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03/03/2014

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PIÙ AUTOSTIMA? SORRIDI

Clicca per Ingrandire Tante persone, purtroppo, conoscono molto bene quella condizione interiore di sofferenza riassunta nella parola “disistima”, quello stato di malessere profondo in cui ci si sente inadeguati e si diventa ipersensibili alla più piccola critica o insuccesso. L’autostima è la valutazione, l’idea, l’immagine che ciascuno di noi ha di se stesso. Ogni persona la costruisce negli anni grazie alle interpretazioni che dà a quanto gli accade nella vita di tutti i giorni (esperienze, educazione ricevuta…). Vediamo ora quali sono le implicazioni pratiche dell’avere una bassa o un’alta autostima.

Una bassa autostima può rappresentare un enorme ostacolo nel percorso verso i nostri sogni e obiettivi. Quando smettiamo di credere in noi stessi, nelle nostre potenzialità e nelle nostre capacità, il mondo esterno e chi ci circonda inizia a prendere decisioni che spetterebbero soltanto a noi, perdendo sostanzialmente il controllo della nostra vita. Avere un’alta autostima, invece, ci dà la spinta, l’incoraggiamento a rischiare l’insuccesso di fronte a iniziative dall’esito incerto e a contrastare situazioni che in passato sono incorse in fallimento.

E’ una fiducia che può andare oltre le prove assodate del nostro valore, è una scommessa su noi stessi, un credito che ci accordiamo in assenza di verifiche certe. Senza questa scommessa avremmo un atteggiamento fin troppo cauto e conservatore: ci limiteremmo a percorrere strade già collaudate, non potremmo osare strade nuove (rispetto alle quali non abbiamo garanzia di successo), né tantomeno persistere nei nostri tentativi quando siamo già incorsi in qualche fallimento. In sostanza, avere una maggiore autostima e fiducia in se stessi rappresenta il primo passo per affrontare al meglio le sfide di tutti i giorni e i nostri obiettivi più ambiziosi.

Bisogna aggiungere, inoltre, che la fiducia in se stessi ha un grande e miracoloso potere persuasivo: la persona convinta di qualcosa (qualunque cosa) è spesso anche la più convincente. Se crediamo di essere attraenti, interessanti, intelligenti, accresciamo notevolmente le probabilità di risultare tali agli occhi degli altri. Viceversa se crediamo di essere stupidi, scialbi, incompetenti, aggressivi, corriamo grossi rischi di trovare conferme all’esterno (è una profezia che si auto-realizza). Infatti, se è vero che siamo influenzati pesantemente dal giudizio che gli altri hanno su di noi, è anche vero che gli altri sono altrettanto pesantemente influenzati dal giudizio che noi stessi abbiamo circa la nostra persona. Gli altri tendono a vederci come noi ci vediamo.

Molto spesso, però, le nostre verifiche risentono di un vizio cognitivo: la tendenza a confermare idee e opinioni preesistenti. Così la prova è già falsata in funzione di ciò che ci aspettiamo di trovare e questa tendenza alla conferma può manifestarsi anche in presenza di autovalutazioni negative. Mi spiego meglio: se, ad esempio, pensiamo di essere vigliacchi, tenderemo più facilmente a trovare prove a favore e non contro questa valutazione negativa su noi stessi. Se pensiamo questo di noi, inoltre, tenderemo a scegliere di avere a che fare con persone che la pensano come noi circa questa caratteristica della nostra personalità (chi ha scarsa autostima tende a legarsi e ad avere a che fare con persone che abbassano ulteriormente il livello di autostima!).

Questo accade perché il nostro cervello ha bisogno di certezze e conferme (purtroppo anche in senso negativo) per avere la sensazione di riuscire a controllare e prevedere la realtà e non sentirsi in balia dell’imprevisto e dell’incertezza. Ok, ma se attualmente abbiamo una bassa autostima, possiamo fare qualcosa di pratico per aumentarla? La risposta è: certo che sì! La buona notizia è che il nostro livello di autostima non è scritto nei nostri geni, quindi, possiamo imparare qualche strategia per farla aumentare velocemente. Vediamo come.

• Non prestare ascolto alle critiche sterili che ti feriscono: se qualcuno ti critica aspramente, pensa “da che pulpito viene la predica”. Lo scopo non è mettere l'altro sotto accusa, bensì assumere un punto di vista più distaccato e imparziale.

• Trova la sicurezza dentro di te, non nelle altre persone: dai la responsabilità a te stesso per i tuoi successi o fallimenti e non darla all’esterno. Se siamo alla ricerca continua di approvazione e a un certo punto l’approvazione da parte degli altri viene a mancare, la nostra autostima si riduce e possono vacillare motivazioni e aspirazioni. Se, al contrario, siamo solo noi a determinare l’opinione che abbiamo di noi stessi, non corriamo nessun pericolo.

• Cura il tuo aspetto fisico: curare se stessi, il proprio aspetto fisico e il modo in cui ci vestiamo, può avere un importante impatto sulla nostra autostima. A volte, quando ci sentiamo giù di corda e fuori forma, un po’ di attività sportiva, una bella doccia e il nostro capo di vestiario preferito sono un toccasana per aumentare la fiducia in noi stessi.

• Alza i tuoi standard: alza la soglia al di sotto della quale non vuoi scendere. Questo significa essere un po’ più esigenti con se stessi e non permettersi scuse o giustificazioni.

• Limita l'autocritica: ci sono delle parole che fanno parte del nostro modo abitudinario di esprimerci con noi stessi, spesso sono aggettivi, superlativi e dispregiativi: acerrimi nemici della nostra autostima. Vanno banditi perché ci bloccano in un ruolo statico e frenano le nostre energie creative.

• Rimodella il modo in cui pensi a te stesso: gran parte del nostro livello di autostima è legato all’immagine che abbiamo di noi stessi nella nostra mente. Non sempre questa immagine è reale e spesso tendiamo a dare maggiore peso ai nostri difetti piuttosto che ai nostri pregi. Questa immagine non è scolpita nella pietra: modificala come se avessi a disposizione uno di quei programmi di ritocco digitale. Non si tratta di mentire a se stessi ma, al contrario, di equilibrare i nostri pregi e difetti.

• Scrivi dieci motivi per i quali pensi di essere una persona meravigliosa: una volta trovati tutti e dieci, ripetiteli due o tre volte al giorno guardandoti allo specchio.

• E infine…SORRIDI! Il sorriso è il nostro miglior biglietto da visita. Un bel sorriso semplice, spontaneo, cordiale è il modo più diretto ed efficace per dire a te e agli altri: “hei, sono sicuro di me stesso e tutto andrà alla grande!”. Tieni presente, inoltre, che quando ridiamo il nostro cervello produce Serotonina, il neurotrasmettitore della felicità e dell’autostima.

Salvatore Panza


NB. Se avete quesiti da porre all’estensore dell’articolo, psicologo di professione, postate un commento o, se preferite una comunicazione privata, inoltratelo direttamente alla sua casella di posta elettronica: salvatore_panza@virgilio.it (per altre informazioni visitate il sito: www.salvatorepanza.it oppure telefonate al 340.23.51.130).

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