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12/11/2012

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OLIO PUGLIESE NELLA VITTORIA DI OBAMA?

Clicca per Ingrandire Ora che è stato riconfermato Barack Obama come presidente degli Stati Uniti d’America per “four more years” (quattro anni ancora), ha vinto anche l’Italia oppure no? Alemanno, Vendola, Prodi, Renzi, Di Pietro, Cicchitto, Letta, Frattini e tanti altri sono convinti di sì, anche noi lo siamo ma sarà solo la storia futura a dare una risposta concreta a questa domanda. Per ora ci sembra di capire che ha vinto quell’Italia che non ha gradito per nulla l’infelice intervento di Romney quando, nel discorso sulla politica estera in Virginia, il repubblicano ha affermato che le politiche del presidente Obama ridurranno gli Stati Uniti a una situazione di difficoltà come quella che in Europa vediamo in Paesi come l’Italia. Uscita decisamente infelice. L’ha pagata.

Ha vinto quell’Italia che apprezza una America aperta verso l’Europa e verso il mondo e non chiusa in se stessa, come era nelle mire del candidato repubblicano. Un’America multietnica e multiculturale. Obama è stato rieletto infatti dagli immigrati, dai giovani, dalle donne e dagli operai. E ha vinto quell’Italia che ama Michelle Obama (quasi alla stessa stregua di suo marito) e la vede come la “mamma” di milioni di ragazze e ragazzi americani, attenta alla loro crescita sana e vitale. Quell’Italia che ama Michelle (rieletta anche lei, ovviamente, First Lady) al punto di omaggiarla con una delle icone più importanti, rappresentative ed emblematiche del Bel Paese, un ulivo monumentale salentino di oltre 1.400 anni e tutto l’ottimo olio extravergine d’oliva che l’albero ha saputo produrre e le sarà recapitato all’ambasciata a Roma o direttamente alla Casa Bianca. Simboli di pace, di storia, di forza, di salute e, infine, simboli indiscussi della buona e sana Dieta Med-Italiana, così cara al popolo italico.

A proposito dell’assegnazione a Michelle Obama di “La Regina” (così è conosciuta la pianta d’ulivo sul territorio - leggi puntodistella.it/news.asp?id=5550), in una nota ufficiale è stato comunicato nei mesi scorsi che la First Lady non avrebbe mancato di visitare il “suo” albero nelle campagne salentine di Vernole-Lecce, per conoscere e vedere di persona la sua imponenza e magnificenza. Ed è per questo, quindi, che ora Michelle è tanto attesa nel Salento (foto del titolo; ndr). A dirla tutta, sarebbe stata altrettanto attesa e ben accolta anche se fosse stata una “ex” First Lady, ma questa sua riconferma certo non guasta, anzi.

Particolarmente soddisfatto della rielezione lo è anche Francesco Pacella, assessore all’agricoltura e al turismo della Provincia di Lecce in quanto, in questo modo, avrà decisamente più spessore la terza fase del progetto “Ulivo a Michelle Obama”, ossia la visita nel Salento di Michelle (la prima è stata l’assegnazione ufficiale dell’albero, avvenuta il 25 maggio, e la seconda la raccolta delle olive e la produzione dell’olio, avvenuta il 27 ottobre. Un progetto pubblicato e divulgato in tutto il mondo e letto da oltre tredici milioni di persone in tutti i continenti.


LA SCHEDA = L’albero d’Ulivo denominato “La Regina” (foto 1 sotto) è un’imponente pianta ultramillenaria della varietà autoctona “Ogliarola Leccese”. Ha un’età stimata di oltre 1.400 anni e misura una circonferenza alla base di circa 14 metri. E’ posizionata in agro di Vernole-Lecce (Puglia), individuabile su Google Maps attraverso le coordinate: 40.33.17.80N – 18.26.85.90E. Nelle sue vicinanze vi sono altri ulivi altrettanto importanti, conosciuti come “Il Re”, “Il Faraone”… “La Regina” può arrivare a produrre fino a sei quintali di olive, capaci di trasformarsi in un massimo di cento chili di ottimo olio extravergine d’oliva.

 Comunicato stampa

 

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  Commenti dei Lettori:

-- 17/11/2012 -- 17:34:50 -- vincenzo

Nel 2° cpv c'è questo passaggio: "un ulivo monumentale salentino di oltre 1.400 anni e tutto l’ottimo olio extravergine d’oliva che l’albero ha saputo produrre e le sarà recapitato all’ambasciata a Roma o direttamente alla Casa Bianca". Domanda di un curioso: l'albero donato all'attuale first lady Michelle, passerà in eredità ai figli o la donazione è vita natural durante della stessa? Quando, fra 4 anni, non sarà più F.L., l'olio continuerà ad essere inviato a Roma o negli USA o verrà lei o qualche erede a raccogliere le olive e farle molire? Non è provocazione; mi piace Obama, mi piace Michelle, mi piace sapere che potrebbero fermare qualche guerra.

 
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