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22/06/2008

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PER UNA PROGETTUALITA SOCIO-SANITARIA DI "AREA VASTA"

Clicca per Ingrandire  Emersi dal “focus-group” di Foggia alcuni indirizzi di approfondimento riguardanti l’infrastrutturazione tecnologica che potrebbe sostenere alcune sperimentazioni in atto come il telesoccorso e la telecardiologia
La casa è il tema sociale più rilevante che emerge anche dall’osservatorio dei Piani Sociali di Zona che pure, istituzionalmente, dovrebbero occuparsi solo delle problematiche socio-sanitarie. Segno che l’emergenza abitativa, specie nelle grandi città, ha un impatto sulla qualità della vita delle persone tanto forte da occupare risorse, attenzione ed energie dei presìdi che si occupano di politiche sociali.
È quanto è emerso nel corso di un “focus-group” sulle problematiche socio-sanitarie nel Piano strategico di area vasta “Capitanata 2020”, che si è svolto venerdì 20 nella sede del Laboratorio di Pianificazione Strategica del Comune di Foggia. All’incontro hanno partecipato Maria Rosaria Bianchi, componente dell’Ufficio del Piano Sociale di Zona di Foggia, Maria Sipontina Ciuffreda e Eleonora De Cristofaro, coordinatrice responsabile e componente dell’Ufficio di Piano di Manfredonia, Vittoria Gualano, Mario Conti e Costanzo Cascavilla, coordinatrice responsabile e componenti dell’Ufficio di Piano di San Marco in Lamis, Vincenzo Di Maggio, rappresentante ASL Foggia nei Coordinamenti istituzionali dei Piani Sociali di Zona, Antonio Cocco, amministratore di Euromediterranea, società che coadiuva al Piano Sociale di Zona di San Severo. Il “focus group” era coordinato da Pierpaolo Gaudiano, del Laboratorio di Pianificazione Strategica del Comune di Foggia.
L’incontro è servito a lanciare una riflessione sui temi del welfare, in modo da integrare il Piano strategico in corso di definizione che finora si è prevalentemente occupato degli indirizzi più legati allo sviluppo economico. Lo stesso assessore regionale alla Programmazione e Politiche comunitarie, Francesco Saponaro, in una riunione con le aree vaste pugliesi del 29 maggio scorso, ha sottolineato che «la pianificazione degli interventi di carattere socio-sanitario, volta al rafforzamento dell’offerta distrettuale, non può prescindere da un confronto con gli enti locali che rappresentano il livello istituzionale sicuramente più vicino al cittadino. Pertanto - aveva aggiunto Saponaro - proseguirà la collaborazione già avviata dalla Regione con i singoli territori di Area Vasta nei quali vengono programmati i Piani di zona e discussa la programmazione sanitaria nella Conferenza dei Sindaci».
Gaudiano ha anche sottolineato la “novità” che, in tema di politiche sociali, emerge dal ciclo di programmazione 2007-2013, riguardante la possibilità di accedere a finanziamenti per la realizzazione di infrastrutture socio-sanitarie, opportunità preclusa nei precedenti cicli di programmazione dei Fondi europei di sviluppo regionale. Naturalmente la “taglia” che le progettualità socio-sanitarie che “Capitanata 2020” devono vestire è quella extra-large dell’area vasta, cioè interessare tutto il territorio e non i singoli comuni. Ma, già; un più stretto coordinamento con l’ASL; una comunicazione efficace e univoca dei servizi di welfare, pressoché sconosciuti dalla cittadinanza; l’effettiva funzionalità delle Porte Sociali, i punti unici di accesso ai servizi socio-sanitari territoriali. L’incontro è servito anche a scambiare alcune “best-practice”, come quella che contraddistingue Foggia che ha la vicepresidenza nazionale della rete di 134 Comuni aderenti al progetto “Citta Sane”: il prossimo 4 luglio, Foggia sarà chiamata a presentare la sua esperienza a Sacile, in provincia di Udine, nel convegno “Città sane - OMS, comuni in rete per salute qualità della vita e del territorio”. Nel corso del focus-group, la rilevanza del tema dell’emergenza abitativa è stata sottolineata da Manfredonia, dove i contributi alla locazione sono gestiti proprio dall’Assessorato alle Politiche sociali: nel 2007, a Manfredonia, ben 1.290 nuclei familiari hanno beneficiato del contributo regionale integrativo ammontante a 1 milione e 105.530 euro. Altri temi, quali i servizi di welfare e la qualità della vita nelle campagne e nelle borgate o le relazioni con il privato sociale nelle strategie pianificatorie, saranno oggetto di successivi approfondimenti.


 Comunicato stampa Capitanata 2020

 

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