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10/08/2008

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LA CHIESA AL FIANCO DEI MASS-MEDIA

Clicca per Ingrandire Solitamente siamo portati a ritenere che sono soprattutto i partiti politici e i poteri forti dell’economia ad avere un ruolo di primo piano nei processi di formazione dell’opinione pubblica attraverso l’utilizzazione dei mezzi di comunicazione di massa (giornali, televisione, radio e Internet), influendo sulle convinzioni morali e ideali, e sulle visioni del mondo proprie dei membri di una collettività.

Dimentichiamo che anche le religioni offrono un importante contributo allo sviluppo complessivo della pubblica opinione in tutti i Paesi civili, come ha dimostrato il sociologo e filosofo tedesco Max Weber, autore di rilevanti studi sui rapporti tra i credi religiosi e le società (basti ricordare il saggio “Le sette protestanti e lo spirito del capitalismo”). E’ il caso della Chiesa cattolica, quella ortodossa, delle confessioni cristiano-riformate e delle religioni non-cristiane come Islam, Buddismo, Induismo e via di questo passo.

In Italia la Chiesa cattolica romana ha sempre esercitato una funzione non trascurabile nel far progredire la coscienza collettiva e - di conseguenza - nell’orientare l’opinione pubblica attraverso un Magistero diretto a tutte le classi sociali che si è esplicitato per molti secoli anche grazie a una capillare presenza dell’istituzione sul territorio (a tal proposito ricordiamo le chiese, le cattedrali, le abbazie, i conventi, i santuari e tutti gli altri centri di culto che per centinaia di anni hanno contribuito in Italia all’evoluzione del pensiero del popolo in armonia con i dettami delle Sacre Scritture).

Le funzioni liturgiche, le catechesi, i riti connessi alla devozione popolare, le visite apostoliche dei pontefici e degli alti prelati (cardinali e vescovi) e le altre forme della propaganda legata alla fede cattolica hanno proprio l’obiettivo di incidere positivamente sulle coscienze, educando alla vita cristiana moltitudini di esseri umani in ogni angolo del mondo. Non è questa una maniera illuminata di indirizzare eticamente e moralmente l’opinione pubblica verso i valori cristiani e i principi umanitari, solidaristici e democratici?

E’ evidente che la comprensione sociale dei significati della Parola di Dio tende a generare rilevanti metamorfosi nei modelli di pensiero prevalenti, determinando comportamenti e scelte esistenziali che riguardano sia la sfera individuale che quella delle relazioni interpersonali. Possiamo pertanto sostenere senza ombra di dubbio che la Chiesa cattolica deve continuare a svolgere un ruolo da protagonista - e di qualità superiore a quello esercitato dalle forze organizzate della politica e dell’economia - nella promozione e nell’orientamento dell’opinione pubblica, allo scopo di favorire il bene dell’intera società civile e non certo l’interesse di pochi privilegiati. Condurre una persona ad innamorarsi del Vangelo e della figura di Cristo - che ha offerto la propria vita per amore dell’umanità - è sicuramente di gran lunga più significativo che convincerla a votare per un partito piuttosto che per un altro.

Se l’ascolto e l’assimilazione della Parola di Dio non può non avere ripercussioni profonde sulle certezze e sulle norme etico-morali che nutrono le nostre coscienze, dobbiamo dunque riconoscere alla comunicazione istituzionale della Chiesa cattolica un indiscutibile primato nell’imprimere un forte impulso al progresso della mentalità sociale e delle opinioni di tutti.

Gianluigi Cofano

 Punto di Stella - mensile d'informazione del gargano - AGOSTO 2008
 

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