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27/06/2014

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ACQUA: BENE COMUNE… ANCHE PER I RANDAGI

Clicca per Ingrandire Nella Chiesa Madre San Nicola di Mira a Rodi Garganico, il parroco don Michele Pio Cardone dal 28 giugno e per tutta l’estate ospita un capolavoro di arte sacra di Lidia Croce, intitolato “La Creazione dell’Acqua”. Con questa tela il parroco vuole invitare a riflettere sull’importanza dell’acqua. L'acqua è sempre stata considerata un segno dello spirito di Dio sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento. L'acqua è per gli Ebrei e i Cristiani all'origine della creazione. Essa è in ogni caso una manifestazione di Dio, ma può essere creativa o distruttiva, sorgente della vita come della morte. Tutto l'Antico Testamento esalta il segno di benedizione dell'acqua, anche se constata la sua forza distruttrice nel Diluvio e nel passaggio attraverso il Mar Rosso.

Nel culto israelitico, come nella maggior parte delle religioni pagane, l'uso dell'acqua significa un processo di purificazione, per il quale esistono norme precise, citate in numerosi passi dell'Antico e del Nuovo Testamento. Oltre a una funzione purificatrice, l'acqua ha anche una funzione di salvezza come si vede nel rito del Battesimo. Il battesimo consiste nella immersione completa in acqua del credente che riconosce Gesù Cristo come Salvatore e Signore secondo l'insegnamento di Gesù stesso: “Perciò andate, fate che tutti diventino miei discepoli, battezzateli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” (Mt 28,19).

La materia del Battesimo è l’acqua naturale benedetta e il suo uso, come detto, è simbolo della purificazione dell’anima. Il Battesimo può avvenire ‘per immersione’ in uso nelle Chiese Orientali e nella liturgia ambrosiana; ‘per infusione’ cioè versando acqua sulla testa del battezzando (generalmente usata dal XV secolo nella Chiesa Occidentale); ‘per aspersione’ (gettando acqua sulla persona del battezzando, in casi particolari). L’acqua è sorgente di vita e mantiene in vita; insieme all’aria e alla luce è uno degli elementi essenziali del cosmo. Senza acqua la terra sarebbe un deserto; l’uomo, le piante e gli animali non potrebbero vivere.

Nell’esistenza quotidiana, l’acqua ha molti usi: per lavarsi, bere, rinfrescarsi. Nella liturgia cristiana è prevista la benedizione dell’acqua. Con l’acqua benedetta possono essere benedette persone e oggetti. La benedizione consiste nell’invocazione del nome del Signore e nell’aspersione con acqua benedetta. La persona che riceve la benedizione fa il segno della croce. Negli esorcismi la benedizione e l’aspersione con acqua santa vengono utilizzate per scacciare Satana. L’acqua è un bene prezioso e la sua accessibilità è limitata; dobbiamo quindi imparare a usarla con sobrietà e senza spreco. Tante sono le pratiche possibili: scegliere la doccia invece del bagno, non lasciare il rubinetto aperto quando ci laviamo i denti o facciamo la barba, evitare le perdite, applicare ai rubinetti i riduttori di flusso che fanno risparmiare acqua miscelandola con l’aria.

Occorre attenzione anche nella scelta dei prodotti che mangiamo e indossiamo, preferendo quelli che richiedono meno acqua per la produzione. L’acqua, per sua stessa natura, non può essere trattata come mèra merce fra le altre e il suo uso deve essere razionale e solidale (Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, n. 485). La distribuzione dell’acqua ha dei costi, ma su di essa non si può fare profitto in quanto il diritto al suo uso si fonda sulla dignità della persona umana e non su logiche economiche. L’acqua è quindi un vero bene comune, che esige una gestione comunitaria, orientata alla partecipazione di tutti e non determinata dalla logica del profitto. Il diritto all’acqua deve dunque essere garantito anche sul piano normativo, mettendo in discussione quelle leggi che la riducono a bene economico.

Il parroco ricorda anche che caldo e afa mettono in sofferenza anche gli animali. Finché sono in casa va tutto abbastanza bene, ma ai randagi chi ci pensa? L’obiettivo è ricordare a tutti i cittadini quanto basta poco per salvare un cane o un gatto (una ciotola d’acqua) dal momento che tutte le fontane pubbliche cittadine sono state chiuse. Infine questa bella tela ci ricorda le acque limpide del mare di Rodi Garganico che devono continuare a essere tutelate.

Tina Guerra




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