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21/03/2014

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PROVE DI SENSO CIVICO

Clicca per Ingrandire In alcune occasioni, percorrendo le strade di Manfredonia, non si può fare a meno di osservare la scarsa cultura nei confronti del verde pubblico, la cui cura rappresenta indice di civiltà. Una buona Amministrazione pubblica è consapevole dell’importanza che questo riveste nel quotidiano e, per quanto possa prodigarsi in tale direzione, resta fondamentale la piena collaborazione di tutti, come nel caso che ora si descrive. Lo spunto è offerto da una cittadina che, passeggiando per Via San Giovanni Bosco, ha notato due pini diventati improvvisamente secchi. Una vista che stride con la restante fila di alberi, a ridosso dell’edificio scolastico De Sanctis.

Una volta si prendeva carta e penna e si mandava una lettera. La cittadina in questione ha invece preferito il mezzo informatico e contattato l’Ufficio stampa del Comune per avere ragguagli. Non è servito un grande sforzo - se non l’impegno di fungere da raccordo nello scambio di informazioni fra Servizio Verde Pubblico del Comune e chi ha voluto segnalare la “stranezza” di quei due pini - per avere riscontri immediati. Gli uffici che si occupano della materia, prima ancora della segnalazione che resta comunque preziosa e nel pieno spirito di collaborazione che concorre alla crescita di tutti, avevano già rilevato l’anomalia.

I tecnici comunali, dopo le verifiche del caso, hanno riscontrato elementi sufficienti per spiegare quanto accaduto ai due pini che si trovano quasi all’angolo fra le vie San Giovanni Bosco e Alessandro Volta: sono stati avvelenati! Triste doversi anche solo interrogare sulle ragioni che possono spingere qualcuno a un gesto così meschino, peggio ancora constatare che con buona probabilità nessun intervento potrà ora riportare in vita i due pini. Non c’è telecamera che possa surrogare il senso civico. Unico e solo intervento possibile e utile sarebbe quello a cui ognuno non si dovrebbe sottrarre: acquisire e trasmettere sensibilità e rispetto dell’ecosistema.

In molti, e tante volte, dimenticano che la città è un ecosistema dinamico ed eterogeneo che consente la sopravvivenza della biodiversità. “L’impoverimento del patrimonio verde - dice il sindaco Angelo Riccardi - è principalmente di natura culturale, perché frutto di una progressiva perdita di sensibilità verso il rispetto del verde pubblico, di assenza di educazione alla cittadinanza”. La vegetazione rende più gradevole l’approccio quotidiano al contesto cittadino, con benefici comprovati su umore e stati d’animo delle persone, concorre alla produzione di ossigeno e alla riduzione dei livelli di rumore e delle concentrazioni di anidride carbonica lungo le arterie stradali, svolge la funzione di regolazione del microclima: gli alberi creano ombra, favoriscono la ventilazione d’estate e proteggono dai venti in inverno.

La conclusione la lasciamo alla signora Sissi Ferrara che ha voluto interloquire con l’Amministrazione, direttamente e senza spettacolarizzazioni artefatte, per capire cosa fosse avvenuto a quei due pini nei pressi della scuola elementare che aveva frequentato da bambina. Questa la sua considerazione, pienamente condivisibile: “I nostri ambienti se non li amiamo noi cittadini per primi chi lo dovrebbe fare?”

Matteo Fidanza



 Ufficio Stampa e Comunicazione - Città di Manfredonia

 

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