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22/11/2012

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CONCERTO PER IL SANTO

Clicca per Ingrandire “Quando Gesù picchia alla porta della nostra casa, apriamogli e diamogli il benvenuto”. Con queste parole dello stesso fraticello del Gargano e sulle note di “Spring Time” di Yiruma è iniziato il concerto in omaggio a San Pio, tenutosi domenica 18 novembre nella Chiesa Matrice Sant’Elia di Peschici, organizzato dalla locale Associazione Musicale “Arcobaleno”. Un invito a non voler essere sordi ma avere il coraggio e la forza di spalancare le porte del nostro cuore a Cristo. E l’Associazione come ogni anno non poteva mancare all'appuntamento!

“Quello per San Pio è un concerto che organizziamo pur tra mille impegni con grande passione e superando ostacoli anche di natura logistica, ma l'amore per il Santo e la musica sono più forti di ogni difficoltà”. Con queste parole la direttrice artistica di “Arcobaleno”, Maria Antonietta Fasanella (foto 1 sotto; ndr), esprime la sua soddisfazione al termine della serata. Il concerto, seguito da un pubblico presente e interessato, si è dipanato in diversi momenti che hanno avuto lo scopo di ricordare alcune fasi salienti della vita di Padre Pio (le stigmate, il rapporto con la Madonna…) accompagnate dalle note del pianoforte di Maria Antonietta Fasanella e Valentina De Nittis (foto 2) che hanno fatto da trait-d’union alle voci delle lettrici.

Commovente la poesia di San Pio da Pietrelcina del Santo Padre Giovanni Paolo 2° letta da Maria Luisa Ercolino (foto 3) e accompagnata da un pezzo di Vinciguerra intitolato “Lilla”. Molto apprezzato il momento in cui Maria Antonietta Fasanella ha suonato la canzone “Mamma”, di Bixio, molto amata da Padre Pio e dove chi scrive ha raccontato l'aneddoto legato alla canzone che spesso gli cantava Beniamino Gigli (foto 4), figlio spirituale di Padre Pio e tenore di fama internazionale (cantò in tutti i più importanti teatri del mondo). Gigli desiderò conoscere Padre Pio e si recò a San Giovanni Rotondo per incontrarlo. Quando gli si avvicinò si sentì dire: “Giovanotto, cambia la camicia. Ti chiami Gigli ma non sei un giglio. Hai la camicia bianca ma la tua anima è sporca”. Il cantante scoppiò in lacrime e da quel giorno iniziò per lui una nuova vita. Nell'orto del convento cantava per Padre Pio e quando gli intonava “Mamma”, il Frate Santo si commuoveva fino alle lacrime pensando alla sua amatissima madre.

Tutti i brani eseguiti al pianoforte sono stati accompagnati dalla lettura di aforismi e brani scelti della vita del Santo. Molto toccanti le note suonate da Valentina De Nittis “Limbo”, di Einaudi, che hanno fatto da apertura alla lettura sulle stigmate. Alla conclusione il pianoforte ha vibrato con forza rilasciando le dure note (quasi a significare sentimenti di paura) di Black Sky che hanno preparato la scena alla lettura del transito, un momento di commozione e grande tenerezza allo stesso tempo che ha ricomposto, attraverso la voce della sottoscritta (foto 5), gli ultimi momenti della vita di Padre Pio accompagnato da “Al chiaro di luna” di Beethoven.

Il tutto si è svolto con grande semplicità, un “arcobaleno” di note in un’atmosfera magica quasi surreale, in una chiesa raccolta in assordante silenzio, coinvolta, attenta e a tratti commossa.

Camilla Tavaglione

 Redazione

 

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