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30/03/2013

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LA PROSSIMA NOTTE ORA LEGALE

Clicca per Ingrandire La prossima notte, domenica 31 marzo, alle 2 del mattino, lancette avanti di un’ora perché scatta l’ora legale. Durerà fino al 27 ottobre quando torneremo alla solare. Non si tratta solo di un’ora di sonno in meno e della necessità di risparmiare globalmente energia ma, com’è noto, il cambio d’orario provoca una serie di conseguenze sui normali bioritmi che sono stati anche oggetto di studio per alcuni effetti collaterali negativi non difficilmente percepibili. Fra tutti, un aumento del rischio d’incidenti stradali.

Alcune ricerche hanno stabilito che ad aumentare la frequenza dei sinistri sarebbe la maggiore possibilità di colpi di sonno cui sono soggette molte persone stressate o cronicamente stanche. Basti pensare che secondo l’Inselspital di Berna (Università ufficiale di medicina della capitale elevetica) che si rifà a uno studio canadese, il giorno dopo il cambiamento di orario gli incidenti sulle strade aumentano dell’8 percento.

A tali dati sono giunte anche analoghe statistiche americane e un’indagine condotta dall'Ufficio svizzero per la prevenzione degli infortuni (UPI), che ha analizzato tutti i sinistri stradali fra il 1981 e il 2005 avvenuti la settimana dopo il passaggio all'ora estiva o invernale, arrivando a concludere che aumentano del 7 percento sia i sinistri, sia il numero dei feriti.

La ricerca più completa in relazione agli effetti dell’ora legale sulla frequenza dei sinistri è stata però pubblicata il maggio dello scorso anno in Gran Bretagna. Secondo lo studio britannico, nelle quattro settimane dopo il cambio dell’ora, i feriti aumentano del 19 percento fra gli automobilisti e del 43 fra i motociclisti. Sulla scorta di quanto si sostiene, le cause di queste preoccupanti statistiche stanno nel fatto che nella nostra società si tende a dormire troppo poco rispetto al necessario e in tal senso anche un’ora in meno può comportare effetti evidenti sui nostri comportamenti.

Peraltro, v’è da sottolineare che il nostro organismo ha bisogno di almeno un giorno per regolare l'orologio interno biologico. In tal senso i medici che si sono occupati della questione consigliano di andare a dormire un'ora prima del solito il sabato o, ancora meglio, di cominciare ad anticipare i tempi già una settimana prima.

Giovanni D'Agata*


*fondatore “Sportello dei Diritti”

 Redazione

 

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  Commenti dei Lettori:

-- 30/03/2013 -- 18:54:42 -- vincenzo

Mi son sempre chiesto a pro di chi l'orario legale. Chi risparmia? I cittadini, sicuramente no! Le industrie? Non credo! Il turismo? Al turista basterebbe alzarsi un'ora prima e tutto sarebbe risolto. Quanto costano gli incidenti in più? Non sarebbe più opportuna una maggiore salvaguardia delle vite umane che qualche soldo in più nelle casse di non-ho-capito-chi? Ci vorrebbe un REFERENDUM, o, magari, un semplice sondaggio via internet, per sapere come la pensano i cittadini!

 
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