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13/08/2008

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Chi non dimentica non può mancare

Clicca per Ingrandire La storia del 24 luglio 2007, destinata a rimanere negli occhi e nella memoria di tutti coloro che furono presenti in quella terribile giornata di fuoco e fiamme su Peschici e sul Promontorio, oggi viene raccontata da un cronista garganico, peschiciano d’adozione per sua stessa definizione, in un’opera prima: “Terra bruciata – Gargano 24 luglio 2007”, libro-cronaca di Piero Russo, giornalista televisivo (Euronews e Telenorba), della carta stampata (Corriere dello sport, La Repubblica, l’Urlo - di cui è fondatore) e “telematico” (Il Grecale, agenzia di stampa quotidiana, di cui è creatore e direttore).

Il “racconto” parte da un excursus su tutta la terra garganica, compiendo un percorso che abbraccia l’intero litorale di cui descrive abitudini, usanze, vita quotidiana, in particolare di Peschici, fino alla fatidica data del 24 luglio. Poi cambia tono, diventa la cronaca di ore infernali riferite con piglio da cronista, non trascurando alcun particolare di ciò che quel giorno, sul “Monte del Sole”, stava accadendo. Da Peschici a Vieste, sulle imbarcazioni da diporto (manovrate da veri eroi di una giornata apocalittica), quindi di rimbalzo, via etere, attraverso gli appelli diffusi da un’attentissima OndaRadio, passando per le testimonianze di gente comune, assessori, sindaco peschiciano (Tavaglione), accomunati in quelle ore dallo stesso destino, senza dimenticare la storia di Carmelina, Romano e Mimì, sfortunati attori della tragedia che li ha colpiti strappandoli all’affetto dei propri cari.

La cronaca scorre rapida verso l’epilogo di una giornata tremenda, evocando nell’animo del lettore tutta la drammaticità di quei momenti. Per chi l’ha vissuta in prima persona (come lo scrivente) sembra di risentire il rombo dell’elicottero antincendio, le sirene dei mezzi di soccorso, le urla concitate di persone divise momentaneamente dai propri cari, dalle proprie cose… Sembra quasi di riprovare la sensazione di caldo opprimente che favorì l’evento. Il tutto corredato da oltre cinquanta foto di zone bruciate, carcasse d’auto, gente in fuga sulla spiaggia, foto che fissano definitivamente le immagini del giorno più duro che la recente storia di Peschici (e Vieste) abbiano conosciuto. Ricostruzione fedele di quanto avvenuto!

Infine, vengono riportati i primi messaggi, le impressioni a caldo di alcuni internauti sul forum di Peschici, tutti nella direzione di non piangersi addosso, di rimboccarsi le maniche per ridare alle zone colpite la bellezza e l’efficienza che il 24 luglio 2007 la sciagurata mano di un piromane ha compromesso. Ed è ciò che sta accadendo: nonostante errori istituzionali, beghe burocratiche, disagi dei giorni successivi, Peschici è tornata a rifiorire, ad accogliere i numerosi turisti che oggi affollano spiagge, coste e strutture turistiche, con la voglia di aiutare chi un anno fa non si è risparmiato nel prestare loro il soccorso necessario.

Appuntamento, allora, con Piero Russo e la sua testimonianza sabato 16, alle 21, nello spazio destinato agli incontri della Villa Comunale di Peschici dove il libro verrà presentato. Chi non dimentica non può mancare.

Domenico Martino

 Redazione

 

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