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11/12/2012

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ARANCIA E LIMONE FEMMINELLO SOTTO TUTELA

Clicca per Ingrandire Tutela dei produttori e incentivi per la filiera della qualità dei pregiati ‘giardini’ degli agrumi del Gargano. Vale 300mila euro il progetto di “Tutela e valorizzazione dell’Arancia del Gargano Igp e Limone Femminello del Gargano Igp” proposto dal ‘Consorzio Gargano Agrumi’ in partnership col Parco Nazionale del Gargano (cofinanziatore dell’investimento). Il bando vinto è quello degli ‘Aiuti di assistenza tecnica e promozionale a sostegno della produzione di prodotti agricoli di qualità per il tramite di organismi associazioni di produttori (Decreto n. 222/2010 – MiPAF ex Agensud’ che mira essenzialmente a incrementare il numero di produttori aderenti alla Igp, tutelare le produzioni Igp e promuovere la conoscenza del prodotto e delle sue caratteristiche qualitative).

L’area garganica premiata dalla proposta di intervento coincide con quella dell’Oasi agrumaria nei Comuni di Ischitella, Rodi Garganico e Vico del Gargano. Proprio presso quest’ultimo, nei giorni scorsi, i presidenti del Parco Stefano Pecorella e del Consorzio agrumi Alfredo Ricucci (foto del titolo, al centro, da dx a sx; ndr) hanno incontrato imprenditori, operatori del settore e rappresentanti delle associazioni di categoria e del mondo politico-istituzionale per spiegare loro le opportunità offerte dal progetto finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Al Consorzio, costituitosi nel gennaio 2001, aderiscono 34 operatori fra produttori di base, confezionatori e trasformatori per una superficie complessiva di circa 100 ettari.

Due gli assi principali sui quali verterà l’intervento. Il primo riguarda le “Attività di tutela delle produzioni” e corrisponde all’obiettivo di garantire l’autenticità delle produzioni e il rispetto delle norme di commercializzazione. Rientrano in questo ambito le attività delle ricerche di mercato, i sistemi di monitoraggio e gestione ambientale, la vigilanza, l’introduzione di sistemi per garantire il rispetto delle norme di commercializzazione, l’istruzione degli operatori del Consorzio e dei produttori. Tali attività porteranno entro il termine del programma a un incremento dei produttori aderenti al sistema di produzione Igp e a un conseguente ampliamento dell’offerta di prodotto tutelato immessa sul mercato.

Il secondo asse d’intervento, sul quale avrà competenza diretta l’Ente Parco (che ha stipulato un protocollo d’intesa col Consorzio Agrumi del Gargano), verterà sulle “Attività di valorizzazione delle produzioni” ed è volto a incrementare la notorietà dei prodotti Igp al fine sia di favorire l’ingresso nel Consorzio e l’adesione all’Igp da parte di produttori, sia di far conoscere a consumatori e operatori della filiera, a livello nazionale e internazionale, le caratteristiche qualitative distintive del prodotto. Rientrano in queste attività: misure di sostegno relative alla partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità, redazione e stampa di materiale informativo, divulgativo e promozionale, eventi divulgativi finalizzati alla diffusione dei benefici nutrizionali e alle peculiarità distintive dei prodotti, partecipazione a manifestazioni fieristiche di rilevanza internazionale e organizzazione di workshop scientifici.

E’ stato altresì rilevato che il consumatore italiano percepisce i prodotti nazionali come garanzia di bontà e gusto. Tale garanzia è ancora poco riconosciuta per gli agrumi del Gargano. La garanzia di qualità, origine e tracciabilità offerta al consumatore per tali prodotti, grazie al marchio Igp, rappresenta perciò un elemento molto importante di visibilità, trasparenza e ottenimento di fiducia dei consumatori. “Il progetto - spiega Pecorella - ha un rilevante valore strategico nella logica della valorizzazione integrata del territorio per quel che concerne la promozione delle produzioni tipiche e della certificazione di prodotti e servizi. Sono sempre stato convinto che non dobbiamo inventarci nulla di straordinario per rimettere in moto, seriamente e in maniera duratura, l’economia del Gargano. Con questo intervento andiamo a dare fiducia e solidità a un settore che come tanti altri sta subendo gli effetti della crisi economica e delle calamità naturali.

