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05/08/2008

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E SE AL POSTO DEL COMMISSARIO ASL-FG (CHE PARE SE NE VADA) ARRIVASSE L"ELISOCCORSO?

Clicca per Ingrandire A proposito dell’ipotizzata sostituzione del commissario dell’ASL Foggia, il segretario provinciale del Partito Democratico di Foggia, Paolo Campo, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
”La sanità, in Puglia e in provincia di Foggia, non può e non deve essere governata con colpi di mano politici, il cui unico effetto è provocare disorientamento nelle tecnostrutture e, di conseguenza, disservizi agli utenti.

"La ragione politica è, infatti, l’unica a cui sia possibile ricondurre la decisione di sostituire Donato Troiano al vertice della Asl Foggia con Vincenzo Valente, fino a ieri direttore amministrativo della Asl Lecce ed in procinto di tagliare il traguardo della meritata pensione.

"Forse è anche in questa notazione, tutta di carattere privato, che va ricercata la motivazione di un intervento della Giunta regionale, chiesto ed ottenuto da un partito della maggioranza, altrimenti inspiegabile. A maggior ragione considerando il giudizio altamente positivo espresso dal presidente, Nichi Vendola, nei confronti dell’operato di Donato Troiano nel recentissimo passato.

"Ciò che sfugge è cosa possa avere indotto lo stesso presidente a cambiare così drasticamente e repentinamente giudizio su un dirigente che ha dato, in più di un’occasione, prova di capacità manageriale e sensibilità personale: strumenti di lavoro impiegati al servizio della comunità foggiana con l’unico obiettivo di migliorare la qualità e la quantità dei servizi offerti.

"Se l’obiettivo della Giunta regionale e del presidente Vendola è quello di aprire una discussione sulla gestione della sanità, siamo pronti ad offrire il nostro contributo; purché lo si faccia animati da spirito di servizio e volontà costruttiva. Di certo, non si può partire dalla rimozione di una parte, e solo di una parte, del vertice della Asl, giacché il provvedimento della Giunta non sfiducia i più stretti collaboratori di Donato Troiano.

"Atti di questo genere, se necessari, dovrebbero essere l’esito della discussione e non la premessa. Per tutte queste ragioni, invitiamo il presidente della Giunta regionale, Nichi Vendola, e l’assessore regionale alla Salute, Alberto Tedesco, a non Procedere con la nomina del nuovo commissario della Asl Foggia”.


N.B. – A prescindere dal “dovere d’informazione”, abbiamo voluto fortemente pubblicare il comunicato del PD per cercare di sollecitare una risposta all’osservazione spontanea che è andata crescendo prepotente man mano che procedevamo nella lettura: vuoi vedere che Vendola si è lasciato condizionare da tutte le proteste che sono state portate e sono arrivate in Via Capruzzi circa la vicenda della eliambulanza di Vieste, che Troiano prima ha detto che avrebbe funzionato fino al 15 settembre e poi ha lasciato inutilizzata in eliporto?

Scusateci la… malizia, cui però se ne aggiunge un’altra stimolata dal fatto che mentre Vendola decideva – secondo il PD – la defenestrazione di Troiano, nell’altra… stanza l’assessore Tedesco (in tutta evidenza piccato dalla protesta che proviene dalle aree garganiche) diceva al sindaco di Vieste, Ersilia Nobile: “L’Eliambulanza è un servizio che non esiste in nessuna realtà d’Italia, né è previsto nel piano di emergenza-urgenza del 118 regionale e quindi andava soppresso e sostituito con un servizio più moderno ed efficiente. Non sono disponibile a mediare questa discussione e consentire che l’eliambulanza continui a svolgere il servizio sul Gargano. Questo modello di trasporto è stato in tutti questi anni semplicemente un taxi gratuito per accompagnare i cittadini in ospedale null’altro di più”.

Alla faccia della sincerità, se nella circostanza sincerità sia un vocabolo esatto! Insomma, una calda e una fredda, a seguire la nostra malizia, una sorta di sauna svedese al cui centro chi ci sta? Ma guarda un po’: i pazienti che senza mezzi aerei morirebbero per strada. A meno che l’Elisoccorso non venga spostato da Foggia a Vieste. E pare che se ne discuterà. Noi staremo sulla notizia. E chi la molla, se non stimolasse il pianto, ci sarebbe veramente da ridere.



 Redazione

 

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