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25/09/2012

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LE BELLE NOTIZIE TI APRONO... IL CUORE

Clicca per Ingrandire Una delle ultime conquiste in tema di ingegneria tessutale, chirurgia generale e problemi di rigetto su trapianti e operazioni complicate parla anche un po’ pugliese e precisamente con l’idioma di Vico del Gargano. Si tratta, in sintesi, della possibilità di utilizzare tessuti biologici di origine animale per scongiurare il rischio di rigetto delle protesi sintetiche. Tessuti come il pericardio bovino e il derma suino vanno in aiuto della scienza. Abbiamo appreso la bellissima notizia direttamente dal dottor Antonio Giuliani (foto del titolo e 1 sotto, all'opera; ndr), nato e cresciuto a Vico, medico chirurgo, ricercatore all’Università degli Studi di L’Aquila e nel reparto di Chirurgia Generale e Laparoscopica Universitaria dell’Ospedale San Salvatore di L’Aquila sotto la direzione del professor Gianfranco Amicucci.

Racconta Giuliani: “Grazie alle possibilità che ci ha fornito l'Università e alle strutture garantite dalla Asl dell’Ospedale San Salvatore, da L'Aquila abbiamo studiato una interessante applicazione chirurgica dei tessuti biologici. Siamo fra i primi settanta laboratori che si occupano di queste cose nel mondo e molto orgogliosi del lavoro svolto”.

DOMANDA - Tentiamo di far capire ai lettori di cosa parliamo?

RISPOSTA - Per biologico intendo che non vengono utilizzati tessuti sintetici, ovvero quelli che sono gli attuali punti di riferimento di tutti i chirurghi che utilizzano protesi per la risoluzione di molte patologie chirurgiche. Questi, oltretutto, a volte sono causa di rigetto e dolore cronico e non sono applicabili su zone del corpo del paziente affette da infezioni. Grazie alla nostra ricerca e alla guida del professor Amicucci, nel nostro reparto abbiamo sperimentato, verificato e testato l'applicazione del derma suino e del pericardio bovino (una sottile membrana che circonda il cuore di questi animali) su diversi casi clinici. Dopo la sperimentazione abbiamo avuto riscontri più che positivi: le protesi biologiche adeguatamente trattate ci permettono di eliminare ogni rischio di rigetto. La mia ricerca sperimentale vede coniugate protesi biologiche e cellule staminali, cellule che se stimolate in vitro possono differenziarsi in nuovi tessuti e organi. A breve mostreremo gli ottimi risultati raggiunti nel campo della “Rigenerazione di tessuti umani”.

D. - Tornando all’utilizzo delle possibilità offerte dal biologico in campo di chirurgia tradizionale, chirurgia laparoscopica e robotica, ovvero quella metodica che consente di effettuare interventi chirurgici senza ricorrere alle classiche incisioni col bisturi della chirurgia tradizionale, bensì sotto la guida di una telecamera e con appositi strumenti inseriti in addome attraverso piccole incisioni della parete, ci sono precisazioni da fare?

R. - Derma e pericardio devono essere trattati, de-antigenati e resi inerti. Solo così possono essere “accettati” dal nuovo organismo che li ospita. Il rischio di rigetto non solo è molto più contenuto rispetto ai casi di protesi sintetiche, ma è addirittura inesistente. Stiamo facendo enormi passi in avanti nell’utilizzo del biologico. Con l'applicazione e sviluppo di tecnologie che sfruttano le cellule staminali si apriranno scenari assolutamente imprevisti e ricchi di potenzialità per la medicina e la chirurgia: a breve saremo in grado di dimostrare questi risultati anche a livello clinico, non più solo teorico-scientifico. Potremo, per fare un esempio chiaro a tutti, rigenerare i muscoli di una parete addominale o far guarire un cuore infartuato grazie alle loro infinite potenzialità e applicazioni. La Rigenerazione dei tessuti umani è una grande conquista scientifica in campo chirurgico, da sviluppare e implementare a livello clinico.

Fin qui la mini ma interessante intervista. Non resta che augurare buon lavoro all’equipe del dottor Giuliani da parte della redazione di Fuoriporta e di tutti i garganici (cui si associa Punto di Stella), e inviare un particolare saluto del sindaco di Vico del Gargano, Pierino Amicarelli, che ha espresso viva soddisfazione per la notizia e le potenzialità che i risultati di tale ricerca potranno produrre. “Siamo orgogliosi - dichiara - del nostro concittadino e seguiremo con vivo interesse sviluppi e novità dell’importante ricerca scientifica. Complimenti”.


 Fuoriporta da “Repubblica” (testo e foto)

 

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