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05/02/2016

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OLIO PUGLIESE: QUANTE MAZZATE

Clicca per Ingrandire Che cosa accadrà agli agricoltori salentini e pugliesi quando, col benestare dell’Europa e il voto favorevole del Pd, arriveranno sul mercato italiano 91mila 700 tonnellate di olio tunisino a dazio zero? Questo il tema focale che, domenica 7 febbraio alle 11, nella sala Open Space di Lecce (P.za Sant’Oronzo), si andrà a discutere direttamente con l’europarlamentare Lara Comi (Ppe). “I nostri agricoltori - dichiara Federica De Benedetto, vicecoordinatrice regionale Forza Italia Puglia - hanno già pagato l’inefficienza politica sul tema della Xylella, non meritano altri colpi alle loro aziende (leggi anche http://www.puntodistella.it/News_palazzo.asp?id=433).

“E’ finito - continua - il tempo delle inutili passerelle politiche e domenica, con l’onorevole Comi, gli imprenditori e le associazioni di categoria, ci confronteremo per studiare azioni comuni che partano dal Salento e per cui lotteremo in Europa”. L’incontro è aperto al pubblico e sarà possibile intervenire in modo attivo al dibattito, perché, conclude De Benedetto, “questa è una battaglia che appartiene a tutti noi!” Di seguito, il link per registrarsi e intervenire all’evento: https://federicadebenedetto.wufoo.com/forms/q1wyaesu1yat657/

Intanto, su altro fronte ma sempre in tema olivicoltura, Colomba Mongiello (Pd - vicepresidente Commissione parlamentare d’inchiesta sulla contraffazione) commenta i risultati delle indagini “condotte e concluse brillantemente” dall’Ispettorato repressione frodi del MiPAAF, in collaborazione con la Guardia di Finanza e il coordinamento di Procura di Trani, riguardo all’operazione “Mamma Mia”, e Forestale che ha scoperto la ‘colorazione’ illegale di 85 tonnellate di olive da tavola. “Grazie a loro - afferma - sono state ritirate dal mercato tonnellate e tonnellate di alimenti falsi, e potenzialmente dannosi per i consumatori, che avrebbe fatto affluire nelle casse dei prestigiatori milioni di euro sottratti alla parte onesta della filiera olivicola.

“Gli agropirati - aggiunge - sono sempre al lavoro e l’olivicoltura continua a essere una ricca fonte di reddito. La Puglia, purtroppo, si conferma essere uno dei covi più importanti dei contraffattori che infangano il buon nome di migliaia di produttori impegnati ad affrontare le emergenze ambientali e fitosanitarie. Come ho già sostenuto in occasione di altre inchieste - conclude - la legge ‘salva olio’ sta dimostrando tutta la sua efficacia a tutela della salubrità e della autenticità del prodotto”.

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  Commenti dei Lettori:

-- 05/02/2016 -- 22:02:08 -- vincenzo

Io ho l'impressione che si tratti di un pallone che si stia gonfiando a dismisura. Uno di quei palloni politici, in cui chi ha più forza ed arroganza per gridare, grida. Più pacatamente, c'è chi ha fatto capire che il quantitativo che verrebbe immesso nel mercato italiano è irrisorio e che non porterebbe pregiudizi. Chi ha ragione, la destra o la sinistra? Stupide lotte politiche! Che mi fanno pensare all'adagio I CIùCC' C' FRACCH'N' E I VARRìL' C' SFASSC'N', gli asini si azzuffano ed i barili si sfasciano. I barili, siamo noi, quelli che ci rimettono sempre! (N.B.. la /i/ di VARRìL' è chiusa, quindi l'accento dovrebbe essere acuto).

 
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