“Spero - prosegue - che la visibilità concreta e mirata a uno dei nostri prodotti tipici e locali serva non solo a valorizzare il reddito di pochi, bensì la ricchezza per tanti e di un territorio nel quale le prospettive occupazionali dei nostri ragazzi devono essere alimentate dalla promozione delle nostre risorse più autentiche, quali arance e limoni dell'Oasi agrumaria. Come Ente - conclude - stiamo puntando molto a qualificare la nostra azione di governo per il raggiungimento degli obiettivi volti a rendere qualitativamente migliori i prodotti (a esempio attraverso le filiere di qualità) e i servizi. Se riusciremo a incentivare il perseguimento degli obiettivi insieme alle comunità dei produttori locali, sono sicuro che avremo positive ricadute occupazionali e quindi aumento del reddito territoriale. Tracciabilità e creazione di un paniere di prodotti a marchio Parco sono azioni strategiche già attivate che spero possano vedere presto la luce”.


LA SCHEDA = Gli ettari coltivati complessivamente sul Gargano sono circa 800, di cui 650 circa (270 a limoni e 380 ad aranci) nei Comuni di Vico del Gargano, Rodi Garganico e Ischitella. La superficie media aziendale è di mezzi ettaro e tale dato, peraltro tipico delle regioni meridionali, ha determinato una lentezza da parte delle aziende alla partecipazione al sistema di certificazione. Il progetto assolve a una funzione strategica nella direzione di ampliare la base degli aderenti al consorzio e di conseguenza aumentare la riconoscibilità dei prodotti tutelati con effetto moltiplicatore sulla importanza di aderire al sistema di certificazione della qualità.

ARANCIA DEL GARGANO IGP = L’Arancia del Gargano Igp presenta una forma sferica e una pezzatura non eccessivamente grande. Il sapore è dolce e il profumo forte e caratteristico. Fattori distintivi del prodotto sono l’epoca di maturazione (fine aprile-maggio e anche agosto) e la spiccata capacità di resistere per tempi anche molto lunghi. In passato tale caratteristica permetteva a queste arance di viaggiare per 30 e anche 40 giorni, arrivando dal Gargano, integre, fino a Chicago o New York. L’Arancia del Gargano Igp può essere consumata allo stato fresco, a spicchi o in spremute, ovvero come ingrediente di insalate o ancora come guarnizione. Le arance possono essere inoltre cucinate quali costituenti di raffinati piatti in agrodolce o impiegate alternativamente per bevande, liquori e frutta candita. Registrazione europea con regolamento CE 1904/2000 pubblicato sulla GUCE L. 228/57 dell’8 settembre 2000.

LIMONE FEMMINELLO DEL GARGANO IGP = Il Limone Femminello viene coltivato negli agrumeti dei Comuni di Vico del Gargano, Ischitella e Rodi Garganico, ovvero lungo tutto il tratto costiero e subcostiero settentrionale del promontorio del Gargano in provincia di Foggia. E' il limone più antico d’Italia: le prime documentazioni storiche su questo limone risalgono all'anno Mille, mentre la più antica testimonianza dei dati produttivi della zona risale alla statistica del Reame di Napoli del 1811, quando ben il 60 percento della produzione era destinato all'esportazione. Già nel 1884 era attiva una prima rete commerciale col continente nord-americano che assorbiva gran parte della produzione agrumaria.

Il Limone Femminello presenta una scorza sottile e tenera e, grazie alla qualità ambientale del contesto in cui si produce, presenta caratteristiche uniche per genuinità e soprattutto particolarità dei profumi che ha rispetto ai limoni prodotti nelle altre regioni italiane. Può essere a scorza gentile (lustrino) o oblungo. Il primo ha buccia particolarmente liscia e di spessore sottile, colore giallo chiaro, peso non inferiore a 80 grammi e un succo che costituisce il 35 percento del peso del frutto; il secondo ha buccia di spessore medio, più o meno liscia, colore citrino intenso, peso non inferiore a 100 grammi e succo pari almeno al 30 percento del frutto. Il Limone Femminello è ottimo sia per la preparazione di marmellate e canditi, sia per il limoncello. Nel febbraio del 2007, dopo un lungo iter, giunge finalmente il riconoscimento di I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta) per il "Limone Femminello del Gargano" (Reg. CE n. 148 del 15.02.07)


 Ufficio Stampa Parco del Gargano

 

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