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15/07/2008

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Perché i Peschiciani amano così tanto il loro Profeta? (3.a puntata)

Clicca per Ingrandire “Sin dalla fondazione di Peschici, il Profeta Elia ne è il Protettore. I primi abitanti di Peschici, Dalmati e Schiavoni, si misero immediatamente sotto la protezione del Santo, che essi stessi avevano importato dall'Oriente. E’ tradizione che la magnifica statua del Santo fosse stata dimenticata dai peschiciani, che 1'avevano abbandonata nella Cappella della Madonna delle Grazie.

“Uno stuolo di grossi bruchi, quasi cavallette, oscurò ad un tratto il sole, minacciò di distruggere orti, vigneti, campi, oliveti, e persino gli stessi cittadini non potevano uscire fuori di essa. Il caso era disperato; ognuno proponeva sul da farsi. Allora un vecchio, certo Giuseppe De Nittis, avo di Ignazio De Nittis fu Michele, alias Ignazione, propose di andare in chiesa, spolverare la statua del Protettore e portarla per le vie del paese in abito di penitenza. Arrivata la processione alla via Castello, non poteva più procedere per un vento fortissimo. Ritornati in chiesa, si pregava da tutti ed in meno di un'ora tutto cessò e ritornò il sereno. Alla spiaggia si trovò uno strato di nero alto circa due palmi. Quel vento provvidenziale, sorto durante la processione, aveva ammonticchiato alla riva quell'immenso stuolo di bruchi, che non dovevano più minacciare i beni di Peschici. Si osservò la natura di questi bruchi e sotto le ali due iniziali d'oro: I e D, interpretate dai dotti del tempo: “Ira Dei”.

“Da quel prodigio la fede e la venerazione dei peschiciani verso Sant’Elia andò sempre più crescendo. Ovunque un peschiciano si trovi, il suo pensiero va al caro Santo, che aiuta i suoi devoti nei momenti di supremo pericolo, d'infermità o siccità. Ogni anno, il 20 luglio, solennemente il Santo Profeta viene festeggiato ed a questa festa tutti i peschiciani partecipano o con la loro presenza o, non potendo, con il loro spirito. I genitori trasmettono ai loro figli la fede e la devozione nel caro Santo, il Quale guida e protegge sempre chi a Lui ricorre.

“O Santo nostro Patrono, accogli la preghiera del sacerdote del tuo Dio: “Dona ai diletti figli di Peschici il tuo vivo amore per il Signore, perché, amando Dio, regni in tutti la Grazia, la Carità, la Pace nei cuori e col prossimo”. Benedici tutti, in modo speciale sofferenti e fanciulli, che devono essere avviati all'amore di Dio.”

Fin qui la breve storia del protettore dei peschiciani raccontata da don Fabrizio Losito nel suo “Brevi Cenni della vita del Santo Profeta” edito nel 1968. Avremmo pensato di fermarci qua, ma uno dei redattori - “sfegatato fan” del suo patrono - ce lo impedisce. Per cui domani continueremo con la quarta puntata riportando la NOVENA A SANT’ELIA PROFETA, anche perché, quando la si recita ogni sera dall’11 al 19 luglio, continua a commuovere tutti. Alla prossima.

 Redazione

 

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