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23/04/2016

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DISSESTO IDROGEOLOGICO: 232 COMUNI A RISCHIO

Clicca per Ingrandire L’andamento climatico impazzito si abbatte su un territorio fragile, dove 232 Comuni su 258 (78%) sono a rischio idrogeologico con diversa pericolosità idraulica e-o geomorfologica. Sono 8mila 98 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119mila 34 quelli esposti ad alluvioni (dati Ispra-Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). “Condividiamo - commenta Gianni Cantele, presidente Coldiretti Puglia - il pressing della Regione Puglia sui Comuni che dovranno in fretta e furia attivare 68 interventi di contrasto al dissesto idrogeologico.

“La terra - aggiunge - frana a causa della mancanza di un’adeguata politica di prevenzione e governo del territorio. Fenomeni meteorologici sempre più intensi, concentrati in poche ore e su aree circoscritte, con alluvioni e danni anche in aree non eccessivamente antropizzate fa emergere la necessità di considerare i loro effetti per pianificare e programmare le politiche territoriali nei prossimi anni. Rivestono rilevanza determinante le azioni di prevenzione del rischio idraulico e di difesa del suolo”.

“La Puglia - denuncia Angelo Corsetti, direttore Coldiretti Puglia - convive con un vero e proprio paradosso idrico. Se da un lato è dilaniata da annosi fenomeni siccitosi, dall’altro è colpita da alluvioni e piogge torrenziali, con l’aggravante che l’acqua non viene riutilizzata a fini irrigui, a causa della carenza e-o mancanza di infrastrutture ‘ad hoc’. Proprio per garantire sicurezza idraulica, manutenzione del territorio, deflusso idraulico, conservazione e difesa del suolo è stato valorizzato, in quasi tutte le regioni italiane, il ruolo dei consorzi di bonifica, tenuto conto delle loro funzioni istituzionali strettamente collegate alla gestione del suolo e delle acque.

“Esistono - precisa - gli esempi virtuosi dei due consorzi di bonifica del Gargano e della Capitanata non commissariati che, per esempio, hanno attivato interventi urgenti per rimuovere detriti e fango e il riassetto idrogeologico del territorio mediante interventi di ‘messa in sicurezza’, a seguito dell’alluvione a Foggia dell’agosto 2014. Andando oltre i propri limiti di competenza territoriale hanno fornito ai Comuni supporto in termini di attrezzature per il drenaggio degli scantinati di alcune abitazioni e di mezzi per lo ‘spalamento’ delle strade”.

Teresa De Petro



 Comunicato Coldiretti Puglia (foto ilgiornaledellaprotezionecivile.it)

 

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