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02/05/2016

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SPUTACCHINA: TERRENI SOTTO SCACCO

Clicca per Ingrandire Buone pratiche ancora al palo in vaste area delle province di Lecce, Brindisi e Taranto, con il 90 percento dei terreni pubblici e demaniali ancora in balia della sputacchina (foto del titolo, larva; ndr), l’insetto vettore della ‘Xylella Fastidiosa’. Entro il 15 maggio, fra l’altro, nella zona di contenimento del nord leccese (triangolo Torchiarolo-Cellino San Marco-San Pietro Vernotico), nonché nei focolai puntiformi delle province di Brindisi e Taranto, scatterà l’obbligo di ‘potature severe’ sulle piante infette o con evidenti sintomi di disseccamento.

“Da oggi, 2 maggio - lancia il monito il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, - è operativo il nuovo piano dei controlli e temiamo che sul territorio vengano comminate multe e sanzioni a tutti coloro i quali non hanno attuato le buone pratiche, ovvero gli interventi fitosanitari concentrati nel periodo primaverile-estivo e autunnale, e sulle potature della parte aerea delle piante di olivo per contenere la fonte di inoculo, laddove le piante sono infette, o ridurre la trasmissione delle infezioni nelle zone indenni, potature selettive dei rami secchi per ridare respiro alle parti dell’ulivo in vegetazione e secco ‘no’ a tagli profondi sulla struttura portante dell’albero. Determinante in questa fase la lotta ecocompatibile alla ‘Xylella fastidiosa’ attraverso trattamenti che contemplino principalmente i metodi dell’agricoltura biologica”.

Ciò vale anche per gli enti pubblici, a partire dai Comuni e dal Demanio, che devono immediatamente garantire pulizia di fossi, canali e buone pratiche nelle aree pubbliche e demaniali. “La Regione Puglia - incalza Angelo Corsetti, direttore di Coldiretti Puglia, - col nuovo Piano anti-Xylella ha inteso lanciare il messaggio all’Unione Europea che le piante nel raggio di cento metri da alberi infetti non si toccano, perché oltre a essere un provvedimento inaccettabile in termini di distruzione del patrimonio olivicolo con esemplari monumentali introvabili al mondo, è improponibile sul fronte dei costi economici e della tensione sociale. Però, tutto il territorio pugliese deve a questo punto essere rispettoso del percorso chiaro indicato affinché siano svolte regolarmente in campo le buone pratiche agronomiche. Per questo Coldiretti ha organizzato il ciclo di incontri tecnici, in cui i ricercatori danno consigli su cosa fare nell’immediato negli uliveti per contrastare e prevenire la malattia”.

Gli agricoltori svolgono una straordinaria azione di manutenzione e salvaguardia di ambiente e aree rurali spesso in solitudine e con grandi difficoltà. La dimostrazione è nei numeri: in Puglia il 15 percento della superficie olivicola è coltivata con metodi di produzione biologica; l’olivo copre una superficie pari a circa 55mila ettari che rappresentano il 32 percento del totale delle superfici bio, su un totale regionale di 171mila ettari e il 20 percento della produzione nazionale. In Puglia l’olio è una risorsa preziosa e l’olivo rappresenta paesaggio, storia, turismo e soprattutto occupazione. Per questo Coldiretti ha organizzato il ciclo di incontri tecnici, in cui i ricercatori danno consigli su cosa fare nell’immediato per gli uliveti. Vanno fornite al tessuto imprenditoriale e sociale informazioni utili e puntuali per contrastare e prevenire la malattia.

La Puglia rappresenta quasi il 40 percento della produzione olivicola italiana che conta un fatturato di 522 milioni di euro l’anno. Il tessuto imprenditoriale è rappresentato da 270mila imprese olivicole esistenti, pari al 22 percento delle aziende italiane. Anche gli oli dop pugliesi registrano il fatturato più alto d’Italia, pari a circa 28 milioni di euro. L'olio è il terzo prodotto pugliese più esportato, per un valore di circa 106 milioni di euro, quasi il 9 percento dell’export di olio dall’Italia.

Il calendario di esecuzione delle misure per la lotta alla Xylella tiene conto della biologia del vettore di trasmissione del batterio (sputacchina) e della fenologia delle piante, e sono articolate in base allo status fitosanitario delle specifiche zone delimitate con l’ultima Dds 23/2016. Particolare attenzione è stata dedicata all’adozione di misure fitosanitarie che potessero essere compatibili con le misure previste dal nuovo Psr Puglia 2014-2020, in particolare la misura 5 e la Sottomisura 10.1 appena pubblicata.

Al contempo contro il danno all’immagine, secondo Coldiretti, il Piano Olivicolo Nazionale dovrà sostenere iniziative dirette alla valorizzazione dell’olio extra vergine di oliva, con particolare riguardo ad azioni divulgative per favorire la conoscenza delle proprietà nutrizionali e salutistiche degli oli extravergini di qualità evitando che al danno si aggiunga la beffa e ribadendo in ogni consesso che l’olio extravergine pugliese è di qualità eccellente e non esistono rischi sul fronte della sicurezza alimentare, lavorando in maniera strategica e programmatica sull’immagine.

Teresa De Petro



 Comunicato Coldiretti Puglia (foto ilquotidianoitaliano.com)

 

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