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20/06/2008

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Siamo all"allarme rifiuti anche da noi?

Clicca per Ingrandire  Tempo due mesi e la discarica potrebbe non più accogliere rifiuti perché ormai "piena". Ragion per cui, all’indomani dell'estate (che potrebbe essere l'ultima), ci sarebbe da venire giocoforza a patti col programma emergenza-rifiuti sul Gargano e relativo rischio di “campanizzazione" della Montagna del Sole. A lanciare l'allarme non sono gli amministratori ma gli ambientalisti, preoccupati di un ”domani” che si presenta a tinte fosche. A scendere in campo è l'associazione Ambiente e Vita tramite il suo consigliere nazionale nonché responsabile principale per la Capitanata dell'organísmo, Primiano Schiavone, il quale si preoccupa di accendere i dovuti riflettori su quella che, secondo i suoi calcoli, è una discarica (che serve ben otto comuni del Gargano Nord) ormai in fase di completo esaurimento.

“E’ a rischio emergenza rifiuti - dichiara - gran parte del territorio del Parco Nazionale del Gargano, che come ambito territoriale ottimale conferisce i rifiuti urbani alla discarica comunale viestana. Costruita un decennio fa, ha una capacità di circa 130mila metri cubi. Inizialmente doveva servire temporaneamente allo smaltimento dei rifiuti, perché a margine i Comuni avrebbero dovuti attivarsi per la raccolta differenziata e tutte quelle altre attività di pretrattamento dei rifiuti, onde consentire di riconferire in discarica. Tutto ciò non è accaduto - aggiunge - per cui stante l’attuale situazione e in considerazione del livello di saturazione della discarica arrivata ormai a circa 120mila mc, nel giro di un paio di mesi sarà chiusa e quel che è peggio non esistono nell'ambito provinciale altre alternative di conferimento. Alla luce della situazione attuale - conclude - e se non si accelerano i tempi per la realizzazione di strutture alternative, in attesa quindi della realizzazione degli impianti di stoccaggio, pretrattamento, compostaggio e la realizzazione del termovalorizzatore, il territorio è a rischio, per colpa delle autorità comunali incapaci di trovare un’intesa sulla ubicazione delle predette stutture”.

A questo punto lancia un appello: “L'emergenza è alle porte, pertanto occorre un gesto di buona volontà da parte di tutti per accelerare i tempi occorrenti a realizzare tutte le strutture necessarie allo smaltimento dei rifiuti di tutto il comprensorio”.

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