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26/05/2014

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FIOR DA FIORE

Clicca per Ingrandire VICO DEL GARGANO (Michele Angelicchio) = Finalmente… è il caso di dire. Il voto per le elezioni europee allinea, sostanzialmente, il nostro dormiente paesello al quadro generale nazionale ed europeo. Ha vinto la Democrazia Cristiana truccata in nuovo Pd. Non c'è stata la tracimazione delle Cinque Stelle, come prevista e sostenuta da alcuni analisti, miei amici, da caffè. Resiste, coglionisticamente, il voto di Forza Italia, sparisce per il bene di tutti e nella disperazione di una fantesca, il partito delle “3 Effe”: Feste, Farina e Funerali del ciambellano. Potremmo fermarci qui, se non fosse - antico e furbesco vizio - per la voglia di cercare a ogni costo pezze d'appoggio all'azione amministrativa in corso.

Fra la giornata di sabato (silenzio elettorale) e domenica (giornata di voto) ne ho sentite di tutti i colori sulla circolazione del voto: “Tizio ha votato per la Gentile, Caio pure, una parte del mondo sanitario ha sostenuto la candidata Pd… Pure settori, importanti, dell'Amministrazione comunale si sono tuffati nel mare piddino, cui si aggiungono i lavoratori del settore forestale, delle processioni e gli stazionatori della villa comunale e del fresco serale”. Vi risparmio i nomi. Amen!

Ha vinto, anzi, ha stravinto Elena Gentile (assessore regionale al Welfare –foto del titolo; ndr), nonostante il boicottaggio della nomenclatura e bastonando sonoramente il candidato ‘ufficiale’, quel Cozzolino fatto passare sotto sotto come candidato del Pug. Ora, gli amici di Elena si preparano a ribaltare la situazione chiedendo, a breve, la celebrazione di un Congresso cittadino vero. I numeri sono tutti dalla loro parte e se è vero, salvo pilatesche lavate di mani o tormenti di coscienza dell'ultimo minuto, si dovrebbe confermare la loro netta avversione alla pentammucchiata, all'Amministrazione Sementino e all'approvazione di questo ombroso Pug.

Il cammino di costoro si fa ogni giorno più complicato, in salita, dopo la bocciatura netta da parte del Parco Nazionale del Gargano e il dietrofront di Sementino e della sua Amministrazione. Aspettiamo fiduciosi il rigoroso esame promesso da Angela Barbanente, vice presidente della Regione Puglia e assessore alla Qualità del Territorio, dopo che avrà completato il giro dei corridoi della Regione Puglia per mostrare come non si fa un Piano Urbanistico. Il nostro ‘buon lavoro’ a Elena, la cui bussola ci porti verso gli Stati Uniti d'Europa. A noi stessi, e agli amici, ricordiamo mestamente che... è passato un anno, in silenzio, immobile, piatto.


PD NAZIONALE (Michele Bordo, presidente Commissione Politiche Ue – foto 1 sotto) = Una vittoria straordinaria (quella del Pd; ndr) che rafforza contemporaneamente governo e Italia in Europa. Una vittoria della buona politica, di un Paese che spera e vuole costruire, non distruggere. Una vittoria dei cittadini italiani che hanno dimostrato di credere nel progetto europeo e non si sono lasciati ammaliare da facili illusionismi. Una vittoria storica che relega nel passato l’Italietta e ci rende grandi in Europa e nel mondo. Il nostro è stato l’unico governo in Europa a non essere crollato di fronte all’esplosione della mina euroscettica.

Rabbia, follia e autoritarismo non pagano, il popolo italiano lo ha imparato negli anni a proprie spese e non intende più farsi ingabbiare. Una vittoria che, al tempo stesso, è una preghiera di stabilità, lavoro, crescita. Una richiesta di tornare ‘grandi’ fra i grandi, richiesta tanto più forte poiché espressa alla vigilia del semestre italiano di presidenza dell’Unione europea. Il Pd del premier Renzi ha saputo ascoltare e tradurre. Ora, forti di questo risultato, abbiamo il dovere e la responsabilità di proseguire senza sosta sulla strada delle riforme. L’Italia, finalmente, può ripartire.


GIOVANE DI FI (Federica De Benedetto, la più giovane candidata, 29 anni, di Forza Italia che, con 20mila preferenze, si attesta la più votata new entry della lista nella circoscrizione meridionale dimostrando, afferma, che “in politica non servono cene e manifesti” – foto 2; ndr) = Io ci ho messo il coraggio, ma gli elettori lo hanno trasformato in realtà. Ecco perché voglio ringraziare i ventimila cittadini del Sud Italia che, volutamente, hanno scritto il mio nome sulla scheda elettorale.

Un risultato incredibile, frutto dell’amicizia e del sostegno dei tanti militanti e amministratori che hanno scelto di lanciare un messaggio al partito: basta catapultati. Con questo risultato rivoluzionario, abbiamo contribuito a dimostrare che la politica si deve fare ripartendo dal territorio. Un sogno, un risultato oltre ogni previsione. Da domani, il partito deve subire una rivoluzione gentile. Oggi possiamo dettare la linea politica della Forza Italia che verrà, perché abbiamo dimostrato che gli elettori non sono stanchi della politica, ma di un vecchio modo di fare politica.

 Redazione

 

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