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14/02/2016

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NIENTE ALLARMISMI MA TANTA ATTENZIONE

Clicca per Ingrandire “Ha causato gravi danni alle piante e alberi negli Stati Uniti e in Europa meridionale e ora si teme si stia dirigendo...”: così esordisce il popolare quotidiano “The Guardian” che lancia l’allerta Xylella, o forse meglio dire la Xylella-fobia anche in Gran Bretagna con un articolo apparso oggi anche online (theguardian.com/environment/2016/feb/14/uk-alert-phony-peach-disease). Negli esordi della notizia si arriva addirittura a dire che il Regno Unito è in allarme rosso per i segnali che la Xylella fastidiosa sarebbe entrata nel paese.

La storia parte dagli uliveti salentini dove si ricorda che una sottospecie di Xylella da tre anni a questa parte avrebbe infestato le campagne (nella foto del titolo, di Reyes Garcia III, dell’Usda Agricultural Research Service, l’insetto portatore del batterio; ndr). Da allora è stata rilevata nel sud della Francia, dove ha distrutto viti e piante di lavanda, e in Corsica, poi anche in Nord e Sud America, dove è comunemente indicata come “falsa malattia della pesca” e causato gravi danni ad agrumi e piantagioni di caffè. Nel New Jersey ha attaccato più di un terzo degli alberi urbani dello Stato.

Secondo le linee guida emesse dal Dipartimento per l’Ambiente, Food and Rural Affairs (Defra), Xylella ha già infettato in Inghiterra querce e aceri, Hebe (un arbusto sempreverde), lavanda e rosmarino, con sintomi multipli: appassimento, rinsecchimento, ritardo della crescita e bruciature delle foglie. Raoul Curtis-Machin, direttore dell’Horticultural Trades Association che rappresenta produttori e paesaggisti del Regno Unito, ha detto: “Inizialmente si era pensato che la Xylella non potesse sopravvivere da noi a causa del clima. Ma lo scorso autunno l’Agenzia degli animali e piante ha scoperto un nuovo ceppo, freddo-resistente, in Corsica e in Francia.

“Si sta quindi avvicinando molto alla Gran Bretagna - ha aggiunto - e ci allarma che è molto difficile da individuare e colpisce una lista enorme di diverse piante ospiti, così lunga che l’Ue ha preferito una pubblicazione online più che cartacea”. A differenza di molte malattie delle piante, la Xylella ha il potenziale di infettare molteplici specie. Curtis-Machin ha effettuato confronti coi virus influenzali che colpiscono gli esseri umani e possono mutare. “Come le influenze e i raffreddori - ha dichiarato, - è in continua evoluzione. Colpisce alberi, arbusti, piante erbacee come lavanda, rosmarino, alloro. Forse sarebbe bene introdurre un passaporto europeo delle piante”.

“Questa è solo una parte dell’inchiesta apparsa sul giornale britannico - rileva Giovanni D’Agata, presidente dello ‘Sportello dei Diritti’. - Spero che l’articolo in questione non costituisca una sorta di deterrente per frenare il mercato delle piante che provengono dai vivai di Puglia e d’Italia, imponendo ulteriori misure restrittive a livello europeo in aggiunta a quelle che stanno già danneggiando l’intera economia florovivaistica del sud Italia. Non vi è dubbio - conclude - che a questo punto, come più volte sottolineato, a fronte di normative che limitano la libera circolazione di prodotti, si rendano al contrario necessari maggiori sforzi a livello della comunità scientifica internazionale e comunitaria per cercare di sconfiggere questo flagello”.

 Redazione

 

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