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22/01/2013

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LA STATUA A RE MANFREDI: DUE I VINCITORI

Clicca per Ingrandire Reso pubblico, nella sede municipale di Manfredonia, il responso della Commissione giudicatrice (foto del titolo; ndr) del Concorso di idee per un intervento artistico scultoreo architettonico intitolato a Re Manfredi. Non c’è un vincitore, bensì due! Due elaborati hanno totalizzato pari punteggio, 61 punti sui 100 massimi, ed entrambi sono stati proposti da gruppi di lavoro. Il primo ha come capogruppo, come definito dal bando, il professor Salvatore Lovaglio e il secondo è invece rappresentato dall’architetto Marianna Di Lauro.

Il progetto del gruppo capitanato dal professor Lovaglio prevede la realizzazione di una statua equestre in bronzo posizionata direttamente a quota pavimento, ridisegnando in parte Piazzale Ferri con sedute costituite da blocchi di pietra sparsi, di diverse misure e altezze. L’illuminazione verrebbe fornita da proiettori a basso consumo e Re Manfredi sul cavallo sarebbe illuminato anche da un proiettore che riprenderebbe i colori della casa di Svevia e dei drappi di Manfredi. La realizzazione del monumento ha un costo pari a 95mila euro, iva esclusa.

L’elaborato del gruppo guidato dall’architetto Di Lauro prevede invece tre ambiti d’intervento tesi alla riqualificazione urbana. L’opera rievoca l’immagine del fondatore della città attraverso un gruppo scultoreo di grandi blocchi in calcestruzzo raffigurante al suolo la figura stilizzata del Re con l’elemento altrettanto stilizzato della corona. Il tutto attraversato da una luce non invasiva a led. La realizzazione ha un costo di 55mila euro, riferito soltanto al primo ambito dell'intervento.

La seduta pubblica - cui hanno assistito tre dei soggetti proponenti, per ironia della sorte nessuno rientrato nell’ex aequo vincente - si è svolta con estrema cura al pari dell’attenzione che fin qui aveva contraddistinto la Commissione composta dal professor Caratù e dall’architetto Sammarco, sotto la presidenza dell’ingegner Lorussi. Come previsto dal bando, si sono prima aperti i sigilli delle buste contenenti i dati anagrafici dei partecipanti al Concorso di idee e verificato se ci fossero eventuali incompatibilità.

Nessuna sorpresa da questo punto di vista. La sorpresa, se così vogliamo chiamarla, è stata apprendere dalla Commissione che dei dieci progetti valutati si è dovuto escluderne due: uno perché riportava le generalità del partecipante in calce alle stampe allegate nel plico (leggerezza dovuta di certo a una sbadataggine, ma tale da inficiare la possibilità che fosse preso in considerazione), l’altro perché “corpo di fabbrica” mancante di elementi per valutarlo e inserirlo in graduatoria.

Qualificati, da titoli e curriculum presentati, tutti coloro che hanno voluto partecipare con una propria proposta o con una di gruppo. Architetti, maestri d’arte, ingegneri, scultori, tutte persone che hanno fatto propria la volontà dell’Amministrazione di dedicare finalmente un ricordo al fondatore della città, Re Manfredi, e hanno dedicato tempo, sforzi, magari nottate su nottate non per l’esiguo premio monetario, ma per ben figurare e magari vedere realizzata la propria opera proposta. Professionisti e persone che vanno ringraziati, qualunque sia stato poi il piazzamento in graduatoria.




 Ufficio Stampa e Comunicazione - Comune di Manfredonia

 

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