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08/07/2008

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A un uomo dai mille mestieri

Clicca per Ingrandire Massimo Maso di Dolo (VE) con il romanzo breve “Il cacciatore di formiche” è il vincitore della decima edizione del Premio letterario nazionale “Città di Vico del Gargano” 2008. La cerimonia di premiazione si terrà il 24 agosto 2008 nella suggestiva cittadina garganica.

Lo ha decretato la Giuria composta da Daniele Maria Pegorari (presidente), Achille Serrao, Rino Caputo, Domenico Cofano, Giuseppe Massara, Michele Afferrante, Grazia D'Altilia, Vincenzo Luciani. La Giuria, dopo l'esame di 101 romanzi brevi ed una selezione di 12 ammessi alla fase finale, all'interno di questi ultimi ha formulato una classifica dei primi cinque romanzi premiati.

Oltre al primo premio assegnato a “Il cacciatore di formiche” di Massimo Maso consistente nella pubblicazione del romanzo e nel r. s. di 400 euro, sono stati attribuiti: il 2° premio a “L'enigma della morte di Jack-tredita” di Gianni Caspani di Rescaldina (MI), il 3° a “Si chiamava Blanchette” di Fiorella Borin di Venezia, il 4° a “In...espresso” di Riccardo Sgaramella di Cerignola (FG), il 5° a “Una ghianda, un pugno di terra” di Vanes Ferlini di Imola (BO).

Gli autori degli altri romanzi selezionati sono: Anna Maria Caputo (Rodi Garganico, FG), Maria Antonietta Fregnani (Roma), Marco Bottoni Castelmassa(RO), Laura Giorgi (Grosseto), Alessandro Cartoni (Macerata), Giovanni Lupi (Roma), Amneris Di Cesar (Bologna).

Piena soddisfazione è stata espressa per la qualità delle opere dal sindaco di Vico del Gargano Luigi Damiani e dall'assessore alla Cultura Giuseppe Aguiari (foto del titolo; ndr) che hanno rivolto un invito a tutti i partecipanti al Premio a intervenire alla cerimonia di premiazione che si terrà nella piazzetta di largo Terra alle ore 20,30 del 24 agosto 2008.



LA SCHEDA DEL VINCITORE
Il vincitore del Premio, Massimo Maso, è nato nel 1959 a Dolo (Ve) dove vive. Ha conseguito la maturità scientifica nel 1979 e ha esercitato svariati mestieri (bagnino, apprendista meccanico, aiuto carrozziere, lavamacchine, guardiano notturno). Nonostante l'abbandono dell'Università, non ha mai smesso di studiare e di coltivare le passioni principali (storia militare, modellismo navale, montagna, disegno e musica). Colleziona "lameorientali" e soldatini (circa 72 mila) e costruisce plastici di fortificazioni ad uso didattico. Dal 1985 è impiegato all'Asl di Mirano (Ve). Sposato nel 1989, è padre di due bambine.

Ha cominciato a scrivere per caso, trascrivendo un suo vecchio diario intitolato “La ragazza dell'Arsenale” rimasto nel cassetto nonostante un interessamento del regista Tinto Brass. Nel 2001 è stato finalista al premio letterario Energheia di Matera. Nel 2003 ha vinto il premio letterario “Il Tarlo” di Bergamo, nel 2007 il premio letterario “La Seriola” di Dolo (VE) e nel 2008 ha ricevuto al premio Città di Vigonza (PD) una menzione speciale con la poesia “I pomeriggi di marzo” (pubblicata in raccolta).



 Redazione

 

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