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01/09/2012

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I PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO CENTRALE: CHE BOMBE INTELLIGENTI!

Clicca per Ingrandire Di fronte alle difficoltà che Italia ed Europa stanno affrontando per risanare anni di economia e spesa pubblica allegra, il Gargano è chiamato a versare un contributo spropositato e illogico senza che la politica faccia sentire la sua voce per mediare fra interessi diversi, rinunciando di fatto a svolgere quel ruolo sacrosanto di rappresentanza e difesa delle comunità locali. Il Gargano nulla ha avuto in tempo di vacche grasse e in tempo gramo viene chiamato a una vera e propria spoliazione che acuisce le difficili condizioni di vita e di prospettive senza nessuna garanzia di ristoro o risarcimento.

Il Governo nazionale con una rapidità e sordità, degne dei tempi di guerra, vara due pesanti provvedimenti caricandoli sulle spalle di un Gargano già piegato da ritardi, trascuratezze e vacuità politica: la soppressione dello storico tribunale di Lucera, e di conseguenza la sede staccata di Rodi, marginalizzando, complicando e di fatto negando il diritto di giustizia a un vasto territorio e alla vasta platea di cittadini garganici che in questa sede esercitavano un fondamentale diritto costituzionale.

Ancora più inaudito, arrogante e carico di rischi il provvedimento del Ministero dell’Ambiente di autorizzare la trivellazione dei fondali dell’Adriatico, al largo delle isole Tremiti, contro la volontà più volte espressa dalle popolazioni rivierasche, giustamente allarmate per i numerosi e imprevisti stravolgimenti di un ecosistema fragile e complesso e per una economia che per secoli ha difeso il mare e nel mare ha trovato ragioni di vita. Di fronte a questi provvedimenti la nostra politica, vecchia, stanca, vacua, tace. Preoccupata di salvare se stessa di fronte all’opinione pubblica furibonta e lontana che chiede più concretezza e fatti.

Il Gargano ha bisogno di donne, uomini e una politica che spieghi e faccia argine contro lo svuotamento e lo stravolgimento delle proprie ragioni, dei propri diritti e delle scelte di vita. Contrasti e rovesci, i provvedimenti di un Governo sordo. Ricordando agli studiosi della Bocconi che il Gargano nulla ha avuto in tempo di vacche grasse e oggi chiede di essere ascoltato e lasciato in pace.

Michele Angelicchio.




 Redazione

 

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  Commenti dei Lettori:

-- 01/09/2012 -- 21:33:39 -- vincenzo

Carissimo Angelicchio. Qui non è solo (o non lo è affatto) un problema di "vacche grasse e vacche magre"; qui, con una Capitanata trivellata ad oltranza in terraferma, si chiama a durissimi sacrifici, ad una vera condanna, un Gargano povero e martoriato, al di là di eventuali (e probabilmente nemmeno auspicati) compensi che, comunque, mai nessuno ci darebbe. La nostra opposizione di garganici è dovuta (e deve continuare ad essere strenua) al nostro desiderio di non vedere condannato l'ecosistema di questo tratto di mare, già vittima di "tsunami" nei tempi andati, a causa della sismicità dei luoghi. San Giovanni Rotondo è situata su una lunga faglia che attraversa il Gargano da est ad ovest (o viceversa), i sottofondi del mare sono a rischio sismico (pochi giorni sono trascorsi dagli ultimi eventi). Ed il governo "tecnico" (evidentemente non abbastanza) imita il comportamento degli struzzi!

 
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