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22/06/2008

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VINCE LA SPAGNA AI CALCI DI RIGORE!

Clicca per Ingrandire La migliore occasione? La confusione in area del 15’ del secondo tempo. Il resto? Grande studio nella prima mezzora e poi… grande paura, da entrambe le parti. Un quarto di finale nell’ordine dei migliori quarti. Due squadre che si rispettano ma non si temono. Però… nell’Italia si avverte l’assenza del “distruttore” e del “costruttore”. Gattuso e Pirlo. Niente da dire sui sostituti, che sono sempre dei titolari a tutti gli effetti, ma quel pizzico di cattiveria che scardina il pallone dai piedi dell’avversario e lo appoggia sul piede preciso e intuitivo che farà il lancio, anche di 40-50 metri, ci sono mancati. - APERTA PARENTESI (MALIZIOSA): vuoi vedere che Chiellini, per come ha giocato, l’ha fatto apposta ad azzoppare Cannavaro? CHIUSA PARENTESI -

Abbiamo vissuto la partita fra gli urli, le sirene, i piatti, le trombe di Piazza del Popolo, volume del televisore annullato per l’invadenza delle casse del maxischermo sistemato proprio sotto le nostre finestre, e ci siamo lasciati trascinare, ma in maniera disincantata e poco adrenalinica, dagli incitamenti popolari, commentando da soli una partita non eccelsa dei nostri per la grande vitalità e l’estro dei singoli dell’avversario. Comunque bella, tutto sommato. Sentita, difficile.

Il “voglio che i miei giocatori muoiano sul campo”, sicuramente eccessivo del mister iberico Aragones “il saggio”, ha tirato un sospiro di sollievo quando al 18’, sempre della seconda metà di gara, Donadoni (nella foto in una doverosamente costernata espressione) sostituisce Cassano con Di Natale. Sapevano che colui che avevano soprannominato il “gordo” quando giocava nel Real Madrid, non era più lo stesso e quando non se lo sono visto più tra i piedi hanno finalmente sospirato. Ma il sostituto non ha demeritato. Anzi…

L’arbitro? Senza lode e senza infamia, qualche erroruccio - ci scappa sempre - per fortuna a nostro favore, ma nel complesso più che sufficiente, come si dice a scuola. Però, che sofferenza nell’ultimo quarto d’ora, dopo un inizio eccellente di secondo tempo, quando sembrava che gli Azzurri non ce la facessero più e gli spagnoli invece erano diventati padroni della nostra area, con una esitazione di Buffon salvato dal palo che gli ha rimesso la palla fra le braccia e Toni che toglie la sfera dai piedi di Grosso subito dopo, mentre il grido “Italia, Italia” rimbomba nello stadio.

Quindi, i cinque minuti finali. Ci si prepara psicologicamente (e con i muscoli) ai tempi supplementari. Menomale che li ha sofferti pure la Russia, dice l’incorreggibile ottimista. Intanto corriamo il pericolo della svista del guardalinee che non s’accorge dello stop con le mani, in piena area italiana, dell’attaccante spagnolo Guizza che s’aggiusta il pallone con entrambe le mani. L’arbitro è lì, e lo vede. Si tira un sospirone. Ma stentiamo, poche palle giocate in verticale e infine… i supplementari.

Occasioni su tutti e due i fronti. I cambi sono terminati per gli spagnoli, ancora uno per Donadoni. Entrerà Del Piero, pensando ai calci di rigore che occupano l’orizzonte? Sta a chi è rimasto in campo comunque concludere la partita. Non si riesce a capire chi ci crede di più nella vittoria. Forse Toni che continua a dannarsi… senza costrutto. Se contassero i falli, la Spagna alla fine del primo supplementare sarebbe vincente: 24 contro 22. Le due squadre boccheggiano, il caldo si fa sentire, e lo sforzo pure. L’acido lattico accumulato annebbia le idee. Qualche errore di troppo. L’acqua scorre a fiumi in attesa del secondo tempo.

Pochi minuti ed entra Pinturicchio, fresco, agile, pieno d’energie, un bel numero sulla linea di fondo. Nota positiva: continua il fair play, su entrambi i fronti: l’arbitro, unico responsabile dell’interruzione del gioco non si decide e ci pensano i giocatori a buttare la palla fuori se qualcuno cade e non si rialza. Si riprende. Lo spettro dei rigori è sempre più vicino... vicino... vicino... Non è più vicino! Si tirerà sotto la curva dei tifosi iberici.

Villa (Spagna)… segna!
Grosso (Italia)… segna!
Cazorla (Spagna)… segna!
De Rossi (Italia)… para Casillas!
Senna (Spagna)… segna!
Camoranesi (Italia)… segna!
Guizza (Spagna)… para Buffon!!
Di Natale (Italia)… para Casillas!!!
Fabregas (Spagna)… segna!!!!!

La Spagna è in semifinale.

 Redazione

 

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