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04/07/2008

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La devozione per grazia ricevuta

Clicca per Ingrandire Oggi c'è molta attenzione, scriveva nel 1986 mons. Valentino Vailati, nei confronti degli ex voto che hanno un linguaggio culturale-religioso specifico radicato nella complessa tradizione della pietà popolare. Essi vogliono esprimere, attraverso l'invocazione alla Madonna e ai Santi, una risposta di fede, di riconoscenza, di grazia: una promessa sincera di vita cristiana.

A valutazioni religiose che sono fondamentali per gli ex voto, si aggiungono altre riguardanti l'ambiente, il costume, il paesaggio... Per cui si può affermare che l’ex voto è una specie di libro in cui si possono leggere tante notizie utili alla religione e alla civiltà. Fin dai tempi più antichi, presso tutti i popoli, l'ex voto esprime la richiesta d’aiuto o il ringraziamento attraverso non solo le parole, ma mediante l'offerta di un dono durevole. Già Cicerone, nel “De natura deorum”, parla esplicitamente di tavolette votive. “Tu incredulo circa l'intervento degli dei nelle vicende umane, non scorgi da tante tavolette dipinte (ex tot tabulis pictis), come molti, sopravvissuti alla violenza della tempesta mediante voti, sono giunti salvi in porto?” Un proverbio locale dice: “Quando torni dal mare, bacia la terra e vai a pregare”.

Le tavolette si diffondono in maniera notevole tra il 15° e il 19° secolo. Il Santuario che ne presenta il numero maggiore è la Madonna dell'Arco (Pomigliano d'Arco) con oltre 4300 ex voto. Segue il Santuario della Consolata (Torino) con 1500, Montevergine, Pompei. In provincia di Foggia ex voto sono presenti a San Matteo (S. Marco in Lamis), Incoronata (Foggia), San Michele (Monte S. Angelo), Madonna della Libera (Rodi), S. Maria di Loreto (Peschici).

Nei santuari garganici vi è un'alta percentuale di tavolette dipinte. I materiali usati sono legno, lamine di ferro e, dalla seconda metà dell'800, masonite e cartoncino. Rappresentano grazie ricevute in conseguenza d’incidenti agricoli, naufragi, malattie, cadute (dal carretto, da cavallo...), eventi bellici, fulmini, incidenti sul lavoro... Quelle degli ultimi decenni: incidenti stradali e ferroviari, il disegno è semplice, a volte piuttosto rozzo. In alto è rappresentato il Santo, la Vergine... secondo il modulo tradizionale delle immaginette di culto. Al santuario di S. Michele l'ex voto più antico attualmente conservato è del 1876, a San Matteo del 1851, a Rodi del 1834. Gli autori degli ex voto sono per lo più anonimi. Numerose sono le tavolette provenienti da coloro che si trovano lontano dal paese, in Italia o anche all'estero, e mantengono un legame molto forte col santo patrono e il santuario.

Alcuni anni fa a Milano fu organizzata una mostra sulle tavolette votive pugliesi dal 1800 a oggi. Furono esposti circa 150 pezzi. Un'occasione per offrire una documentazione sulle radici e sulla terra d'origine del più grosso e importante gruppo regionale vivente nel capoluogo lombardo.

Matteo Borgia




 newsGargano (testo e foto)

 

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  Commenti dei Lettori:

-- 04/07/2008 -- 13:59:08 -- il direttore editoriale

Quanto prima posteremo un servizio sugli ex voto messicani, da tempo oggetto di dissacrazione a differenza dei nostri, appartenenti alla collezione di una nostra affezionata utente che ci segue dalla Florida, la sig.ra Mariolina.

 
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