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25/03/2014

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IL CINEMA DIVERSAMENTE ABILE

Clicca per Ingrandire E’ tempo di bilanci per “Riprendere… in giro – essere il cinema, vivere il territorio”, progetto della cooperativa ‘SocialService’ che coinvolge ventuno ragazzi diversamente abili dei 5 Reali Siti (Orta Nova, Ordona, Carapelle, Stornara, Stornarella). Finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità nell’ambito del “Bando pari opportunità nell’arte, cultura e sport a favore di persone disabili” (all’interno del quale “Riprendere… in giro” (RIG) si è classificato terzo), il progetto è infatti arrivato a metà percorso.

Finalizzato all’integrazione e socializzazione dei diversabili attraverso la magica macchina del cinema, RIG ha reso i partecipanti protagonisti di un viaggio alla riscoperta della diversità come “maniera privilegiata” di vedere il mondo e viverlo. Accanto alle attività di counseling (venire in aiuto; ndr) pedagogico e terapeutico con esperti, i ventuno ragazzi hanno partecipato a un cineforum sulla diversità aperto al pubblico nel laboratorio urbano dell’Arte e dell’Archeologia di Ordona, tenuto da Mauro Palma, e a un vero e proprio laboratorio teatrale creato ‘ad hoc’ da Pino Casolaro con l’aiuto di padre Massimo Montagano per aiutare i giovani partecipanti a riscoprire la propria corporeità e a dare voce alle proprie emozioni.

“Interagire con loro - sottolinea Gerardo Consagro, presidente della coop. “SocialService” - è qualcosa di straordinario. Sono persone capaci di dare davvero tanto, coinvolgerti, ricaricarti. Sono diventati la nostra forza”. Difatti, tanti sono stati i ragazzi ‘normodotati’ che, galeotto il cineforum, si sono lasciati coinvolgere, hanno creato un rapporto unico e davvero speciale coi protagonisti del progetto e oggi sono parte integrante ed entusiasta dello staff di Riprendere in giro”.

Al progetto mancano ora due tasselli importanti per concludere il suo viaggio: una serie di visite guidate (Foggia, Roma e Lucera) per visitare dal vivo le location di alcune pellicole visionate e il momento in cui l’intera esperienza diventerà una docu-fiction da presentare in alcuni festival nazionali e internazionali. “Lavorare nel sociale - evidenzia Michele Visconti, vicepresidente della ‘Social Service’ - è la nostra mission ed è la cosa che ci appaga maggiormente. Senza questi ragazzi, infatti, le nostre esistenze sarebbero incomplete”.

E’ per questo che la ‘Social Service’ proprio non sa stare con le mani in mano e già pensa ai prossimi progetti in cantiere. Si tratta della realizzazione di una web tv e un servizio di telefonia sociale. Anche in questo caso, Gerardo Consagro e Michele Visconti aprono le porte a giovani volontari del territorio che abbiano voglia di diventare una parte di quel tutto chiamato “terzo settore”.


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