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14/07/2008

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PREVENIRE GLI INCENDI: UN DOVERE DI TUTTI

Clicca per Ingrandire La Foresta Umbra, posta quasi al centro del Gargano, è un mosaico di specie botaniche in cui dominano esemplari arborei di faggio, cerro, tasso, leccio, carpino, ciliegio, abete e castagno dalla monumentale statura. Il sottobosco, ricco di felci, biancospino, agrifoglio e pungitopo, in primavera si colora della fioritura di orchidee, anemoni, ciclamini, viole e ranuncoli.

Sul terreno, sotto una coperta di foglie, spuntano in autunno i funghi più deliziosi: porcini dall'inconfondibile cappello bruno, mazze di tamburo, ovuli, galletti dal colore di paglia, russole, i velenosi amanita muscaria ed i mortali amanita falloides. L'intera foresta si estende nel suo insieme da un'altitudine di circa 300 metri agli 832 metri di Monte Iacotenente. Questo dato giustifica solo in parte la grande varietà delle essenze che lo compongono e delle associazioni che esse formano. Inoltre, offre aspetti affascinanti ed incredibili: i boschi sono splendidi, ma l'effetto più suggestivo è dato dall'altezza degli alberi (detti giganti) che si levano, come immense colonne, in questo Paradiso, punto verde della Puglia.

L'origine del nome Umbra non è certa; si può ritenere che derivi da bosco ombroso, da bosco abitato da popoli umbri o da rifugio di gente sfuggita alle alluvioni. Inoltre, secondo una più recente interpretazione, il nome Umbra, (“ad imbres” = al di là dell'acqua), potrebbe essere stato dato dalle popolazioni emigrate da Est verso Ovest, ossia dalle coste dalmate a quelle della Daunia.


CONSIGLI UTILI

-- Non accendere fuochi in prossimità di aree boscate.
-- Non gettare dai finestrini delle auto mozziconi di sigaretta.
-- Non accendere nei campi le stoppie quando c’è vento e la vegetazione è secca; rispettare le norme regionali in materia, circoscrivendo ed isolando il terreno con una fascia arata di sufficiente larghezza efficace ad arrestare il fuoco.
-- Non lasciare che un piccolo fuoco, lungo il ciglio della strada o dentro il bosco, si trasformi in un incendio, intervieni con le tue forze.
-- Nel caso l’incendio è già di medie proporzioni avvisa subito i Forestali o i Vigili del Fuoco, telefonando ai numeri 1515 o 115.
-- Quando si è impegnati a spegnere un incendio è importante: usare una frasca verde battendo con decisione sulla base delle fiamme; se si ha a disposizione una pala, cercare della terra e gettarla sulla base delle fiamme.
-- Non mettersi mai davanti al fronte del fuoco se spira vento, il calore e il fumo potrebbero far perdere i sensi; con vento forte è consigliabile attaccare il fronte del fuoco dai lati.
-- Per proteggersi dal fumo usare sul volto un fazzoletto bagnato con acqua
-- Non affrontare le fiamme da soli, in caso di malessere si può essere soccorsi in tempo
-- Per bloccare il fronte del fuoco è importante creare un "viale parafuoco"; scegliere lungo la strada di avanzamento delle fiamme la zona meno boscata da dove iniziare a sterrare e a tagliare i vari arbusti.
-- Evitare nella maniera più assoluta di accendere controfuochi soprattutto se c’è vento, questa difficilissima operazione va lasciata fare solo a chi è competente nella lotta agli incendi boschivi
-- Il fuoco può riprendere a distanza di tempo percorrendo tratti di bosco attraverso le stesse radici degli alberi; occorre vigilare e presidiare le zone bruciate spegnendo definitivamente ogni parte ancora fumante.


Inoltre ricordiamoci sempre:

-- Non abbandonare i rifiuti nei boschi, specialmente carta e plastica che sono combustibili facilmente infiammabili, raccoglierli negli appositi contenitori o portarli via.
-- Nelle zone più esposte agli incendi, attorno alle abitazioni e ai fabbricati, pulire il terreno dalla vegetazione infestante o da rifiuti facilmente infiammabili.
-- Non ostacolare le operazioni di spegnimento di incendio, intralciando la strada agli automezzi antincendio o agli uomini impegnati contro il fuoco.

Infine non stancarsi mai di sensibilizzare gli altri sulla necessità di proteggere il nostro patrimonio boschivo. La distruzione di altri boschi facilita i processi di erosione e desertificazione.

Arcangelo Palumbo

 newsgargano

 

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