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14/11/2012

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AMORE PER I LUOGHI

Clicca per Ingrandire Terzo appuntamento con “Ecotium” l’Economia dell’Ozio 2012, manifestazione del Distretto Culturale Daunia Vetus che per la sua 4ª edizione ha scelto come tema “L’Amor loci” (l’amore per i luoghi – foto del titolo, focus copertina; ndr). Dell’amore per i luoghi e di come questi si arricchiscono di opere, per diventare essi stessi magnifiche espressioni artistiche, parlerà uno dei maggiori esperti italiani, mons. Giancarlo Santi (foto 1 sotto), presidente della Amei (Associazione Musei Ecclesiastici Italiani) e già direttore dell'Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici, che affronterà il tema dei “Musei Sacri e l'anima dei luoghi”.

L’incontro si terrà a Troia, venerdì 16 novembre alle 18.30 nell'Auditorium del Museo Capitolare del Tesoro della Cattedrale. Ad accogliere l’illustre ospite sarà il presidente del Distretto Culturale, mons. Domenico Cornacchia mentre porterà il saluto della città il sindaco Edoardo Beccia. I Musei Sacri rappresentano in Italia il 50 percento circa dei beni artistici esposti e fruibili dal pubblico di visitatori, turisti, studiosi e appassionati. In maggior parte, il più delle volte, sono accolti in luoghi di eccezionale valore storico e architettonico.

Molti di questi musei sono luoghi dal fascino struggente e addensano, nelle loro sale, secoli e secoli di arte sacra: dipinti, pale, sculture, pergamene, paramenti, argenterie, suppellettili e oggetti di culto. Insomma, vere e proprie rarità raccolte dalla certosina competenza di vescovi, sacerdoti, monaci, chierici, confratelli e devoti. Anche nei Musei Sacri di centri piccoli e poco conosciuti è facile incorrere in veri e propri capolavori in senso assoluto. Non a caso, la Chiesa è stata da sempre e ovunque la committente più assidua, munifica e prolifica, per molte epoche, di manufatti e opere d’arte.


L’OPINIONE – “Orizzonti, scrigni e tesori di Puglia” (di Rossella Marchese, studente fuori sede)

“Si tratta di attendere la farfalla che ne uscirà”: così nell’ultima sua fatica, “Di tutte le ricchezze”, Stefano Benni manifesta in sintesi olivettiana il nuovo modello del distretto culturale Daunia Vetus. La sua atipicità e la sua natura sperimentale, figlia del distretto culturale evoluto teorizzato da Pietro Valentino, rivelano l’esperienza-tipo e il modello vincente per la gestione e valorizzazione integrata dei beni culturali ecclesiastici. E’ lo stesso Giancarlo Santi ad asserire che “In Italia il fenomeno tentacolare di reti e distretti di musei religiosi non è solo testimonianza di pura effervescenza ma frutto abbondante della passione per i propri territori: “L’Amor loci”.

Il fil rouge dell’edizione 2012 di Ecotium non è altro che quello ‘stupor mundi’ tanto caro a Federico II di Svevia, sposo del coraggio della dolceamara collina di Troia. Qui, dove osano i gamberi, va in scena quella meravigliosa e bizzarra variazione del ‘mos latino’: la transumanza di buoni costumi sino a desideri migliori. Gli studenti fuori sede, lontani dalle loro radici, conoscono bene il capogiro da smarrimento: trama di città dilaniate e prive di quell’anima, di cui parlerà l’architetto Santi, propria dei musei sacri. In un paese come Troia, “armato” da storia e concilii, e dai contorni indiavolati, l’avventura di “la Refola” riprende forma nel Distretto Daunia Vetus: una smisurata preghiera al cielo, ma anche e soprattutto un’accorata impresa civica, progetto visionario del cordone ombelicale degli ‘Exultanti’, amici del luogo e cittadini del vissuto troiano.

Una necessità storica e culturale, dunque, che trova nel coraggio, nell’audacia e nell’amore gli ingredienti più nobili di una vera e propria esplorazione delle ricchezze inespresse del bacino dauno. Ciò che connota l’esperienza del Distretto non è altro che quel credo spietato del gladiatore ferito, nell’eco eterno delle gesta cittadine, che in ultimo si fa ‘spes’ e vittoria alata. Se da un lato De André cantava quel marchio speciale di speciale disperazione, proprio della morte di un ‘humus’, che ridona una goccia di splendore, umanità, verità; dall’altro un caro amico, appassionato di Troia, ricorda ogni giorno quanto il profumo delle buone abitudini di un popolo possa tramutarsi in desiderio e responsabilità corale. La stessa responsabilità che ha investito e vestito il territorio di energie e strumenti sinora scordati.

Prendere le mosse dal sostrato culturale delle logiche e dinamiche “camperistiche”, divinare - in tal modo - l’idea di Lillino Altobelli è allo stesso tempo dare voce e dimora alla fantasia viandante della koiné dauna. “Normografare” la natura civica del distretto religioso è una scelta, difendere le risate e salvare l’allegria di un territorio è l’unica verità, in nome di quella fede mistico-pasquale nella ‘pietra scartata che diverrà testata d’angolo’. E non finisce mica il cielo… la tensione evolutiva è all’apice! Ne parleremo, con umanità, il 16 novembre nel terzo appuntamento di Ecotium 2012 proprio con mons. Giancarlo Santi.




 Comunicato stampa

 

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