IN PEZZI LA STORIA DEL GARGANO

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23/11/2012

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IN PEZZI LA STORIA DEL GARGANO

Piogge copiose e totale non curanza della struttura: ingredienti perfetti per consumare una struttura già notevolmente usurata dalle infiltrazioni. Stiamo parlando dell’ex convento francescano (foto del titolo; ndr), ex sede del Municipio di Cagnano Varano, che dal 1995, cioè da quando il Comune è stato trasferito nella nuova sede, è in totale stato di incuria. Il 21 scorso, dopo le lunghe precipitazioni, è crollato il tetto in tegole che si è riversato sul solaio già semidistrutto qualche anno fa, quando sempre a causa delle infiltrazioni venne giù il soffitto affrescato dell’antica aula consiliare. Sono intervenuti sul posto i Vigili del Fuoco ed è stato chiuso l’intero sagrato di Piazza Giannone, compresa la Chiesa di Santa Maria delle Grazie (foto 1-2 sotto). A rischio anche i contigui locali della Parrocchia Santa Maria della Pietà.

“Il 2009 - commenta il presidente dell'Associazione “Schiamazzi” di Cagnano Varano, Emanuele Sanzone - facemmo un incontro pubblico organizzato in collaborazione con altre associazioni e la Parrocchia Santa Maria prima ancora che cadesse il soffitto interno affrescato dell'aula consiliare, ma purtroppo anziché prevenire si preferisce sempre arrivare al capezzale del morto. Siamo stati come Cassandra che aveva previsto la fine di Troia e non fu ascoltata. I nostri appelli allo stesso modo sono rimasti non ascoltati. Non è solo un edificio storico a cadere in pezzi, ma il simbolo di un paese”.

“E' amaro - dichiara Teresa Maria Rauzino, presidente del Centro Studi Martella di Peschici - constatare che i monumenti di Cagnano e di tutto il Gargano stanno sgretolandosi inesorabilmente sotto i nostri occhi. Allertammo l'Amministrazione comunale, nel convegno citato da Sanzone, e lanciammo insieme alla professoressa Dina Crisetti e a Giuseppe Laganella un grido d'allarme per l'ex convento francescano di Cagnano, per l'ex Idroscalo di San Nicola Imbuti, per l'abbazia di Kalena e per le Torri del Varano di Ischitella. Ma le nostre voci sono rimaste inascoltate.
“Intanto - prosegue - a Kalena è crollato il tetto dell'abside, le torri del Varano sono fatiscenti, l'idroscalo è un deserto dei tartari, adesso è crollato il tetto del convento cagnanese. Dove sono gli organi preposti alla tutela, dove sono i Comuni, dove sono i cittadini che reclamano la fruibilità dei monumenti che sono la ricchezza del territorio? La società civile garganica è inesistente, i politici pensano solo ai loro egoismi”.

Dopo che la notizia è rimbalzata sui media locali sono arrivate le prime reazioni delle istituzioni al crollo di parte del tetto dell’ex convento di Piazza Giannone. “Sono rammaricato per l’accaduto - ha commentato il vicesindaco Michele Di Pumpo ai microfoni di Schiamazzi. - Se fossi stato un politico degli anni Ottanta, non avrei mai fatto spostare il Municipio da quella struttura”. Nel frattempo alla Gazzetta del Mezzogiorno il sindaco Nicola Tavaglione ha dichiarato di “voler denunciare pubblicamente il commissario della Comunità Montana del Gargano, Gaetano Cusenza, e uno degli assessori dal momento che per mettere in sicurezza l’ex convento c’era un progetto dell’Ente del valore di 500mila euro che però non sono stati mai versati”.

Associazione

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Commenti dei Lettori:

-- 25/11/2012 -- 11:00:28 -- vincenzo

Non è l'Italia, da terzo mondo; è il Sud e, del Sud, peculiarmente il GARGANO). Frequentando il Veneto da circa dieci anni, ne ho visti di monumenti (e semplici manufatti) più o meno storici tenuti in perfetto ordine! Noi, ci vediamo crollare tutto, attorno, e viviamo nella più assurda delle indolenze!