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24/07/2008

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A MONTE PUCCI SI TORNA ALLA NORMALITA

Clicca per Ingrandire Risale a un anno fa l’inizio dei lavori di messa in sicurezza di un tratto viario della statale, passante al margine di uno strapiombo (nella foto del titolo la zona interessata; ndr), per la scoperta di un preoccupante sgrottamento della falesia che si insinua al di sotto del vecchio piano stradale fino a spingersi in un’area localizzata a soli 50 cm dalla superficie esterna.

Il progetto ha previsto lo sbancamento complessivo di circa 3mila 700 metri cubi di roccia, con arretramento di 10 metri verso monte del tratto di strada a rischio di crollo, allontanandola così dalla voragine nascosta.

Un lavoro svolto in grande sinergia fra tutti gli attori coinvolti: progettista e direttore dei lavori (foto 1 sotto, secondo da sin. con a fianco il geom. Impresa Perrone e l'escavatorista Libro Flaminio; ndr), geologo progettista (primo da sin.), Comune di Peschici, Compartimento per la Viabilità ANAS, Genio Civile di Foggia, Autorità di Bacino della Puglia, Protezione Civile, Ufficio Difesa del Suolo della Regione Puglia. “Una delle rare occasioni di sventare una tragedia latente che avrebbe potuto essere, prima o poi, causa di un crollo parossistico della strada, con l’interruzione dell’arteria viaria principale di Peschici. Un quadro geologico difficile da ricostruire, legato all’ostico contesto geomorfologico e al carsismo che pervade la roccia al di sotto del piano viario” ammette il geologo progettista dott. Stefano Biscotti.

“Siamo riusciti a garantire in piena sicurezza la circolazione dei veicoli, pur con una sola corsia di marcia lato-monte, sbancando l’attigua scarpata rocciosa stradale alta circa 6-7 metri - aggiunge il progettista e direttore dei lavori ing. Nicola Soldano. “Ora, i mezzi pesanti e ultrapesanti che transitano numerosi sulla strada statale non avranno più modo di gravare pericolosamente sulla calotta della grotta, alleggerita così dai carichi e dalle vibrazioni indotte. Oltre alla soluzione di difesa “passiva” dell’arretramento, è stato eseguito anche un parziale intervento di disgaggio dei massi litoidi in stabilità precaria presenti sulla falesia, per la salvaguardia dei turisti che si avventurano sulla spiaggetta dello Jalillo, posta al di sotto dell’imponente parete rocciosa”.

Gli interventi rappresentano comunque, come sottolineato anche dall’Autorità di Bacino della Puglia, solo una prima fase di messa in sicurezza dell’intera falesia, che dovrà essere ulteriormente perseguita completando le attività necessarie.

 Redazione

 

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