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02/07/2014

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CALENA, “LUOGO DEL CUORE”, SEGNALATO ALLA RAI

Clicca per Ingrandire Rai2 ha di recente invitato i cittadini che amano l'Italia e i suoi monumenti sconosciuti, e abbandonati all'incuria dell'uomo, di segnalarli. Le comunicazioni ritenute idonee saranno oggetto di un servizio televisivo. Un giovane peschiciano, Michele De Nittis, innamorato della sua terra, ha accolto la sollecitazione e scritto lo stato di abbandono della locale Abazia di Càlena (foto del titolo, piantina; ndr). Di seguito il testo della lettera.


“Sono Michele De Nittis, un ragazzo di quasi ventuno anni, proveniente da Pèschici, paesino del Gargano. Al momento sono iscritto al secondo anno del corso di laurea in Scienze Archivistiche e Librarie alla Sapienza di Roma. Appena ho saputo di questa raccolta di segnalazioni, ho pensato di scrivervi. Il mio paese è noto soprattutto come meta del turismo balneare e per una vincita record al superenalotto del 1998, ma anche dal punto di vista storico-artistico ha delle bellezze, purtroppo sottovalutate. Prima fra queste, non lontano dal centro abitato, quanto resta della (un tempo) fiorente Abbazia di Santa Maria di Calena, o Kalena che scriver si voglia (foto 1 sotto).

“Citata da Pietro Giannone nella sua “Istoria civile del Regno di Napoli” (nella quale se ne fa risalire la fondazione all'872 contemporaneamente alle Abbazie di San Clemente a Casauria e Santa Maria di Pulsano a Monte Sant’Angelo), il 1023 fu donata dal vescovo di Siponto, Leone, agli abati benedettini di Tremiti. Il 1059 ne fu, presumibilmente, primo abate Oddone. Solo 36 anni per diventare indipendente! Nel corso dei secoli i suoi possedimenti si estesero sempre più. Agli inizi del Quattrocento, anche se in decadenza, le sue proprietà ammontavano a circa trenta chiese su tutta l'area garganica.

“Oltretutto l'abate di Calena era anche signore del castello di Peschici e del casale di Montenegro (paesino scomparso poco distante da Vico del Gargano). I canonici lateranensi (foto 2-3, stemma ieri e oggi) la tennero dal 1446 fino alla fine del Settecento, quando il re di Napoli, Ferdinando IV di Borbone, ne decise la soppressione e di conseguenza ne incamerò tutti i beni. Più o meno da quella data è passata a privati.

I resti del complesso abbaziale si riduce oggi a due chiese - una più antica (foto 4), più piccola e con cupole in asse affrescata (utilizzata attualmente come deposito per attrezzi agricoli-foto 5), e una più recente, un tempo con volte a crociera coperte da un tetto ligneo oggi completamente scoperchiata (foto 6), al giardino, ricco di segni dei lapicidi, al campanile (foto 7) con un bassorilievo con Madonna orante (foto 8-9, ieri e oggi) e a una parte dei locali conventuali (foto 10). Nell'Abbazia era conservata anche la statua lignea della Madonna di Calena ora custodita, col beneplacito dei proprietari, nella chiesa madre di Sant'Elia profeta.

“Nonostante l'impegno prestato per il recupero del complesso da parte delle associazioni locali (in particolar modo i membri del Centro Studi “Giuseppe Martella”, Enzo D'Amato e la professoressa Teresa Rauzino in primis, che da quasi vent'anni, non scoraggiandosi nemmeno di fronte alle denunce, cercano di sensibilizzare popolazione e classe politica locale, e non, a mettere fine a questa condizione di degrado e abbandono) e degli abitanti, siamo ancora a un nulla di fatto. Quest'anno, per il censimento dei Luoghi del Cuore 2014 indetto dal Fondo Ambiente Italiano, ci si sta impegnando affinché l'Abbazia giunga a un buon risultato*.

“Molto si potrebbe ancora dire, ma le foto parlano chiaro. Ci si chiede: fino a quando l'Abbazia verserà in questo stato, o meglio, fra quanti giorni, mesi o anni, la vedremo (finalmente… per qualcuno) a terra? Questa è la mia segnalazione. Certo che non verrà ignorata, auspico che a breve si possa intervenire per salvare l'intero plesso. Cordialmente.”

