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19/06/2013

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NEL NOME DI UNA SPERANZA (3 - in viaggio)

Clicca per Ingrandire Prosegue il “camino” di Vincenzo Roncone verso Santiago finalizzato alla creazione di un percorso verso l'Abazia di Calena e le sue pertinenze garganiche (San Pietro in Cuppis, San Nicola Imbuti, Monte Sacro…) oggi in completo abbandono.

DAL DIARIO DEL PELLEGRINO = Ciao amici. Prima della partenza della quarta tappa è piovuto per tutta la notte, l’altro ieri alle sette sono partito con due amici, un americano giapponese, e un Danese sotto una tempesta di acqua (foto del titolo, il sentiero fangoso, e 1 sotto, il necessario corredo; ndr). E’ stata la tappa più emozionante di tutto il “camino”, solo l’arrivo a Santiago la potrà forse superare. Acqua a secchiate, fango per svariati km, allagamenti del tratturo, invaso da un mare di acqua che scendeva dalla montagna (foto 2). Non so dire se ho provato emozione o paura, ho scoperto che possono convivere in me e questo è successo durante la quinta tappa di ieri.

Saliti sul Monte del Perdono, ci siamo trovati davanti tante sagome di figure in “camino” (foto 3). Una cosa che non avevo mai visto è capitato in quella salita e discesa del Monte Del Perdono. Non potrò mai dimenticarlo. Quando vi dicevo che la giornata dell’altro ieri è stata terribile non scherzavo. Scendendo dal Monte Del Perdono, ho messo il piede su una pietra che sembrava stabile, ma non era cosi. Mi sono preso una distorsione al solito ginocchio destro. E ieri è stato molto faticoso per me percorrere 23 km. All'arrivo all'ostello, la suora ha chiamato un fisioterapista, e adesso va molto meglio. Oggi una tappa di 29 km. La prima emozione c'è stata dopo 4 km dalla partenza. Da ieri, e per quattro giorni, stiamo attraversando una regione dove si produce solo vino e olio. Ma vino dai 13° gradi in su, la terra è una terra grassa e scura.

Ayegui, un paesino attaccato a Estella, ha una cantina sociale. Da tempo immemorabile offre tutto il vino che vogliono bere ai pellegrini che passano di li. E’ obbligo prenderne un po’ e assaggiarlo, ti puoi fare anche il bagno nel vino, basta che dopo lo bevi. E’ installata una web cam che riprende i pellegrini mentre attingono il vino alla fonte e lo bevono (leggi Scheda in calce; ndr). Quando sarà pubblicata la foto che io ho scattato, vedrete una targa con il regolamento (foto 4) e si leggerà anche l'indirizzo della web cam che trasmette dalle 7 di mattina alle 18 di sera. Vi consiglio di collegarvi per credere. E vedrete con stupore attingere vino a questa particolare fonte; inutile dire che alcuni ne approfittano.

Si continua la salita e arrivati a un bivio ci sono due indicazioni per lo stesso posto. Il primo a destra passa da una parte e a sinistra da un’altra parte. Voi direte: come mai? Non ne bastava una? Sì che bastava. Ma all’incirca nel 1700 la strada di destra diventò proprietà privata e i pellegrini non potevano più passare. E così si fecero un altro percorso. Ai locali non piaceva questa soluzione. I pellegrini da che mondo e mondo - dicevano i residenti - erano sempre passati di li, per la via inferiore. Un giorno si ribellarono e costrinsero a far ripassare di nuovo i pellegrini dalla via inferiore. Da molti anni gli eredi di quella famiglia su quel terreno costruirono un camping, ai pellegrini hanno lasciato la loro stradina. E per i turisti è diventata un’attrazione. I bambini aspettano i pellegrini per applaudirli.

Ora io vorrei dire ai Peschiciani: “Quante persone avranno visto che Kàlena era stata chiusa? Perché non ribellarsi subito e fare come il popolo di Ayegui della Navarra? Hanno difeso un diritto e in nome di quel diritto si sono scontrati con i possessori della terra. Perché non farlo anche noi se la famiglia possidente non dà risposte adeguate al problema? E alla famiglia conviene arrivare allo scontro? Io invito la famiglia Martucci a vedere il problema in tutte le direzioni e vedrete che sarebbe la soluzione migliore per voi e per il paese. Io lo so che oggi i soldi vengono prima. Ma per me questa società così come è strutturata non può reggere.

Vincenzo Roncone


PS. = Per finire di raccontare il “camino” di ieri, ci ho messo anche un po’ del mio, scegliendo di passare dalla via di sinistra (poco segnalata) e alla fine mi sono trovato lontano dal sentiero di Santiago. Ma basta applicare due semplici consigli e ritorni sulla retta via. Il primo: il sole per andare a Santiago lo devi sempre avere alle spalle. Il secondo: per la retta via, il vento ti deve soffiare sul viso. Una nota da quando sono partito da S.J.D.P. Le chiese e i campanili sono quasi tutti Templari. Campanili ottagonali e chiese di queste forme. Come la cattedrale del Santo Sepolcro Torres del Rio.

Oggi abbiamo lasciato la Navarra e siamo entrati nella regione della Rioja. Regione dalle distese di vigneti, ulivi e cereali a perdita d'occhio. Cosa dire: grandi spazi e, in mezzo a quella natura e lunghi rettilinei, sei solo con te stesso. Anche se a cinquanta o cento metri ci sono altri pellegrini, sei solo e puoi riflettere e parlare ad alta voce, se te la senti puoi chiederti perchè lo fai e cercare dentro di te le risposte. Puoi rivolgerti a Dio e chiedergli quelle cose che a casa non pensiamo, ma durante il ‘camino’ ti vengono domande che solo Lui ti può illuminare. A volte nel fruscio del vento o il vento forte sul viso o l'acqua che ti trafigge il viso, sembra che ti senti chiamare... ma era soltanto il rumore del vento... Forse!?

A Viana, nella cattedrale templare, è sepolto Cesare Borgia. Una chiesa molto bella: merita da chi va da quelle parti di essere visitata. Ma la meraviglia la troverete nella chiesa templare di Logrono. Posso solo dire di andarla a visitare con una guida che vi spieghi.

Un saluto a tutte le persone che credono in quello che faccio. Grazie. A domani (Vincenzo)


SCHEDA - FONTE DEL VINO

Bodegas Irache ha costruito su una delle pareti della via che porta verso il Camino di Santiago una fontana di vino per invitare i pellegrini ad assaggiare questo meraviglioso prodotto tipico della zona, coltivata a vigneti. Questo angolo del Camino de Santiago era conosciuto nel XII secolo come "terra del buon pane e del vino ottimale", come indicato nel Codice Calixtino, appare come un punto di interesse in molti libri del Camino de Santiago e su centinaia di riferimenti Internet. Migliaia di persone provenienti da diversi Paesi lo hanno visitato perchè è sicuramente qualcosa di insolito. Se si vuole prendere sul Pilgrim Credential Fonte il Sigillo del vino come souvenir, il pellegrino o il turista si può recare in un apposito ufficio nei giorni feriali o presso il Museo del Vino (solo di sabato e nei giorni festivi).

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