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11/03/2014

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VIOLENZA DONNE. LA REGIONE SI MUOVE

Clicca per Ingrandire “La violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani, la peggior forma di discriminazione che non ci stancheremo mai di combattere con ogni mezzo. Lottare contro ogni forma di violenza nei confronti delle donne è un obbligo umano e civile prima che politico”, spiega così, in conferenza stampa del 7 scorso, l’assessore regionale alla Salute e al Welfare Elena Gentile il senso più profondo del testo di legge licenziato nella seduta di Giunta regionale dello scorso 4 marzo che ora inizia il suo iter in Consiglio per l’approvazione definitiva, prevista entro la fine del mese.

Alla vigilia della Giornata internazionale della donna, la Regione Puglia ha dato un ulteriore segnale di attenzione e impegno in favore delle donne. Si chiama “Norme per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, il sostegno delle vittime, la promozione della libertà e della autodeterminazione delle donne” il testo del disegno di legge che, spiega l’assessore, “rappresenta il punto di arrivo di un impegnativo percorso di lavoro avviatosi nell’aprile 2013, ampiamente condiviso e concertato.

“La nostra proposta normativa - continua - vuole consolidare e rafforzare la rete dei servizi territoriali e l’impegno dell’Amministrazione regionale in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno della violenza di genere. Abbiamo voluto questa legge per consolidare e potenziare la rete dei servizi territoriali che spesso hanno assicurato interventi urgenti e indifferibili contando esclusivamente sull’impegno volontario delle operatrici dei centri Antiviolenza”.

Il testo di legge si compone di venti articoli che, nella prima parte, declinano principi, definizioni, finalità e obiettivi, nella seconda il sistema delle responsabilità sia regionali sia delle autonomie locali, nella terza e ultima struttura il sistema di ‘governance’ all’interno del quale è prevista una ‘task force’ permanente col compito di predisporre strumenti operativi e integrati per l’attuazione della norma. Ruolo cardine viene affidato al corretto e costante monitoraggio del fenomeno, con una sezione dedicata dell’Osservatorio Regionale delle Politiche Sociali, nonché al lavoro di prevenzione da realizzare in collaborazione con le Istituzioni scolastiche e col supporto degli Operatori della Comunicazione.

Il testo di legge interviene anche sotto il profilo della formazione e della sensibilizzazione, fissando una serie di principi che, insieme alla campagna di comunicazione avviata nel mese di settembre 2013, mirano a rafforzare la cultura del rispetto, dell’educazione all’affettività e la decostruzione degli stereotipi di genere. “È un impegno forte - sottolinea l’assessore - assunto dalla Regione sul fronte della comunicazione.

“Abbiamo previsto - aggiunge - la sottoscrizione di appositi protocolli con gli operatori della comunicazione volti all’utilizzo corretto e non strumentale del corpo delle donne, di linguaggi orientati al parlare civile, perché questa battaglia si vince principalmente sul piano del cambiamento culturale, sul mutamento degli stereotipi. Abbiamo anche previsto la facoltà dell’Amministrazione regionale di costituirsi parte civile nei procedimenti penali per violenza, con l’impegno di devolvere l’eventuale risarcimento del danno alle vittime degli atti di violenza”.

Molte le novità contenute nel testo di legge. Le sottolinea la Gentile: “Assistenza economica e alloggiativa, inserimento lavorativo, creazione di un fondo per il sostegno, anche economico, delle vittime: sono questi i problemi che occorre in primis affrontare quando ci si trova dinanzi ad una situazione di violenza”. Infatti, l’assistenza alloggiativa è indispensabile quando si rende necessario l’allontanamento della donna, sola o con figli minori, dall’abitazione familiare, mentre l’assistenza economica diventa necessaria fintanto non si provvede a strutturare un percorso di inserimento o reinserimento socio lavorativo.

“Abbiamo anche previsto - continua - percorsi privilegiati di accesso per le vittime di violenza negli ospedali e nelle Asl che saranno dotati di personale competente e adeguatamente formato”. La legge è al momento finanziata con 900mila euro, cifra che, nel panorama delle leggi già approvate da altre regioni italiane in materia di contrasto alla violenza di genere, rappresenta uno degli stanziamenti più significativi.

Serenella Pascali




NB. In PERIODICI di Città Gargano tre schede riguardanti l’argomento: INVESTIMENTI – FONDO NAZIONALE - INTERVENTI






 Ufficio stampa Programmazione Sociale

 

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