Michele De Nittis


* Per votare segui il link iluoghidelcuore.it/luoghi/fg/peschici/abbazia-di-kalena/4248

 Redazione

 

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  Commenti dei Lettori:

-- 03/07/2014 -- 10:08:39 -- ANTONIO

LO STATO ( I CITTADINI ) PAGANO TANTI DIPENDENTI PUBBLICI CHE DOVREBBERO SVOLGERE PRECISE FUNZIONI DI SALVAGUARDIA O TUTELA DI CIO' CHE DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE APPARTIENE A TUTTI. IL CIO' E' RIFERITO AI BENI STORICI, AMBIENTALI, MONUMENTALI ETC. ETC.. VISTO CHE LA SITUAZIONE DI INERZIA DI TALI DIPENDENTI E' FOTOGRAFATA E CONOSCIUTA E' ULTERIORMENTE NECESSARIO FARE, OLTRE ALLA SEGNALAZIONE, UNA RACCOLTA DI FIRME PER CHIEDERE IL LICENZIAMENTO DI QUESTI DIPENDENTI. I QUALI SONO I VERI PARASSITI DELLO STATO IN MALORE.

-- 03/07/2014 -- 10:21:27 -- ANTONIO

CHI PER DOVERE NON FA CIO' PER CUI VIENE PAGATO CON I SOLDI PUBBLICI E' ESSO STESSO UN MALE PER LO STATO. MALE CHE DEVE ESSERE RISOLTO PRIMA DEGLI ALTRI MALI; QUALI LO STESSO DEGRADO O L'INEFFICIENZA DELLE ISTITUZIONI. LA SOLUZIONE E' DUNQUE IL LORO LICENZIAMENTO O LA COSRINZIONE DI QUESTI ALLE DIMISSIONI. I PARASSITI DELLO STATO SONO CAUSE DEI MALI DEL SISTEMA E DANNO PER LA COLLETTIVITA'. LE LORO OMISSIONI O INERZIE OFFENDONO LA MEMORIA E L'INTELLIGENGA DI CHI OPERA PER IL BENE E LA TUTEKLA DEL BENE PUBBLICO. LA SALUTE DI UNO STATO E DEI PROPRI CITTADINI EE' PARI AL GRADO DELLO SCHIFO CHE ESISTE ED E VISIBILE AGLI OCCHI DI OGNUNO DI NOI.

-- 03/07/2014 -- 10:30:28 -- ANTONIO

LA SITUAZIONE DI CALENA RISPECCHIA QUANTO DETTO. ANCHE IL BUIO DI CALENA E' UNA VERGOGNA PER IL PAESE. VEDERLA AL BUIO, LA SERA, E' UNO SCHIFO MENTRE OVUNQUE SI SPRECANO LUCI E LUCCICHII. NON ESSERE CAPACI A METTERE UNA LUCE A CALENA SIGNIFICA CHE NON SERVIAMO A NIENTE; VISTO CHE SIAMO ANCHE UN PAESE TURISTICO.

-- 03/07/2014 -- 13:12:24 -- ANTONIO

BUONO L'ARTICOLO DI MICHELE. BENE L'ATTENZIONE PER CALENA. MALE L'INERZIA DELLE ISTITUZIONI E L'OBLIO. 20 ANNI DI INIZIATIVE DI SENSIBILIZZAZIONE/I E QUANT'ALTRO, MA, PARE CHE CHI DI DOVERE SE NE FREGA. TALI IMPEGNI PARE ABBIANO PRODOTTO SOLO MISERIA/E. CONTINUARE A VEDERE PERSONE CHE PERCEPISCONO STIPENDI PUBBLICI PER TUTELARE O FARE INTERESSI PUBBLICI ED INVECE FANNO TUTT'ALTRO EQUIVALE A PRENDERSI IN GIRO. E' PERCIO' NECESSARIO RACCOGLIERE FIRME PER CHIEDERE DIMISSIONI E LICENZIAMENTI DI CHI NON FA GLI INTERESSI PUBBLICI. LA PROPRIETA' PRIVATA E' UNA SCUSA PER METTERE A TACERE CHI INVECE VUOLE IL BENE SIA PUBBLICO CHE PRIVATO, E NON LA DISTRUZIONE DI OGNI BENE. L'IMPEGNO DEVE ESSERE SCRIVERE SI' ED ANCHE PERSEGUIRE CON I FATTI COERENTI ANCHE I RISULTATI DELLE PROPRIE IDEE. AVERE CIOE' IL CORAGGIO DI NON FERMARSI ALL'IPOCRISIA DELLE BELLE PAROLE ED AI BUONI COMPORTAMENTI DI FACCIATA.

