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06/08/2012

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IL CFF TORNA A CASA

Clicca per Ingrandire Dopo le “trasferte” esterne e interne, il Carpino Folk Festival torna nella sua locatione principale. Stasera alle 20, nel Centro Culturale Andrea Sacco, inaugurazione della mostra itinerante sull’emigrazione pugliese “I tre colori dell’emigrazione”, organizzata dall’Ufficio Pugliesi nel Mondo della Regione Puglia in collaborazione con l'Associazione Culturale Carpino Folk Festival. Interverranno:
- Elena Gentile, assessore al Welfare Regione Puglia-Lavoro, Politiche di Benessere sociale e Pari Opportunità, Programmazione sociale e integrazione socio-sanitaria, Pugliesi nel mondo
- Leonardo Angelini, Agep Onlus, location manager e executive local producer per produzioni cinematografiche e televisive e tra i fotografi che hanno curato il libro “Argentina, la mia terra promessa”.

La mostra, presentata in anteprima lo scorso aprile a Milano nel corso dell’evento “Puglia, terra di partenza e approdo”, è costituita da più di ottanta fotografie per raccontare, attraverso la capacità sintetica ed evocativa delle immagini, i diversi aspetti e le sfaccettature più variegate della emigrazione pugliese di ieri e di oggi. Il 2011, l’Ufficio Pugliesi nel Mondo, nell’ambito delle iniziative per celebrare l’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ha indetto l’omonimo concorso fotografico rivolto a tutti i cittadini pugliesi, tutti i membri delle Associazioni e Federazioni dei Pugliesi nel Mondo, studenti delle scuole e delle università pugliesi.

Nelle intenzioni di chi ha voluto tradurre il concorso fotografico in mostra, il significato della stessa va oltre l’occhio curioso di una macchina che ferma l’istante: si tratta di segnalare un percorso storico in cui raccontare non vuol dire solo ripetere per non dimenticare, ma anche restare al fianco di qualcuno, di un uomo, di una donna, di un giovane o di un bambino paziente che, nella mimica del volto e del corpo, rappresenta, come su una scena, la volontà di conservare il sentimento di quelli di noi che nelle immagini sanno leggere le passioni, anche se una fotografia sembra che non parli. A seguire l'incontro pubblico dal tema “L'emigrazione pugliese di ieri e di oggi” in collaborazione col Servizio "Pugliesi nel Mondo" dell'Assessorato al Welfare Regione Puglia e Agep Onlus (Associazione Giovanile per l'Emigrazione Pugliese).

Alle 22.30 a Largo San Nicola: “Memorie della Terra”, reading letterario di e con Vincenzo Santoro, autore dei testi di “Racconti e canti di lavoro e di lotta del Salento”. Voci narranti: Vincenzo Santoro e Anna Cinzia Villani. Canti eseguiti da Giorgio D'Aria (voce, tamburello, cucchiai, armonica a bocca), Maria Mazzotta (voce, tamburello, cupa cupa), Enrico Noviello (voce, tamburello, chitarra battente), Anna Cinzia Villani (voce, organetto diatonico, armonica a bocca, tamburello).

Nell’intreccio di musica tradizionale e racconto orale, lo spettacolo rappresenta un viaggio nella memoria del lavoro nel Salento della prima metà del Novecento, dalla “rivolta di Tricase” del 15 maggio 1935, con la feroce repressione di una manifestazione di piazza delle tabacchine dello stabilimento “Acait”, all’occupazione del feudo d’Arneo nel 1949-51, la più eclatante delle azioni intraprese dal movimento sindacale e contadino. Nel corso della rappresentazione, la lettura di alcuni racconti - tratti da una ricerca condotta a partire dalle testimonianze orali dei protagonisti della protesta - viene affiancata dall’esecuzione di canti tradizionali di argomento “politico e sociale”, che in molti casi contengono espliciti riferimenti alle vicende narrate

Fra gli altri: “Lu sule calau calau”, “Fimmene fimmene”, “La tabbaccara”, “Madonna mia ce sta succede”, “Le tabbacchine di Aradeo”, “Maledettu lu Cinquanta”, Scusati amici cari”, “Il canto dell'Arneo). Si delinea così un vivido spaccato su un’indimenticabile stagione di lotte sociali che restituisce all’ascolto anche la ruvida materialità di canti e musiche di straordinaria bellezza ma ricolmi di concreti aneliti di riscatto, di cui si è perso perfino il ricordo nelle levigate operazioni di riproposta dei repertori popolari salentini.


 Ufficio Stampa CFF

 

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