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17/02/2016

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GLI EREDI DI UN CANTORE CENTENARIO
Clicca per Ingrandire Carpino è la culla di una delle più antiche e importanti tradizioni musicali dell’intero territorio nazionale, oggetto di campagne di registrazione, ricerca e studio da parte di etnomusicologi e studiosi di fama mondiale. Questa tradizione musicale, che per ragioni legate a diversi fattori storici e socioculturali era quasi stata dimenticata, grazie alla straordinaria caparbietà degli anziani depositari, riusciti a farla arrivare intatta fino ai nostri giorni, è stata oggetto di riscoperta da parte delle giovani generazioni di carpinesi che hanno preso coscienza dell’importanza identitaria e dell’altissimo valore culturale di quella musica.

“L’attività ventennale dell’Associazione culturale Carpino Folk Festival – spiega Mario Pasquale Di Viesti, presidente dell’Associazione, - volta alla ricerca e alla valorizzazione di questo immenso patrimonio culturale, ha contribuito affinché ciò avvenisse. Antonio Piccininno, temperamento forte, amore per la vita, la famiglia, i compagni, e un forte attaccamento al paese che gli ha dato i natali un secolo fa (segui il link puntodistella.it/news.asp?id=7222; ndr), il cantore con le nacchere (a dx nella foto del titolo), rappresenta la memoria viva di questa cultura e la sua presenza qui oggi è di un’importanza straordinaria. Significa che tutti siamo riusciti a non disperdere il patrimonio di sapere popolare da lui rappresentato.

“Concludo - precisa - con una immagine che a mio parere rappresenta visivamente questo passaggio, immagine che personalmente mi commuove e mi tocca particolarmente: il religioso silenzio con il quale, a notte fonda, le migliaia di giovani presenti nella piazza del Carpino Folk Festival ascoltano Antonio Piccininno cantare la sua ninna nanna. Ecco, in quel momento si realizza un vero e proprio miracolo: la tradizione popolare, incarnata da un cantore centenario, diventa punto di riferimento per i cuori di chi l’ascolta. E allora, Zi Antonio, ti aspettiamo ad agosto sul palco”.

 Comunicato stampa Cff
 

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