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06/02/2015

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“TUO NIPOTE MI DEVE DEI SOLDI…”

Clicca per Ingrandire E’ difficile quantificare un fenomeno criminale che spesso non è oggetto di denuncia ma, a sentire gli addetti delle Forze di Polizia ed esaminando i casi formalmente segnalati, è in preoccupante aumento: le truffe agli anziani. Un po’ per reticenza, un po’ per paura di essere derisi, molto spesso gli anziani frodati, in buona parte dei casi specie se soli, preferiscono non denunciare il tentativo o l’avvenuta truffa. Le statistiche parlano addirittura di una denuncia all’Autorità su tre reati. Di recente, alcuni cittadini hanno segnalato allo “Sportello dei Diritti” (il cui presidente firma questo articolo; ndr), tentativi di truffe a parenti anziani attraverso modalità poco conosciute in precedenza.

A conferma di ciò l'allarme lanciato dalla Polizia di Stato di Campobasso che ha segnalato come negli ultimi giorni, in questo centro cittadino, si siano verificate diverse truffe in danno di anziani. In alcuni casi, approfittando dell’ingenuità della persona, la vittima è stata fermata per strada e, col pretesto di vantare un credito da un suo familiare (il computer del nipote riparato ma non ancora pagato, l'assicurazione del figlio in scadenza…), il truffatore si è fatto consegnare somme di denaro, arrivando anche ad accompagnare la vittima in banca o all'ufficio postale per ritirare le somme di denaro che, a suo dire, gli erano dovute.

Il truffatore di solito è una persona distinta, dai modi gentili e usa un linguaggio forbito. Fa presumere di essere a conoscenza di molte informazioni riguardanti la famiglia della vittima nonché di situazioni che, per il modo col quale vengono esposte, parrebbero corrispondere al vero. I numerosi episodi denunciati alle Forze dell’Ordine fanno comprendere come il fenomeno possa essere in preoccupante escalation, anche in conseguenza della sottovalutazione della reale consistenza. Pertanto, partendo dall'allarme lanciato dalla Polizia di Stato, il suggerimento è di prestare la massima attenzione: non fidarsi, non dare confidenza a sconosciuti per strada, anche se sono persone distinte e dai modi affabili.

Quindi, al minimo sospetto è meglio chiamare il 113 e il personale della Polizia di Stato accorrerà e darà sostegno. Inoltre, al fine di prevenire tale tipologia di reati, fra i più spregevoli perché perpetrati carpendo la buona fede di persone vulnerabili, è auspicabile insistere nel tenere incontri e conferenze sul tema, proprio per informare tutti, ma soprattutto gli anziani, sui pericoli e sulle tecniche utilizzate dai truffatori.

Giovanni D'Agata


 Redazione (foto checkblacklist.it)

 

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