-- 03/07/2014 -- 13:25:49 -- ANTONIO

E' UNA VERGOGNA VEDERE CALENA AL BUIO DI SERA E OSSERVARE LA SUA ROVINA DI GIORNO! I RESPONSABILI DELLE ISTITUZIONI CHE NON FANNO NIENTE PER CALENA DOVREBBERO ANDARE TUTTI A CASA. DIMETTERSI E NON PERCEPIRE STIPENDI VAARI. LORO E' LA COLPA DEL DECLINO E DEGRADO DI CALENA E DEL PAESE ( PESCHICI E L'ITALIA ). ENTRAMBI SI TROVANO SENZA SOLDI PERCHE' I DENARI SERVONO SOLO A PAGARE GLI STIPENDI DI LORO STESSI CHE GESTISCONO IL TUTTO NELLA MANIERA CHE CONOSCIAMO VISTO CHE LO STATO è IN MALORA/E: MALATO! QUINDI SAREBBE BENE RACCOGLIERE LE FIRME PER PREMIARLI, MANDANDOLI A CASA!

-- 03/07/2014 -- 13:38:38 -- ANTONIO

CHI HA IL DOVERE DI FARE CIO' CHE DOVREBBE FARE PER DOVER, E NON LO FA', FAREBBE BENE A FARE UNA SOLA COSA: QUELLA UTILE! RIMUOVERE SE STESSO LADDOVE E' DI PER SE' UN PROBLEMA, DA RISOLVERE, ANDARE A CASA! COSII' DA ELIMINARE IL PROBLEMA DELLO SCHIFO; CAUSA ED EFFETTO DEL MALE O DEL DEGRADO. IN ALTRI TERMINE SGOMBERARE IL CAMPO OLIBERARE IL CAMPO DELLA PROPRIA IMMONDIZIA DI DISAGI.

-- 03/07/2014 -- 13:47:43 -- ANTONIO

QUESTO E' IL FATTO QUOTIDIANO DEL PROBLEMA ITALIANO. IL VERO!.

-- 03/07/2014 -- 13:49:05 -- ANTONIO

A MICHELE COMUNQUE UN : " G R A Z I E " .

-- 08/07/2014 -- 11:26:05 -- ANTONIO

Inerzia, menefreghismo, superficialità, abusi, complicità, e, sorprusi, alla base della situazione di degrado e di oblio di Calena. Un Bene Storico e dell'Umanità: "al buio". Vi è da vergognarsi! Passare vicino e vederla ridotta così, ai tempi di oggi, vi è solo da vergognarsi. La strada è a pochi metri dal complesso abasiale e tutti vedono lo schifo del suo degrado. La Proprietà Privata è una scusa per lavarsi le mani, tipo Ponzio Pilato, a cura delle Autorità.

-- 08/07/2014 -- 11:39:43 -- ANTONIO

L'ABAZIA DI CALENA MERITA ALTRO E RISALTO. MA NON SPECULAZIONI O QUANT'ALTRO OFFENDONO LA SUA MEMORIA E LA SUA STORIA. ANCHE IL PAESE PESCHICI E' COLPEVOLE E RESPONSABILE IN SOLIDO CON GLI ATTUALI GESTORI DEL DEGRADO.

-- 08/07/2014 -- 11:48:09 -- ANTONIO

CHI DI SPAZZATURA FERISCE DI SPAZZATURA PERISCE.

-- 08/07/2014 -- 11:49:27 -- ANTONIO

LA POLITICA SPAZZATURA PORTA SOLO IMMONDIZIA, COME RISULTATI, NEGATIVI, NEL PAESE E NEL TESSUTO SOCIALE.

-- 08/07/2014 -- 12:26:33 -- ANTONIO

UNO DEGLI ESEMPI DI COME ELIMINARE LA SPAZZATURA: E' FARE LE COSE UTILI. QUELLE VERAMENTE NECESSARIE, PRIORITARIE. IN PARTICOLARE, IL PUBBLICO DEVE PRODURRE UNA POLITICA TRASPARENTE CAPACE DI PORTARE RISULTATI POSITIVI A TUTTI, VALE A DIRE, ANDARE OLTRE I SINGOLI PRIVILEGIATI. LA POLITICA CHE PREDILIGE ALCUNI CITTADINI A DANNO DI ALTRI E DELL'INTERO PAESE E' ESSA STESSA SPAZZATURA POLITICA. PERTANTO, UNA DELLE PRIORITA' E' FARE TUTTO CIO' CHE E' UTILE E POSSIBILE PER APRIRE, OVVERO RIAPRIRE, CALENA E DESTINARLA A TUTTI, TURISTI COMPRESI.

