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11/12/2015

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LE “STRAGI” DELLA BUROCRAZIA
Clicca per Ingrandire Dopo mesi dall’inizio della scuola, la provincia di Foggia è l’unica della Regione Puglia a non avere ancora avviato il servizio di assistenza specialistica per l’integrazione scolastica degli alunni con handicap fisico o sensoriale o in situazione di svantaggio negli Istituti di scuola secondaria superiore. Il Ministero dell’Interno, proprio per garantire l’avvio del servizio nel primo trimestre scolastico, ha stanziato (decreto 19 agosto 2015*) 123mila euro da spendere entro il 31 dicembre 2015. A oggi, però, nonostante una delibera del presidente della Provincia, gli alunni disabili della provincia di Foggia non vedono ancora garantito il loro diritto all’integrazione scolastica.

Tale servizio è assicurato dalla presenza di figure professionali specializzate, figure insostituibili e obbligatorie, all’interno di ogni Istituto di Istruzione di qualsiasi ordine e grado, e coinvolge a livello provinciale centinaia di professionisti qualificati, ma soprattutto garantisce agli studenti diversamente abili un diritto, contemplato dalla legge, che dovrebbe essere somministrato dall’inizio delle attività scolastiche fino al termine delle stesse, a prescindere dalla provincia di appartenenza. Moltissime province italiane riescono a organizzarsi efficientemente e anche le altre province pugliesi sono più avanti rispetto alla dauna.

I disagi per questo tipo di servizio nella provincia foggiana non nascono oggi ma sono presenti da anni e vedono una escalation, sia per quanto riguarda la gestione e l’inizio del servizio, sia per ciò che attiene la tipologia contrattuale e il compenso, sempre più esiguo, riconosciuto agli assistenti specialistici. Fino ad arrivare a quella di questi mesi in cui, pur avendo garantiti i fondi dal Ministero, l’ente locale non riesce a tutelare il diritto all’integrazione scolastica agli studenti disabili e, allo stesso tempo, il diritto al lavoro a professionisti del territorio (a differenza, si ripete, delle altre province della Regione).

Il 25 novembre alcune assistenti specialistiche hanno costituito un Comitato spontaneo volontario denominato “Comitato spontaneo per l’assistenza specialistica a persone con disabilità” che ha proprio lo scopo di ottenere dalle pubbliche autorità la risoluzione del problema. Il Comitato intende essere portavoce a livello locale, ma anche nazionale, del disagio che vivono i ragazzi disabili e le loro famiglie, nonché la bistrattata condizione lavorativa che vede protagonisti professionisti qualificati soggetti a disparità e disuguaglianza a seconda della provincia e-o della regione di appartenenza.

Il Comitato - al quale hanno aderito già numerosi assistenti specialistici ma anche dirigenti scolastici, insegnanti e famiglie sensibili alla tematica - non vuole solo ‘smuovere le acque’ nella provincia di Foggia ma, attraverso una lettera inviata al Ministero degli Interni, vuole farsi portavoce direttamente alle autorità nazionali per una proposta di legge di regolamentazione delle figure dell’Assistente per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali, perché non sussistano più disparità fra le varie regioni e soprattutto perché si tuteli il diritto all’integrazione scolastica e allo studio dei ragazzi disabili attraverso figure professionali stabili sul territorio.


Info: Alessandra Saponaro (referente) - 347.54.58.026


*Ministero dell’Interno, Dipartimento Affari Interni e Territoriali, Direzione Centrale Finanza Locale art. 8, comma 13-quater, del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2015, n. 125, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 188 del 14 agosto 2015 - Suppl. Ordinario n. 49

 Comunicato Stampa (foto: ilrestodelgargano.it)
 

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