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09/08/2012

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QUELLA IGNOBILE TASSA DI SOGGIORNO

Clicca per Ingrandire Alcune settimane fa si è parlato della tassa di soggiorno che alcuni Comuni garganici hanno deciso di ‘affibbiare’ ai turisti, a coloro cioè che hanno scelto i nostri luoghi per venire a trascorrere le proprie vacanze. Io non ne ho parlato bene. E continuo a non parlarne bene, anche perché è capitato a me stesso, sia pure in un contesto diverso, di incappare in quella tassa. Sono stato con la famiglia a Squillace Lido, provincia di Catanzaro.

Sapevo, fin dalla prenotazione, che avrei dovuto pagarla, quella ‘tassa’ (stavo per farmi sfuggire un termine meno proprio… ‘pizzo’; meno male che non l'ho detto!), ma dato che, raffrontati i prezzi con similari strutture pugliesi ho trovato più conveniente avventurarmi laggiù, ho accettato, ovviamente ‘obtorto collo’, di andare in Calabria. Non vi dico la sorpresa! Non solo gli adulti sono tenuti a pagare quell'ignobile tassa, ma anche i bambini, e perfino i… “neonati”!

Capisco che gli adulti possano beneficiare dell'illuminazione pubblica (come se, senza la loro presenza, si risparmiasse energia elettrica); capisco, a ragion veduta, che possano consumare l'asfalto delle strade; capisco che, se vanno in giro a visitare i luoghi, inquinano l'aria con gli scarichi delle loro auto; ma “non capisco” come faccia un neonato a beneficiare di un qualsivoglia servizio prestato da quel Comune che da lui, povero piccolo innocente inconsapevole e involontario ‘turista per caso’, pretende una tassa come contropartita!

Il sindaco dirà che i bambini usano i pannolini, e che questi pannolini finiscono nei cassonetti della spazzatura, e che questa spazzatura deve essere smaltita e per smaltirla occorrono finanze, e che delle finanze i Comuni hanno bisogno, dal momento che lo stato accentratore prende tutti i contributi dei cittadini e poi passa poche finanze ai Comuni, che si sentono così costretti ad attuare ciò che è stato ‘suggerito’, per legge, di attuare, cioè anche la “tassa di soggiorno”... ma arrivare a farla pagare ai neonati…!

Che poi, dove sta la logica di questa tassa? Il turista che prende la casa in affitto, paga profumatamente il proprietario della casa. Questi maggiora i costi, anche in base alle tasse che deve pagare al Comune. Il Comune, se il proprietario è onesto, incassa “due volte”. Ciò che succede per questi casi, succede anche quando si scelgano strutture collettive. Anzi in questi casi, contrattando la pensione completa, i turisti - adulti, bambini e neonati - non mettono un solo alluce sul suolo esterno a tali strutture! Pagano le strutture, le strutture pagano (non possono sfuggire!) i loro bravi contributi al Comune, i Comuni, con assoluta certezza, incassano “due volte”!

Come si fa a non dire la trita e ritrita battuta, “piove! governo ladro”? Però, è possibile che non vi sia un solo ‘granum sali’ nei cervelli degli amministratori locali?

Vincenzo Campobasso

 Redazione

 

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