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08/12/2015

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SEI MESI DI FUOCO
Clicca per Ingrandire Molte personalità autoctone arricchiscono le bellezze del nostro Gargano. Sportivi che con allenamenti continui raggiungono traguardi inaspettati pur senza adeguate infrastrutture. Artigiani che con la loro manualità sono in grado di modellare oggetti antichi e moderni. Volontari che ripristinano antiche tradizioni e allestiscono spettacoli folkloristici per attirare il turismo anche d’inverno. La musica che con i cantori locali sprigionano note piacevoli e sono richiesti ovunque. I componenti del Gal (Gruppo azione locale) in grado di divulgare i sapori dei nostri prodotti nel mondo. Rappresentanti della cultura che portano in tante località italiane, attraverso libri racconti poesie, l’immagine del territorio garganico.

Tra questi ultimi, Grazia D’Altilia. Dopo il secondo posto in Piemonte a Pinerolo, nel maggio scorso, si è classificata il 28 luglio scorso nuovamente seconda nel Premio “Donne ieri, oggi e… domani”-Castelbotaccio 2015, col testo “A teatro la mia storia”, libera interpretazione della tematica proposta: “Io donna e la libertà di esserlo-Il cammino dell’affermazione e la paura del disfacimento”. Motivazione della giuria: “E’ la storia di un grande amore pensato, sperato ma mai esistito. E’ la storia dell’egoismo e dell’egocentrismo dell’uomo che annulla tutto: anche la vita di chi gli è accanto. È la storia di una donna che con l’aiuto generoso di una sconosciuta riesce a vincere. Lo stile asciutto, lucido, accompagna la narrazione che non tocca toni di facile autocommiserazione.”

Lo scorso 29 agosto, è stata fra le sette finaliste del Premio “Parole nel cassetto”, terza edizione 2015, Associazione Indiegesta (Frosinone) col testo “Mio Fratello”, in cui la ‘diversità’ è il perno su cui ruota la storia. E terza, il 19 settembre, nel Premio “Risvegliare le parole”, terza edizione 2015 a San Cesario di Lecce, col racconto “Il richiamo d’usignolo”. Donne e prostituzione; voglia di riscatto e sfruttamento: questo il filo conduttore del testo. E ancora: in quanto finalista nell’ambito del Premio 2015 “Una piazza un racconto”, vede pubblicato il suo lavoro, “I disegni di Nick”, dalla Iuppiter Editrice in una raccolta, presentata il 25 novembre, contenente dodici testi.

Nick è un ragazzo con disturbi mentali che utilizza fumetti senza parole per veicolare la delicatezza dei propri sentimenti. Sentimenti insospettati tanto da non essere compresi. “… Anna non aveva immaginato che tra pianure inondate e scogliere innalzate restano anfratti per far spazio all’amore. Non aveva immaginato l’amore nella mente di Nick. L’amore di Nick per lei.” Mentre è di pochi giorni fa, 6 dicembre, il terzo posto nel Premio letterario “Martina Aldi - Ricordami” a Finale Emilia, edizione 2015, col testo “Un secolo da allora”. A un centenario della prima guerra mondiale, il Parco della Rimembranza di Vico del Gargano si fa pungolo per scrivere di guerra, ricordarla nella speranza di comprenderla e condannare tutte le guerre del mondo.

Che dire, plaudiamo alla scrittrice e ci chiediamo: le tante parole della D’Altilia, i luoghi, i colori, i rumori, le ansie, le emozioni, i fatti della gente nostrana da lei descritti e narrati rimarranno nelle righe dei suoi testi? No, perché, come è già successo con altri autori, ci sono registi che scelgono il Gargano per la sua bellezza naturale e portano in scena i temi dei racconti, cioè quanto gli esperti della cultura hanno saputo esprimere.

Antonio Monte



 Redazione (foto dell'autore)
 

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