fa. Una miniera a cielo aperto in cui da quattro settimane sono ripresi i lavori di scavo in cui sono impegnate oltre sessanta unità fra ricercatori e studenti provenienti da numerose Università italiane ed estere (Filippine, Indonesia e Marocco). Questa seconda campagna d’indagine preistorico-paleontologica mira a raccogliere ulteriori informazioni sul deposito paleontologico che ha già portato alla luce numerose ossa.

"Il sito di Pirro Nord - ricordano i direttori dello scavo, Marta Arzarello (Università degli Studi di Ferrara) e Marco Pavia (Università degli Studi di Torino) - ad oggi rappresenta la più antica testimonianza dell'arrivo dell'uomo preistorico in Europa, uomo che troviamo circa 1,8 milioni di anni fa alle porte dell'Europa, in Georgia, e successivamente in Italia, Francia e Spagna".

Nel sito sono stati ritrovati i prodotti dell'attività strumentale dell'uomo, ovvero schegge in selce, dal margine molto tagliente, che venivano utilizzate per le attività domestiche e per il depezzamento delle carcasse animali. Circa cinquanta schegge e nuclei, blocco di materia prima da cui venivano staccate le schegge tramite la percussione con un ciottolo in pietra dura (metodo “chopper”; ndr), sono già stati rinvenuti e permetterà di definire in modo ancora più preciso la tecnologia adottata dall'uomo per la produzione dei primi strumenti europei.

La seconda campagna di scavo è stata resa possibile dalla compartecipazione di numerosi Enti finanziatori, tra cui le Università di Torino e Ferrara, e soprattutto il Comune di Apricena, guidato dal sindaco Vito Zuccarino, che fin dall'inizio ha preso a cuore lo scavo e gli aspetti logistici della missione, quindi Italcementi Group, Fondazione CRT e Caripuglia, che oltre a finanziare i lavori ha promosso anche l'allestimento del futuro museo di Apricena destinato a ospitare una sezione dedicata proprio alle importanti scoperte fatte sul sito di Pirro Nord.

All'importante campagna di scavo dedica un servizio anche il numero di settembre, già in edicola, della rivista nazionale "Archeologia Viva".



 Redazione + Capitanata.it

 

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