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26/01/2016

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SHOAH: RISVOLTI IGNOTI DI UNA NOTA TRAGEDIA

Clicca per Ingrandire Nel 71° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, per ricordare l’Olocausto agli studenti, torna nella settimana (25 gennaio-2 febbraio) in cui ricorre la Giornata della Memoria 2016 lo spettacolo teatrale itinerante multimediale - girerà la Puglia - “Shoah-Frammenti di una ballata”, seconda edizione. Una produzione Farm Lecce promossa da Regione, Teca del Mediterraneo, Direzione Scolastica regionale, Ipsaic. Regia e attore Fabrizio Saccomanno, musiche dal vivo di Admir Shkurtaj e la partecipazione in video di Michele Placido, Cosimo Cinieri, Emilio Solfrizzi, Brizio Montinaro, Rino Cassano

PRESENTAZIONE
“Dei sei milioni di ebrei che morirono nell’Olocausto, un milione e mezzo erano bambini, in gran parte al di sotto dei quindici anni”. Per capire la crudeltà della Shoah potrebbero bastare le poche parole con cui Nili Keren introduce il tema nel Dizionario dell’Olocausto. C’è una parte di questa orribile storia, ancora non molto conosciuta, che ha interessato i soggetti più indifesi ed esposti alle violenze dell’olocausto come i bambini, considerati dai nazisti inutili bocche da sfamare: per questo erano i primi a essere deportati. Brevi vite spezzate dalla bestialità della lotta alla razza e da una follia ragionata nell’indifferenza di quanti fecero finta di non sapere. Molti non sopravvissero al viaggio, stipati nei carri ferroviari come bestie, altri immediatamente avviati nei forni crematori appena arrivati nei lager; altri, ancora, finiti nei laboratori per essere sottoposti ad atroci esperimenti scientifici. Nonostante tutto, molti si salvarono.

SPETTACOLO
In una scena scarna, sotto un grande schermo sul quale scorrono immagini, l’attore interpreta con grande impatto emotivo le testimonianze di quattro piccole vittime dell’Olocausto: lo smarrimento, il dolore, l’umanità travolta dall’odio, di un bambino ucraino che sopravvive da solo in un bosco per sottrarsi ai nazisti, di uno scolaro ungherese deportato da un villaggio, di un tredicenne polacco che affronta le selezioni vita-morte ad Auschwitz e di un orfano di dieci anni, che attende di partire per la Terra Promessa, ma non sa dov’è.

Quattro storie di bambini e adolescenti vissuti al tempo della Shoah in Ucraina, Ungheria, Polonia, Italia fra il 1942 e il 1946, all’interno della terribile esperienza di tanti orfani abbandonati a loro stessi dopo la deportazione dei genitori, la vita nel ghetto elemosinando un pezzo di pane e qualche patata, la drammatica esperienza del lager dove arrivavano coi loro giocattoli in mano, il ricordo indelebile degli orrori che ha segnato per sempre la loro vita, chiusi nel proprio silenzio, consapevoli che non ci sono parole per raccontare la Shoah.

Attraverso gli occhi dei bambini sarà raccontata la storia che ha portato al potere il nazismo, le leggi antisemite, la vita nei campi di sterminio, fino alla liberazione e all’accoglienza dei profughi che ha interessato anche alcune località della Puglia. Le proiezioni, la musica e gli effetti audio completano l’esperienza sensoriale. Uno spettacolo incalzante e coinvolgente di parole, immagini, suoni, descritto dalla Gazzetta del Mezzogiorno, all’indomani della rappresentazione di Bari, “... uno spettacolo capace di tenere in silenzio un teatro gremito di ragazzi coinvolti emotivamente dalle storie dei loro coetanei”.

Un lavoro ideato da Fabrizio Saccomanno, attore e regista dello spettacolo, che integra azione drammatica, immagini, racconto storico e sentimenti personali coinvolgendo contemporaneamente più dimensioni. Con lui Admir Shkurtaj, virtuoso compositore e musicista albanese e la partecipazione in video degli attori (tutti pugliesi) Michele Placido, Cosimo Cinieri, Emilio Solfrizzi, Brizio Montinaro e Rino Cassano. Uno spettacolo incalzante e coinvolgente di parole, immagini, suoni.

DOVE E QUANDO
Gli spettacoli sono rivolti a studenti e insegnanti delle ultime classi delle scuole secondarie di primo grado e alle classi delle scuole di secondo grado. Il 2015 sono stati 4mila gli allievi di ottanta istituti scolastici che hanno assistito alla toccante rappresentazione. In questa edizione sono programmati due spettacoli per ogni data alle 9,30 e alle 11,30.
Lunedì 25 gennaio - Bari, Multisala Galleria
Martedì 26 gennaio - Nardò, Teatro Comunale
Mercoledì 27 gennaio - Galatina, Teatro Cavallino Bianco
Giovedì 28 gennaio - Ostuni, Cineteatro Roma
Venerdì 29 gennaio - Lecce, Teatro Antoniano
Sabato 30 gennaio - Manduria, Cineteatro Don Bosco
Lunedì 1 febbraio - Foggia, Teatro Giordano
Martedì 2 febbraio - Barletta, Cinema Paolillo

I PROTAGONISTI
FABRIZIO SACCOMANNO = Attore e regista teatrale dal 1998, quando incomincia a lavorare per la cooperativa Koreja, recitando in molte produzioni: ‘Doctor Frankestein’, ‘La Passione delle Troiane’, ‘Il Calapranzi’, ‘Molto rumore per nulla’, ‘Dimissioni dal Sud’, ‘Brecht’s Dance’, ‘Chart-to-line’, ‘Quel diavolo di un Bertuccia’, ‘La crociata dei bambini’. È autore, regista e interprete della performance ‘VIA - epopea di una migrazione’, prodotta da Koreja nel 2004 e con oltre 200 repliche in Italia, Bolivia, Serbia, Macedonia e nel 2005 ad Arzo. Conduce numerosi laboratori teatrali anche per scuole e carceri.

ADMIR SHKURTAJ = Compositore e strumentista improvvisatore, scrive musica per teatro, formazioni cameristiche e orchestra, film. Nato e cresciuto a Tirana, arriva in Puglia il 1991 dove incontra il jazz e la musica salentina, di cui è diventato raffinato interprete insieme ai Ghetonìa, ‘ensemble’ fra i più importanti e originali di cui fa parte dal 1999 come fisarmonicista. È stato inoltre fulcro di molte esperienze di un certo successo che hanno portato nel Salento la musica balcanica, come Opa Cupa, gli stessi Ghetonìa e i suoi Talea.

DALLO SCHERMO = Michele Placido, Cosimo Cinieri, Emilio Solfrizzi, Brizio Montinaro, Rino Cassano.


INFO: www.pugliashoah.it




 Ufficio stampa Comune di Lecce + Redazione

 

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