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20/06/2008

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NON SI PLACA LA "QUERELLE" CMG - CENTRO STUDI MARTELLA

Clicca per Ingrandire  L’INTERVENTO DI CHILLULLA’

Intervengo qui perché per farlo al link postato (http://www.puntodistella.it/news.asp?id=586) bisogna non solo registrarsi (logico), ma anche prestare il proprio consenso al trattamento dei dati personali (non altrettanto logico). Lo faccio per dire che a me la polemica della Rauzino sembra strana assai. Non perché non ritenga meritevole di attenzione da parte delle pubbliche amministrazioni il lavoro del Centro Studi "Martella" o perché metta in discussione la qualificazione degli studiosi; è perché non comprendo quale sia l'oggetto del contendere.

Delle due l'una: o pensiamo che la spesa "culturale" delle amministrazioni debba essere normata (significa albo delle associazioni, regolamenti, piano dell'erogazione dei contributi ecc.) oppure ci affidiamo alla discrezionalità (e mi pare sia questo il caso). Se il criterio è la discrezionalità, la querimonia sul numero più o meno grande di copie acquistate mi sembra davvero risibile. Mi sembra molto rauzinesca la pretesa di dirsi da soli che si è bravi, o di farselo dire dal Circo Barnum dell'intellettualità a complimento reciproco; né comprendo perché l'amministrazione pubblica dovrebbe farsi carico "a pié di lista" di iniziative e lavori svolti da terzi seguendo un proprio legittimo percorso.

Esistono i progetti da sottoporre ad approvazione, i lavori in collaborazione, i patrocini preventivi, no? Può essere ragionevole e giusto che un'associazione come questa riceva un sostegno pubblico, e che le sue idee trovino accoglimento in sede istituzionale; ma è comico fissare questo principio partendo dall'elemosina, dall'elargizione di una modesta somma a titolo di rimborso parziale camuffata da acquisto di volumi. O si crede che la spesa sia illuminata e politicamente corretta quando riguarda noi e clientelare quando riguarda gli altri?


LA RISPOSTA DI TERESA MARIA RAUZINO

Ma lo sa, caro Chilulla, qual è l'entità dei finanziamenti normati dalla Provincia di Foggia, dove siamo inseriti nell'albo delle associazioni, dove c'è un regolamento, dove esiste un piano di erogazione dei contributi? 600 euro lordi. Precisiamo che questa somma è stata elargita solo a 4 associazioni, tra cui la nostra, che dimostrano di aver fatto tantissime attività documentate. Lo sa quanto hanno preso le altre associazioni? 200 euro. Se lei ritiene che siano dignitose... Queste somme sarebbero da rimandare al mittente e lo faremmo volentieri, mi creda, se non fosse per il rispetto istituzionale che ci ha sempre contraddistinto in tutte le nostre azioni.

Ma adesso la misura è davvero colma. Pretendiamo trasparenza e chiederemo la visibilità delle erogazioni elargite dai vari enti per il settore cultura, com'è nostro diritto.

Chi le ha detto che non presentiamo un progetto? Il nostro progetto è la pubblicazione di una collana editoriale "I luoghi della memoria" ormai nota a tutti per la qualità del lavoro. Non siamo abituati a vantare meriti inesistenti, i nostri libri sono vidimati e presentati da professori universitari noti non solo a livello regionale, ma nazionale, ineccepibili per la loro metodologia e serietà scientifica: il prof. Raffaele Licinio, il prof. Pasquale Corsi, la prof.ssa Liana Bertoldi Lenoci, il prof. Saverio Russo, il prof. Angelo Massafra, etc. La sottoscritta è socia della Società di Storia Patria della Puglia, molti autori sono docenti universitari. Altro che autoincensarci.

E' un dato oggettivo, la qualità del nostro lavoro, visionabile in Internet sui vari siti autogestiti dell'Associazione.

PS - Riporto, a supporto di quanto affermato sopra, lo stralcio della determina del segretario generale della COMUNITA' MONTANA DEL GARGANO, in cui il prof. Serricchio presidente della Società di Storia Patria sezione Gargano, esprime il suo giudizio sull'ultimo volume del Centro Studi:

- il Prof. Cristanziano Serricchio, con nota acquisita al protocollo di questo Ente al n. 1786 in data 10 aprile 2008, in riscontro alla nota di questo Ente proc. n. 7555 del 26 novembre 2007, ha espresso parere favorevole all'acquisto delle copie del detto volume, così argomentando: «Ne “I luoghi della memoria" del Centro Studi G. Martella di Peschici, a cura di Teresa Maria Rauzino e Bertoldi Lenoci, è stato pubblicato recentemente (2008) sotto gli auspici della Comunità Montana e delle fondazioni I. Nievo e Pasquale Soccio il citato volume, circa 400 pagine, della Collana che contiene articoli di studi e ricerche di vari autori su un aspetto preminente nella conoscenza della storia e della civiltà del Gargano quale è appunto la religiosità popolare. Ne danno conferma l'Arcivescovo Mons. Domenico D'Ambrosio nella Prefazione e la docente universitaria Liana Bertoldi Lenoci nella Introduzione, i quali sottolineano la validità delle varie relazioni e il loro apporto notevole allo studio e valorizzazione di quel ricco patrimonio di tradizioni, di devozione e di cultura emerso dalle ricerche archivistiche, storiche e artistiche di Peschici e del suo territorio. Il culto per sant'Elia profeta espresso dalla devozione popolare e dalla Chiesa Matrice, quello dell'Arcangelo Michele, lo studio degli edifici sacri, delle manifestazioni religiose e sociali presenti nel borgo e collegate all'intero promontorio, gli eventi storici, la visita dell'Orsini a Peschici nel 1675, le confraternite religiose nei secoli, i pellegrinaggi mariani, la tradizione monastica dell'abbazia di Càlena, l'urgenza del suo recupero sottolineato ancora una volta dall’Arcivescovo D'Ambrosio, i segni dei lapicidi sulle sue strutture murarie, le vestigia slave nel dialetto di Peschici, costituiscono fondamentalmente le manifestazioni e i segni della identità socio-culturale non solo di un fascinoso borgo antico aperto all'Oriente, ma anche dell'intero Gargano. Il volume, valido per la ricostruzione critica e documentata di una necessaria e auspicata storia della intera comunità garganica, è arricchito da un vario e interessante corredo iconografico».

 Redazione

 

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