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30/05/2013

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AMMINISTRATIVE: GLI ALTRI COMUNI GARGANICI

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VICO DEL GARGANO = Michele Sementino della lista ‘Insieme si può’ è con ampio margine il nuovo sindaco, eletto con 1510 voti. Battuti, nell'ordine: Pierino Amicarelli (sindaco dimissionario dopo pochi mesi dall'ampia vittoria delle elezioni della scorsa primavera) della lista ‘Vico riparte’ (921), Marco D'Attoli della lista ‘Vico Progetto comune’ (854), Nicola De Maio della lista ‘Vico punto e a capo’ (628) e Nicola Iavicoli ‘Movimento per Vico e San Menaio’ (475). Una vittoria per molti versi annunciata e che molto interesse ha suscitato anche a livello nazionale per la sua inedita composizione, in quanto nello stesso schieramento ci sono Pd-Pdl-Udc-Udap. Ad affiancare Sementino in questa cavalcata vincente ci sono Tiziana Casavecchia, Vincenzo Murgolo, Massimo Fiorentino, Michelina Maiorano, Nunzia Del Conte, Raffaele Sciscio, Carmine Bergantino, Francesco Del Conte, Silvio Matano e Mario Monaco.

ISCHITELLA
Squadra che vince non si cambia. A Ischitella Piero Colecchia riesce nel non facile compito di farsi riconfermare sindaco per il secondo mandato consecutivo. Il medico - a capo della lista 'Colecchia sindaco' (che annovera il sostegno di Udc, Lista Monti e Sel) - ottiene la riconferma grazie a 1214 voti superando Carlo Guerra ('Civica per Ischitella' di estrazione di centrodestra) che ha ottenuto 934 preferenze e Vincenzo Basile 'Ischitella in Piazza' (facente riferimento al Pd), al quale sono andati 652 voti. Della squadra vincente fanno parte Giuseppe Basile, Giuseppe Blenx, Alessandra Ciccomascolo, Vittoria Maria D'Amico, Giuseppe D'Errico, Antonio Falco e Pippo Merolla.

SAN NICANDRO = San Nicandro Garganico dovrà attendere altre due settimane prima di sapere chi sarà il successore del dimissionario Vincenzo Monte. Infatti, la contesa elettorale si deciderà al ballottaggio.


VICO: IL COMMENTO = Ho aspettato di conoscere la composizione dell'intero Consiglio comunale di Vico del Gargano, scaturito dal risultato elettorale, per leggere nel differenziale, di fatto, esistente e rappresentativo di quello che comunemente chiamiamo maggioranza e minoranza. Il termine “opposizione” da un po' di tempo è fuoricorso e lo lasciamo ai bei ricordi di Peppone e don Camillo.

Gli effetti della legge elettorale a maggioranza secca li conosciamo bene, è inutile cianciare intorno. Leggere con una certa attenzione, invece, i segnali del voto espresso da cittadine e cittadini di Vico, ci porta a considerazioni che, per un paese conservatore, pigro e immobile come il nostro, ritengo importanti.

Per la prima volta, dopo anni, in modo tangibile, sale dalla maggioranza dell'opinione pubblica una forte richiesta di cambiamento. Una nuova generazione di ‘cittadini’ canalizza un grosso consenso, pulito e qualificato che, per un battesimo politico, rappresenta una vera svolta cittadina. L'errore da evitare potrebbe essere quello di una apparizione episodica.

Il voto dei ‘vincitori’ si è per così dire raffinato, ha mirato meglio per centrare la polpa e scansare l'osso. Le cifre individuali sono lì a testimoniare che nelle ‘famiglie’ ci si è mossi con coscienza e scienza. Ha ridimensionato i pasticcioni del voto per bisogno, ha risuscitato gli esperti della fettina, ha cancellato il partito guardone.

Ma è nel Consiglio comunale, appena eletto, che si evidenzia tutta la stramberia fra il voto espresso e il macroscopico differenziale fra numeri e rappresentanza (di fatto), fra maggioranza e minoranza. I 1510 voti della pentammucchiata rappresentano la raschiatura del fondo barile. L'ultima cena prima della crocifissione del ‘cristo Vico’. La formazione della nuova Giunta racconterà meglio questo capitolo. É questo differenziale, sostanziale, forte e chiaro, che carica di responsabilità l'intera opposizione. La pone sotto gli occhi attenti dei vichesi e dovrà con lealtà e responsabilità esercitare fino in fondo il proprio ruolo.

L'amministrazione, pratica, è nelle mani di Sementino e dei suoi 1510 voti. Il cuore della maggioranza (2868 voti) delle donne, uomini, giovani sta dalla parte opposta (Michele Angelicchio).



 Redazione

 

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