-- 08/07/2014 -- 12:46:39 -- ANTONIO

PORTIAMO: LA LUCE LADDOVE C'E' IL BUIO. FACCIAMO IN MODO CHE CIO' ACCADA! QUESTO E' IL PENSIERO PER CALENA E PESCHICI. PORTARE LA LUCE LADDOVE OGGI C'E' IL BUIO E' L'AUGURIO CHE FACCIO A ME STESSO E A TUTTI I PESCHICIANI. AFFINCHE' PESCHICI E TUTTI NOI, E NON SOLO, ANCHE IN FUTURO, MAI LA SORTE CI POSSA FAR CONOSCERE LA PAURA DELLE TENEBRE. LA LUCE E' PROPRIO QUEL LUME DI BENE E DI FEDE CHE PROPRIO CALENA HA SAPUTO DONARE A PESCHIC E ALLE GENTI. LA LUCE CHE IN OGNI TEMPO E MOMENTO CI AVVOLGE DI FORZA E DI SPERANZA. L'ENERGIA VERA CHE MANCA. QUEL BAGLIORE DI FEDE E DI ENERGIA CHE LA STESA CALENA HA SEMPRE DONATO ALLLE GENTI, DAL MEDIO IN POI, E DURANTE I SECOLI ORMAI TRASCORSI. CALENA HA ILLUMINATO QUEL CAMMINO OGGI AL BUIO CHE CI RENDE TUTTI IN COLPA E MISERI. PROVARE PER CREDERE.

-- 08/07/2014 -- 13:09:06 -- ANTONIO

DURANTE IL MEDIO-EVO DA CALENA E' PARTITA L'EVANGELIZAZIONE DELLA TERRA CHE ABBIAMO SOTTO I PIEDI, QUANDO LA LUCE DELL'ABAZIA NON SOLO HA ILLUMINATO IL CAMMINO ADIACENTE MA HA ANCHE DATO RISTORO E CONFORTO NON SOLO ALLE ANIME MA ANCHE AI CORPI, SCONFIGGENDO LA DESOLAZIONE DEI TEMPI.

-- 08/07/2014 -- 13:14:39 -- ANTONIO

TRISTE E' OGGI CALENA RIDOTTA COSI' COM'E'. "VEDERE: PER CREDERE". ANDATE PURE A VEDERE! DI GIORNO SI NOTA IL DEGRADO E CIO' CHE RESTA DELLE MURA O DELLE STRUTTURE. DI SERA E DI NOTTE: NON SI VEDONO ALTRO CHE SOLITUDINE, E DESOLAZIONE, COMPRESO IL BUIO.

-- 08/07/2014 -- 13:27:29 -- ANTONIO

MA ATTENZIONE : VIETATO ENTRARE!

-- 08/07/2014 -- 21:53:11 -- ANTONIO

Calena al buio, senza una luce, specie in estate, è una vergogna. Mentre ovunque si sprecano le luci, solo a Calena, non ci sono i soldi per metterci un lume. E, poi parliamo di paese turistico e di turismo. Calena comunque per il suo fascino attira proprio i turisti, poichè ha un valore che non si perde mai, malgrado il tempo ed il susseguirsi dei tempi.

-- 13/07/2014 -- 11:13:24 -- Paolo

MICHELE:GRANDE! I PROPRIETARI: UNA VERGOGNA!!!!! LE ISTITUZIONI: SOTTO LE MACERIE?????

-- 24/07/2014 -- 18:01:20 -- ANTONIO

Un paradosso: "quanto è diabolica l'inerzia delle Istituzioni". Da Calena partì, con la complicità dell'inerzia e dei ritardi delle Istituzioni, l'incendio che causò il disastro del 24 Luglio 2007. Il fuoco venne sottovalutato a tal punto che vista la disorganizzazione di quanti avrebbero dovuto prevenire e circoscrivere il fenomeno, l'incendio stesso risultò innarrestabile. Ma pare che la lezione sia servita a poco. Sul territorio sono frequenti tali colpe.

