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27/04/2016

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AGLI IPERMERCATI PUGLIESI SI COMPRA “ESTERO”

Clicca per Ingrandire “Grande scelta di prodotti ortofrutticoli comunitari ed extracomunitari sui banchi degli ipermercati pugliesi. Stamani abbiamo acquistato uva indiana, pesche, insalate nespole spagnole, clementine e fagiolini del Marocco. Ci chiediamo se siano più fidati, in termini di sicurezza alimentare ed eticità dei rapporti di lavoro, i prodotti indiani e marocchini che quelli pugliesi. Nella settimana dall’11 al 17 aprile il fatturato della Grande distribuzione organizzata (Gdo) è tornato a scendere soprattutto al Sud, col tonfo dell’1,89 percento, segnato anche in Puglia secondo i dati Nielsen.

Evidentemente le politiche esterofile attuate finora non sono riuscite a stimolare adeguatamente i consumi, nonostante le ‘offerte’ di prodotti civetta. L’enorme quantitativo di prodotto proveniente dall’estero ha trovato molto spazio sui banchi delle catene della Gdo ed essendo ormai gli ipermercati il veicolo maggiore di commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli, sono determinanti nella formazione del prezzo del prodotto agricolo dal campo alla tavola”. E’ il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, a elencare i prodotti stranieri venduti sui banchi degli ipermercati pugliesi, proprio nelle ore in cui si stanno rifiutando di ritirare ciliegie pugliesi in mancanza dell’adesione volontaria alla ‘Rete del Lavoro agricolo di qualità’.

Crollo dei consumi, forbice dei prezzi dal campo alla tavola letteralmente dilatata, invasione di prodotti dall’estero: sono in sintesi gli elementi che hanno contribuito a determinare una drastica battuta d’arresto delle vendite dell’ortofrutta pugliese. “Gli ipermercati - incalza Angelo Corsetti, direttore di Coldiretti Puglia - lasciano a terra le ciliegie pugliesi con la scusa che i produttori non hanno la certificazione etica che è su base volontaria e acquistano prodotto da Paesi extracomunitari, che nulla possono garantire in termini proprio di eticità nei rapporti di lavoro.

“Aspettiamo - puntualizza - che il prefetto di Bari ci convochi per sollecitare la sburocratizzazione della richiesta di adesione e approfondire al contempo i meccanismi speculativi che sono evidentemente alla base dei mancati ritiri di ciliegie proprio nei giorni in cui sta partendo la campagna. Chiederemo al prefetto che controlli se, sotto l’algido scudo della lotta al caporalato, non si celino bieche manovre per allungare i tempi e far partire le quotazioni ad avvio dei contratti con la grande distribuzione il 29 aprile prossimo”.

Teresa De Petro


NB. Tutte le foto sono state scattate la mattina del 27 aprile 2016 in alcuni ipermercati di Bari.

 Comunicato Coldiretti Puglia

 

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