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14/03/2016

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CONTRO FANGO E DETRITI… FIUMI DI PAROLE

Clicca per Ingrandire Dopo il fiume di fango e detriti, non serve un altro fiume di parole e promesse. Non si possono continuare a convocare riunioni per contrastare il dissesto idrogeologico della Capitanata, mentre ci sono zone del territorio che restano ancora in attesa di ricevere la giusta attenzione da parte delle istituzioni. “Esprimo - dichiara il presidente dei Popolari alla Regione, Napoleone Cera - la mia vicinanza alle popolazioni dei Monti Dauni che devono fare i conti con i disagi provocati dalla pioggia ma, davanti all’ennesima prospettiva di predisporre interventi-tampone, ribadisco la necessità di accelerare sul piano di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico e spendere, in tempi brevi, le risorse che da anni sono bloccate”.

La pioggia e il fango, insomma, non si fermano con le parole. Nel novembre scorso il ministro Delrio, visitando le opere di contenimento idrogeologico nella Valle dello Starale a San Marco in Lamis, aveva ribadito la necessità di avviare un piano deciso e risoluto per mettere in sicurezza il territorio garganico. Ma occorre che ognuno faccia la sua parte e che la Regione Puglia faccia sentire la sua voce sui tavoli ministeriali per ricevere ulteriori risorse promesse dal governo nazionale. “Per questo - aggiunge Cera - non abbiamo più bisogno di riunioni e parole, ma di atti concreti, verificabili sul territorio deturpato da piogge e alluvioni, puntando a riqualificazione e rinaturalizzazione di corsi d’acqua e territorio.

Qualche tempo fa sul Gargano è stato dedicato un centro di accoglienza turistica in ricordo di Antonio Facenna, il giovane allevatore morto nell’alluvione del 2014. Facenna amava la sua terra, tanto da sacrificare la propria vita, ma il più grande suffragio alla sua caparbietà e amore per un territorio fantastico non può limitarsi a una lapide di marmo e una intitolazione di un centro. “Occorre - conclude il presidente - tutelare la memoria di Antonio e di quanti ogni giorno si spendono per il progresso di Gargano e Monti Dauni con atti concreti, capaci di dare nuove opportunità di sviluppo e garantire piena sicurezza alle popolazioni”.

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