-- 29/07/2014 -- 15:26:00 -- ANTONIO

TANTE SONO STATE LE SEGNALAZIONI FATTE IN TANTI ANNI. CHE BEN VENGA ANCHE QUELLA ULTERIORE DI MICHELE. COME AVETE POTUTO NOTARE L'IMPOSTAZIONE DEL MIO LINGUAGGIO, DIVERSO DA QUELLO DOLCE E LINEARE DI MICHELE, E' ASSAI CRUDO E DIROMPENTE, DIRETTO QUASI AD INDICARE DELLE PRECISE COLPE. INFATTI, ANCHE IL PAPA ATTUALE E' STATO INFORMATO DELLA SITUAZIONE CALENA. IL PROBLEMA DI CALENA E' LA SINTESI DI CIO' CHE NON VA IN ITALIA, VALE A DIRE SI INTENDE MODIFICARE TUTTO PER FAR CROLLARE TUTTO. PERCHE' CAMBIARE LA NATURA DELLE COSE CON LA MOTICAZIONE CHE POI TUTTO FUNZIONA E POI SI SCOPRE CHE NON E' VERO? PERCHE' AD OGNI COSTO DOBBIAMO CAMBIARE LA DESTINAZIONE D'USO E NATURA DEI BENI? CALENA FOSSE APERTA ALLA VISITA DEL PUBBLICO ED AI TURISTI NON AVREBBE BISOGNO DI FINANZIAMENTI PUBBLICI PER ESSERE RISTRUTTURATA. ED IL PRIVATO PERCHE' PRETENDE DI OTTENERE SOLDI PUBBLICI PER FINI PRIVATI?

-- 29/07/2014 -- 15:42:20 -- ANTONIO

CIO' CHE FA TURISMO E' PROPRIO CIO' CHE SI VUOLE CAMBIARE. I PRIVATI, CON LA LORO RESISTENZA NASCONDONO LA LORO INTENZIONE DI TRASFORMAZIONE, L'INTERESSE AD ESSERE INERTI PER CAMBIARE ALL'OCCORRENZA, O PER OPPORTUNITA'. TRASFORMARE-CAMBIARE CIO' CHE INVECE ANDREBBE MANTENUTO E SALVATO. COSI' TUTTO METTONO IN GIOCO. ED IL GIOCO NON E' L'INTERESSE ALL'ORIGINALITA', CARATTERISTICA, ED IMPORTANZA, DEL BENE STESSO. COSI', COME SPESSO ACCADE, E' A RISCHIO, STORIA E MEMORIA, ED INSIEME A QUESTI ANCHE IL TURISMO STESSO.

-- 29/07/2014 -- 15:57:51 -- ANTONIO

ECCO LA RAGIONE E LA MOTIVAZIONE DEL MIO LINGUAGGIO, CHE SEMBRA PER MOLTI VERSI ANCHE USCIRE FUORI TEMA. POTREI FARE MILLE ARTICOLI PER OGNI SPUNTO O INIZIATIVA LEGATA A CALENA ED AI MALI DELL'ITALIA NEL SUO COMPLESSO. INDICO NELLA RICERCA DELLE RESPONSABILITA' (IRRESPONSABILITA' O COMPLICITA' - COLPE ) IL DEGRADO DI CALENA E DELL'INTERA NAZIONE.

-- 29/07/2014 -- 18:48:15 -- ANTONIO

Ogni cosa umile e bella viene messa a rischio di trasformazioni o stravolgimenti. Ecco perche' anche "Un peschiciano" della Via Francigena ha fatto appello al Papa affinchè il Santo Pontefice corra proprio in Aiuto di Calena.

-- 29/07/2014 -- 19:34:11 -- ANTONIO

Vorrei aggiungere, inoltre, che la mia non è una crociata contro i proprietari o eredi bensì è una ferma posizione per dire basta alla vergogna! Quella per la quale un bene significativo ed originale sta cadendo a pezzi. Posizione che rivendico e che intende tutelare anche Storia e Memoria. Visto che non si ha vergogna di niente. Un Bene Storico per le Leggi è soggetto a particolari cautele e tutele, e questo lo dovrebbero sapere anche gli stessi Proprietari e Detentori. Una riflessione andrebbe fatta così come accade per i minori nelle famiglie italiane quando i genitori sono chiamati ad esercitare la Potestà genitoriale o Patria Potestà e così ad essere chiamati per le loro mancanze e verso l'inosservanza dei propri doveri verso i figli.

-- 29/07/2014 -- 19:49:08 -- ANTONIO

Ci sono Leggi da osservare e Doveri da compiere! La Proprietà Privata per quanto Sacra non è illimitata. Specie quando il tutto crolla su se stesso.

-- 04/09/2014 -- 19:36:27 -- Paolo

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