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05/07/2008

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PESCHICI, “MUORE” IL VECCHIO SANT"ELIA
Clicca per Ingrandire Cominceranno lunedì prossimo i lavori di abbattimento del Campo Sportivo di Peschici. Il “mitico”, per qualcuno, Sant’Elia farà spazio a un ampio parcheggio che bloccherà all’ingresso del paese le vetture provenienti la sera dai vari campeggi, villaggi e alberghi della SP 52, la litoranea che porta a Vieste.

Una piazza di ragguardevole estensione prenderà il posto dell’unico punto di aggregazione, almeno a livello sportivo, della gioventù peschiciana che d’ora in avanti si riverserà in località Calena, vicino all'attuale centro sportivo, dove è in fase di ultimazione la nuova struttura (manca solo il tappetino di erbetta sintetica e le porte interne degli spogliatoi) la cui consegna dovrebbe avvenire entro il 31/ Luglio. Voluto dall’amministrazione in carica da aprile (nella foto del titolo l’ingresso del Comune; ndr) e annunciato dal sindaco Mimmo Vecera in una intervista rilasciata al nostro cartaceo il mese di giugno e riportata dal nostro sito, il nuovo spazio accoglierà non solo le auto, che così non intaseranno più le strette vie del borgo nuovo procurando a volte intralci sgradevoli, ma anche il mercato rionale quotidiano e i grandi mercati quindicinali, che in tal modo si arricchiranno di nuovi commercianti ambulanti visto che si metteranno a loro disposizione altre aree.

Dicevamo “mitico per qualcuno”. E infatti già si accumulano in redazione le mail dei “vecchi” ragazzi del Peschici Calcio che parlano di “dolore” e “amarezza”. I fratelli Bonsanto, entrambi portieri, Elia Tavaglione, il “Miccoli” della gloria calcistica peschiciana, il “bufalo” Max figlio di Pepito, che solo a vederlo avanzare ti faceva paura, e tanti altri che ora ci sfuggono. Non invece il ricordo di Giuliano, anche lui difensore della gloriosa squadra del Peschici, tradito l’anno scorso da un “incidente” che ce lo ha strappato.

A loro diciamo che i ricordi non muoiono, le cose sì. E la memoria del “loro” Sant’Elia li accompagnerà sempre, tanto da poter dire un giorno ai figli: “Vedi? Dove ora si trova quell’auto c’erano i pali della porta che difendevo!”

p.g.

 Redazione
 

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