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08/04/2013

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COMITATO TUTELA MARE GARGANO: NUOVO PRESIDENTE

Clicca per Ingrandire Nella sede di Vico del Gargano, si è riunita l’Assemblea Generale del Comitato Tutela Mare del Gargano per il rinnovo (alla scadenza statutaria dei tre anni) del Direttivo. Nella riunione il presidente uscente Michele E. Di Carlo ha dichiarato la sua indisponibilità a un eventuale nuovo mandato. Da ricordare che il segretario Armando Quaglia era già dimissionario per impegni di lavoro (sostituito dal consigliere Francesco Alaura). Entrambi i dimissionari continueranno, comunque, a essere importante parte attiva del Comitato.

Preso atto, l’Assemblea dopo aver ringraziato tutto il Direttivo uscente per il concreto lavoro fin qui svolto, ha proceduto a eleggere il nuovo Direttivo che, con voto unanime, risulta così composto:
Valentino Piccolo (Vico del Gargano) - presidente
Francesco Alaura (Peschici) - vicepresidente e segretario
Michele Eugenio Di Carlo (Vieste) - consigliere
Tommaso Pio Dell’Aquila (Vico del Gargano) – consigliere.

I TRE ANNI DI ATTIVITA’ DEL COMITATO = Circa tre anni e mezzo sono passati dal Convegno “Le navi affondate al largo del Gargano” tenutosi a San Nicandro Garganico il 28 ottobre 2009, rivolto a sensibilizzare i cittadini e richiamare l’attenzione delle Istituzioni (presente l’assessore regionale Minervini e i sindaci dei Comuni garganici) sulle problematiche che già da anni interessano il Gargano e il mare Adriatico in relazione alla presenza sui fondali, al largo delle coste, di ordigni bellici inesplosi e di navi e container con carichi di dubbia provenienza che destano non poca preoccupazione.

Dopo poco più di un mese (9 dicembre 2009) abbiamo assistito, praticamente impotenti, allo strano spiaggiamento di nove capodogli e la triste fine di sette di essi, sul litorale di Foce Varano, per cause non del tutto definite. Il 10 dicembre 2009, un gruppo di cittadini, già provenienti dall’Associazionismo attivo di tutto il Gargano, individuando la necessità specifica di porre una maggiore attenzione alla tutela del territorio e i relativi specchi acquei, costituiva in Vieste il Comitato per la Tutela del Mare del Gargano, Associazione fuori da alcuna connotazione partitica ma col comune obiettivo e impegno, per quanto possibile, di salvaguardare il proprio territorio.

Il gruppo, composto da esponenti di quasi tutti i paesi garganici, ha così esplicato la propria azione nei seguenti principali punti:
- decisivi interventi presso i Comuni garganici, (abilmente allettati da falsi ritorni economici) per scongiurare, su tutta la costa garganica da Lesina a Manfredonia, l’installazione di megaparchi eolici (off-shore) distanti solo qualche miglia marine dalla costa. Enormi strutture totalmente incompatibili, se realizzati, con l’attività turistica dei luoghi (primaria fonte economica), l’ambiente, il paesaggio, la fauna, l’attività della pesca, la navigazione commerciale e da diporto, e non ultimo il disturbo alle rotte dell’avifauna migratoria.

- Organizzazione della manifestazione del 24 ottobre 2010 a Lesina, col contributo del Cnr, per la rimozione della nave “Eden V”, arenata da circa 20 anni sul litorale di quel Comune. Manifestazione che ha registrato la partecipazione di numerose Associazioni del territorio.

- Vari interventi e manifestazioni contro il pericolo, tuttora presente, di irresponsabili autorizzazioni ministeriali per la ricerca ed estrazione di idrocarburi a poche miglia dalla costa e dalle Isole Tremiti. Tra cui è opportuno ricordare le manifestazioni di protesta alle Tremiti (27 aprile 2010 e 18 giugno 2011), a Termoli (7 maggio 2011 con la partecipazione di Lucio Dalla), a Monopoli (21 gennaio 2012) e a Manfredonia (6 ottobre 2012).

- Svariati decisivi interventi presso le Istituzioni (Comuni, Provincia, Regione, Parco), per azioni congiunte volte a scongiurare ogni forma di violenza a danno del territorio.

- Istanza alla Regione Puglia (20 ottobre 2011) per sollecitare nuovamente l’esigenza di un impellente monitoraggio ed eventuale bonifica dei fondali da un imprecisato numero di navi affondate o arenate, come da inchiesta giornalistica di Angelo Saso “Quella nave insabbiata”, da ordigni bellici inesplosi della seconda guerra mondiale e dell’ultimo conflitto in Bosnia. Problematica, purtroppo, ancora senza risposta.

- Interventi effettuati presso alcuni Istituti superiori dei Comuni del Gargano nord per informare e sensibilizzare i giovani sulle criticità presenti in Adriatico, seguìti dalla proiezione del documentario-inchiesta del giornalista Angelo Saso.

- Partecipazione attiva al Convegno di Vieste sul tema: Raccolta differenziata a rifiuti zero (2011).

- Decisivo intervento a Rodi (31 maggio 2012) utile a scongiurare un tentativo di possibile assenso a ricerche di idrocarburi a solo qualche miglio in più dalla costa.

- Presenza costante a Convegni con le varie Istituzioni aventi a tema primario la difesa del territorio e dell’ambiente sotto ogni aspetto (fra cui: Peschici 24 maggio 2011, Monte S. Angelo 13 luglio 2011).

- Partecipazione al Consiglio Regionale pugliese, col supporto di numerose altre Associazioni (4 settembre 2012), per esprimere un NO a ogni forma di ricerca ed estrazione di idrocarburi, in questo grande lago Adriatico, a qualunque distanza dalla costa. Risoluzione fatta propria e approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale.

Questo, è solo una parte dell’impegno di tre anni della nostra perseverante attività di custodi e difensori del territorio. In ogni dove il Comitato ha fatto sentire sempre la sua voce, con argomentazioni appropriate, serie e circostanziate, non per dire sempre ‘no’ ma per trovare valide formule, largamente condivise, ecosostenibili per scongiurare inutili aberranti deturpazioni del territorio, come da noi proposto e più volte ribadito.

Tanto altro lavoro ci attende, purtroppo anche nell’imminenza (vedi nuovo tentativo di parco eolico off-shore nel golfo di Manfredonia da parte della tedesca Enginering srl trasformatasi per l’occasione in WPD Parco Eolico Marino Gargano Sud con sede in Torremaggiore), e il Comitato per la Tutela del Mare del Gargano continuerà ad affrontare e contrastare, sempre con impegno e determinazione, per la tutela di questo nostro promontorio garganico e non solo. Mare e terra: binomio inscindibile, tutto da proteggere per le generazioni future, dall’irresponsabilità di una becera classe politica e da avventurieri senza scrupoli.

Il nostro impegno futuro, pur consci delle enormi difficoltà, non finisce ai confini del nostro territorio, ma mira ad abbracciare l’intero mare Adriatico e i territori che circondano questo grande lago, al di là di ogni confine. Un impegno cui ci stiamo lavorando in collaborazione con tutti i cittadini e le Associazioni che hanno a cuore il proprio futuro e quello delle generazioni future.

 Comunicato

 

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