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10/03/2016

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MOBILITAZIONE DEGLI OLIVICOLTORI PUGLIESI

Clicca per Ingrandire Alla notizia del via libera all’importazione dalla Tunisia di olio (puntodistella.it/news.asp?id=7294), Coldiretti Puglia si appresta a organizzare staffette dal porto di Monopoli, dove arrivano le navi cisterna, per ‘scoprire’ che fine farà l’olio importato. Lo rende noto il presidente Gianni Cantele annunciando la mobilitazione degli olivicoltori pugliesi e la richiesta di dare completa applicazione alle norme già varate con la legge salva olio (9/2013), accelerando il percorso del disegno di legge che reca le “nuove norme in materia di reati agroalimentari” elaborato dalla commissione presieduta da Gian Carlo Caselli, magistrato e presidente del comitato scientifico dell’osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare.

“Nessuno si lamenti, poi - dichiara, - perché svolgiamo di nuovo il ruolo di sentinelle del ‘made in Italy’, in continuo contatto e collaborazione con gli organismi di controllo, e chiediamo che vengano intensificati i controlli perché il settore olivicolo, divenuto merce di scambio, non può essere sottoposto a un rischio così alto di frodi. Il via libera dell’Europarlamento per l’accesso temporaneo supplementare sul mercato europeo di olio d’oliva tunisino a dazio zero, oltre a non aiutare in alcun modo la Tunisia, si ripercuoterà negativamente sulla Puglia, primo produttore italiano di extravergine. L’importazione riguarderebbe, fra l’altro, tutti i tipi di olio di oliva tunisino per cui non devono essere rispettati i requisiti ambientali e fitosanitari rigidi cui i prodotti europei devono attenersi, immettendo sul mercato italiano un prodotto di discutibile qualità e sicurezza alimentare, oltre - conclude - a creare una evidente quanto sleale concorrenza”.

Si rammenta che, sul fronte controlli, la Regione Puglia nel bilancio 2016, approvando un emendamento del presidente della IV Commissione, Pentassuglia, ha destinato un fondo di 500mila euro a favore delle Forze dell’Ordine al fine di garantire controlli e contrastare frodi al sistema alimentare, con particolare attenzione alle materie prime non regionali che sono introdotte nel ciclo di lavorazione dei prodotti pugliesi.

Teresa De Petro


 Area Comunicazione Coldiretti

 

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