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17/12/2013

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ACCESSO FACILE A DISABILI E ANZIANI ANCHE IN CHIESA

Clicca per Ingrandire Qualche anno fa la nonna di una mia carissima amica, la signora Carini Maria che spesso veniva a trovarmi nella Parrocchia Chiesa Madre San Nicola di Mira in Rodi Garganico, prima di uscire dalla chiesa mi ha lasciato questa lettera che mi ha autorizzato a far pubblicare e che riporto in parte. Questo scritto è stato per me una grande lezione di vita. «Caro don Michele Pio, San Pio da Pietrelcina diceva che bisogna avere il coraggio di chiamare le cose con il loro nome, anche se talvolta non è facile. Personalmente non mi disturba essere definita handicappata o persona con handicap piuttosto che persona diversamente abile e disabile. Il nome delle cose non cambia la loro sostanza: un non vedente è pur sempre un cieco, come l’operatore ecologico è lo spazzino. Le persone vanno rispettate nella loro dignità non soltanto con le parole, ma soprattutto con i fatti. Non sono le parole che mi disturbano, bensì i fatti.

«Mi disturbano allora i marciapiedi privi di scivoli o quelli dove gli scivoli ci sono ma hanno una pendenza elevata. Mi disturbano i negozi che hanno due entrate e in nessuna delle due c’è lo scivolo, oppure quelli dove c’è uno scivolo interno ma un gradino all’ingresso. Mi disturbano locali, ristoranti o pizzerie dove c’è lo scivolo all’ingresso ma manca il wc per disabili (o viceversa) e quelli dove mancano tutti e due. Mi disturbano gli alberghi che si dicono provvisti di camere per disabili ma il vano è piccolo per una sedia a rotelle, come la stanza da bagno dalla porta stretta e munita di un solo maniglione. Mi disturbano gli uffici pubblici privi di scivoli o con scivoli dalla pendenza stile rampa di lancio.

«E qui mi fermo, anche se potrei continuare, anzi no, c’è una cosa che più di tutte mi disturba: non avere la possibilità di entrare nella tua Chiesa Madre San Nicola di Mira da sola. Concludo allora, rivolgendomi soprattutto a te che sei il Parroco: quando provvederai a risolvere questo problema? Definiscimi come ti pare, tanto io non mi offendo, ma dammi invece la possibilità di muovermi e di poter entrare nella tua meravigliosa Parrocchia, dove trovo ristoro per la mia anima e accoglienza grande, da sola. Questo mi basta.»

Quanti spunti stimolanti mi hanno offerto le parole di nonna Maria. E’ verissimo. Spesso il pietismo delle parole non coincide con una reale attenzione al prossimo in difficoltà. La chiesa Madre nel corso di questi ultimi anni ha subìto notevoli modifiche migliorative. Peccato però che la chiesa sia inaccessibile a causa dei tre gradini davanti al portone centrale, ma fra pochi giorni - grazie al mio interessamento - dopo aver proceduto alla richiesta dei permessi dovuti e aver avuto tutti i pareri favorevoli apriremo una porta laterale in via Mazzini con relativa rampa per i disabili che darà la possibilità di accesso sereno a tutti, anche alle persone anziane.

Sarà il nostro Arcivescovo Michele Castoro a benedire e aprire per la prima volta la porta giovedi 19 dicembre secondo quanto prevede il Benedizionale. Per l’occasione celebrerà una Santa Messa proprio nella Chiesa Madre di San Nicola. Una chiesa deve essere accessibile. Aveva ragione la nonna della mia amica che ora è in cielo e sarà certamente contenta di questo lavoro. Le parole “ama il prossimo tuo come te stesso” valgono anche in questo caso.

don Michele Pio Cardone*


*Foto 1 sotto

 Comunicato

 

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  Commenti dei Lettori:

-- 18/12/2013 -- 09:34:26 -- vincenzo

Anche se è occorso il pungolo di nonna Maria Carini, mi compiaccio con la positiva reazione del parroco don Michele Pio. Si potrebbe procedere analogamente anche per la chiesa del Crocefisso, purché il comune provvedesse ad eliminare una parte di ciascun gradino, per creare una pista ciclabile. Più facile (se non è già stato provveduto) eliminare le barriere per la chiesa di San Pietro e Paolo e per quella della Madonna della Libera, il cui unico gradino di ciascuna di esse è abbastanza basso. Da poche settimane, ho potuto apprezzare l'iniziativa del parroco della chiesa Sant'Onofrio di San Giovanni Rotondo, don Giovanni, che ha fatto abbattere la barriera rappresentata, anche qui, da un solo gradino (il dislivello era esterno ed interno). Qualcosa si dovrebbe fare per gli altri luoghi di culto di questa città, detta ormai da tempo, la Città di San Pio (ma qui, purtroppo, le varie amministrazioni comunali, non si sono dovutamente impegnate a dar buoni esempi)

-- 18/12/2013 -- 09:45:08 -- vincenzo

ACCESSO FACILE... 2. A S,G,R, si assiste ad uno strano fenomeno: alcuni marciapiedi sono stati adeguati, alcuni altri no, alcuni hanno lo scivolo da una sola testata del marciapiede stesso, tal che, chi è in carrozzella, se deve svolgere qualche commissione presso i negozi presenti, può ridiscendere dallo stesso lato, se, invece, vuole proseguire, non può proseguire perché la barriera, lì, non è stata abbattuta. Comunque, anche dove gli scivoli son presenti, spesso sono presenti anche le auto di altri cittadini abili ma assolutamente irrispettosi dei diritti degli altri. Chi scrive non è di parte, in quanto, fortunatamente, non è disabile e, per sue ragioni personali, non va nemmeno in chiesa.

 
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