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14/04/2016

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PIANO ANTI-SPUTACCHINA

Clicca per Ingrandire Scatta il piano anti-Xylella con le buone pratiche non stop che ininterrottamente per quindici giorni interesseranno le aree rurali di Lecce, Brindisi e Taranto. Unite simbolicamente nell’attività di lotta senza quartiere all’insetto vettore della Xylella Fastidiosa, la ‘sputacchina’, tre aziende agricole pugliesi opereranno in contrada San Basilio a Vernole, contrada Marangiosa a Latiano e contrada Pappaferi a Manduria, dove Coldiretti Puglia ha lanciato la campagna di sensibilizzazione e divulgazione.

“Sono - ha spiegato il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele -interventi indispensabili con cui la Regione ha inteso lanciare il messaggio all’Unione Europea: le piante nel raggio di cento metri da alberi infetti non si toccano. Si tratta di un provvedimento comunitario che oltre a essere inaccettabile in termini di distruzione del patrimonio olivicolo con esemplari monumentali introvabili al mondo, è improponibile sul fronte di costi economici e tensione sociale. Oggi va indicato un percorso chiaro affinché siano svolte regolarmente in campo le buone pratiche agronomiche. Ciò vale anche per gli enti pubblici, a partire da Comuni e Demanio, che devono immediatamente garantire pulizia di fossi, canali e buone pratiche nelle aree pubbliche e demaniali”.

Gli interventi fitosanitari concentrati nel periodo primaverile, estivo e autunnale prevedono lavorazioni superficiali del terreno, al fine di abbattere gli stadi giovanili della sputacchina e sulle potature della parte aerea delle piante di olivo per contenere la fonte di inoculo, laddove le piante sono infette, o ridurre la trasmissione delle infezioni nelle zone indenni, potature selettive di rami secchi per ridare respiro alle parti dell’ulivo in vegetazione e secco ‘no’ a tagli profondi sulla struttura portante dell’albero.

“Gli agricoltori - aggiunge Angelo Corsetti, direttore di Coldiretti Puglia -svolgono una straordinaria azione di manutenzione e salvaguardia di ambiente e aree rurali, spesso in solitudine e con grandi difficoltà. La dimostrazione è nei numeri. In Puglia il 15 percento della superficie olivicola è coltivata con metodi di produzione biologica. L’olivo copre una superficie pari a circa 55mila ettari che rappresentano il 32 percento del totale delle superfici bio, su un totale regionale di 171mila ettari e il 20 percento della produzione nazionale. In Puglia l’olio è una risorsa preziosa e l’olivo rappresenta paesaggio, storia, turismo e soprattutto occupazione. Per questo Coldiretti ha organizzato il ciclo di incontri tecnici, in cui i ricercatori danno consigli su cosa fare nell’immediato per gli uliveti. Vanno fornite al tessuto imprenditoriale e sociale informazioni utili e puntuali per contrastare e prevenire la malattia”.

La Puglia rappresenta quasi il 40 percento della produzione olivicola italiana che conta un fatturato di 522 milioni di euro l’anno. Il tessuto imprenditoriale è rappresentato da 270mila imprese olivicole esistenti, pari al 22 percento delle aziende italiane. Anche gli oli dop pugliesi registrano il fatturato più alto d’Italia, pari a circa 28 milioni di euro. 
L'olio è il terzo prodotto pugliese più esportato, per un valore di circa 106 milioni di euro, quasi il 9 percento dell’export di olio dall’Italia.

Il calendario di esecuzione delle misure per la lotta alla Xylella tiene conto della biologia del vettore di trasmissione del batterio (sputacchina) e della fenologia (= classificazione e registrazione eventi rilevanti nello sviluppo degli organismi; ndr) delle piante e sono articolate in base allo status fitosanitario delle specifiche zone delimitate con l’ultima Dds 23/2016. Particolare attenzione è stata dedicata all’adozione di misure fitosanitarie che possano essere compatibili con le misure previste dal nuovo Psr Puglia 2014-2020, in particolare la misura 5 e la sottomisura 10.1 appena pubblicata.

Al contempo, secondo Coldiretti, contro il danno all’immagine, il Piano Olivicolo Nazionale dovrà sostenere iniziative dirette alla valorizzazione dell’olio extra vergine di oliva, con particolare riguardo ad azioni divulgative, per favorire la conoscenza delle proprietà nutrizionali e salutistiche degli oli extravergini di qualità ed evitare che al danno si aggiunga la beffa, ribadendo in ogni consesso che l’olio extravergine pugliese è di qualità eccellente e non esistono rischi sul fronte della sicurezza alimentare, lavorando in maniera strategica e programmatica sull’immagine.

Teresa De Petro

 Comunicato stampa Coldiretti

 

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